-Grazie di tutto, Sana!- Due ragazzi con una telecamera in mano, salutavano la ragazza, felici. –Grazie! Per me è un piacere lavorare con persone come voi!- Sorrise in modo solare, come sempre d’altronde. Quella ragazzina aveva una carica infinita, una felicità che sprizzava da tutti i pori. Forse, il motivo di quella gioia inaudita era solo una: Akito Hayama. Hayama era un ragazzo chiuso in sé stesso, con uno sguardo sprezzante che solo Sana riusciva a vedere dolce, dopotutto lei è Sana, lei è la gioia di vivere in persona! E, come sappiamo, lo fece capire a tante persone, soprattutto ad Akito, che di vivere, non ne voleva nemmeno sapere. Però c’era Sana, sempre e comunque, che lo aveva fatto sorridere tante, ma tante volte. La felicità di Sana portava il buon umore a tutte le persone vicine. Basta vedere la madre, Misako Kurata. Anche la mamma di Sana è completamente fuori di testa: Cappelli, se così si possono chiamare, stravaganti, la macchinetta rossa fuoco che l’aveva accompagnata sempre per far impazzire quel povero ragazzo che aveva l’obbligo di chiederle i fatidici manoscritti. Quanti libri avrà scritto, la signora Kurata? Tanti, troppi.. Ma quello che noi ricordiamo meglio, è ‘Io e Mia Figlia’. Quel manoscritto fece soffrire Sana, tutti scoprirono la verità, incluso Akito. Si venne a sapere che la piccola Sana, la ragazza dal cuore d’oro, era stata adottata. Se non fosse stato così, forse, la coppia Akito-Sana non sarebbe esistita. Non ci sarebbe stato il loro grande amore, la loro grande amicizia e le loro emozioni. Pensandoci bene, Sana è tutta la vita di Akito, prima di Lei, non aveva ricordi, solo la morte della mamma, ed i litigi con la famiglia. Da quando è entrata nella sua vita, quest’ultima è cambiata: Cene insieme al padre e alla sorella, dolcezza, simpatia, e soprattutto, quegli occhi di ghiaccio, erano spariti, tutto grazie a Sana, grazie al loro primo, secondo.. Terzo bacio. Grazie ai loro abbracci, alle pazzie, ai guai.. Ricordi stupendi, per Akito, e per Sana. Come si potrebbero dimenticare di quella sera, dove Sana ha finto di essere la mamma di Akito? Oppure, di quando Sana ha dato il cicalino ad Akito, in segno di fiducia, verso quel ragazzo pazzo di Lei. Nelle menti di tutti resterà sempre impressa la scena nel Gazebo, quando si abbracciavano, oppure quando Akito salvò la vita a Sana, che stava per finire sotto un camion. Come dimenticare la bancarotta, quando i soldi non c’erano più.. Oppure, quando Sana doveva scrivere quel libro in una sola notte.. e Akito, per aiutarla nell’impresa, era stato tutta la notte sveglio a mandare segnali con il cicalino! Grazie a tutte queste avventure insieme, i due si sono legati sempre di più, riuscendo ad oltrepassare il confine di amicizia, arrivando al vero e proprio amore, che, anche se ancora non dichiarato, non finirà mai e poi mai! Le loro vite ormai sono una vita sola, le loro anime lo stesso. Akito Hayama e Sana Kurata sono un solo pensiero, un solo abbraccio, un solo bacio, una sola carezza, una sola persona. Ma quando si accorgeranno di essere legati per l’eternità, se non ora?

Spero che questa piccola introduzione vi sia piaciuta, sono molto avanti con la fan fiction e spero di terminarla ^_^ Lasciatemi qualche commentino! Un bacio, Betta <3.