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Autore: Love is INFINITE    06/11/2012    0 recensioni
è possibile odiare così tanto una persona per poi amarla?..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 -Let’s go crazy crazy crazy till we see the sunI know we only met but let’s pretend it’s love-
Basta! Avevo quella canzone in mente, non riuscivo più a farla uscire. Ma come era possibile? Io ho sempre odiato quella band e sempre la odierò. Ma la cosa più brutta è vivere con tua sorella minore, alla quale piacciono i One Direction. Dovevo studiare, ma non ci riuscivo, quindi presi la mia borsa, indossai la mia giacca e uscii.
Quella era una mattina molto fredda, quindi mi fermai in un bar per prendere una bella tazza di cioccolata calda. Presi il telefono, le 8:00. Diamine, era tardissimo, dovevo arrivare in tempo a scuola, per controllare i risultati dell’esame e per vedere se mi avevano assegnato quella preziosa borsa di studio, che mi permetteva di studiare un anno in Inghilterra, precisamente a Londra.
Pagai, e correndo mi diressi verso scuola. Una volta arrivata, incontrai Max, il  mio ex. Bene. Entrammo insieme in aula, ci sedemmo e aspettammo che il professore arrivasse. Dopo circa mezz’ora ecco che entrò il nostro caro professore di inglese, con quattro  buste in mano.
X:Buongiorno ragazzi, come sapete, oggi comunicheremo chi ha vinto la borsa di studio.  Quindi vorrei congratularmi con Maria, Max, Sharon e soprattutto con te, Nicole.
Ero al settimo cielo, io Nicole, avevo vinto quella borsa di studio, non riuscivo a crederci. Io a Londra, con Sharon, la mia migliore amica..ma, pensandoci, dov’era Sharon? Perché non si era presentata? Dovevo chiamarla urgentemente. Mente ero assolta da tutti questi pensieri, mi sentii abbracciare da dietro. Mi girai, era Max.
M: Congratulazioni, bene ora dovrò sopportarti per un anno.
N:idiota lasciami, non preoccuparti, in una città grande come quella è impossibile incontrarsi, ci riusciamo a vedere soltanto a scuola fortunatamente.
Max era uno di quei tipi belli ma senza cervello, e grazie alla raccomandazioni, era riuscito ad avere quella borsa di studio. Non sapevo proprio come facevo a stare con lui.
Chiesi al professore se poteva dare a me la borsa di studio di Sharon, così le avrei fatto una sorpresa. Appena me la diede uscii da scuola e in un secondo fui sotto casa di S. Bussai alla porta, mi asprì la mamma, la quale mi invitò a salire al piano di sopra per andare da Sharon. Bussai alla porta della sua camera ed entrai.
S: hey N, cosa ci vai qui?
N: S ma sei scema? Oggi dovevi presentarti a scuola per le assegnazioni della borsa di studio
S: oddio, me ne ero proprio dimenticata, e ora? Chi ha vinto?
N: siediti e stai calma. Io e te, N e S, a Londra per un anno! Yeah..
S: non posso crederci. È impossibile oddio vieni qui, fatti abbracciare.
CI ABBRACCIAMMO.
S: dimmi un po’ chi sono gli altri 2 vincitori?
N: Maria, quella ragazza mora, te la ricordi?
S: oh,si
N: e per mia sfortuna …MAX..
S:cosa? Max?..povera te, stai messa male
N: non sarà lui di certo a rovinarmi il più bel viaggio di tutta la mia vita.
S: hai ragione. Comunque, poiché mancano solo 24 ora alla nostra partenza, ti va di fare un po’ di shopping e poi prepariamo tutte le cose?
N: si per me va benissimo.
Salimmo in macchina di Sharon,( lei è maggiorenne, mentre io ho appena 17 anni) ci dirigemmo prima verso casa mia per avvisare mamma, e poi andammo in centro per fare il nostro shopping. Eravamo felicissime, il nostro sogno stava per realizzarsi. Svaligiammo quasi tutti i negozi. Dopo qualche ora, mi feci riaccompagnare a casa, per stare un po’ con la mia famiglia prima di partire e per preparare le ultime cose.
Riempii ben 5 valige, mi pare anche ovvio, visto che sarei stata lì per un anno.
Quella sera cenai velocemente, e subito andai a dormire, poiché la sveglia sarebbe suonata alle 6.
[La mattina seguente]
la sveglia suonò, mi alzai, scesi giù per fare colazione, risalii in camera mia per lavarmi e per vestirmi. Indossai pantaloncini di jeans, una felpa, stivaletti e legai i capelli. Mi truccai e subito dopo chiamai Sharon.
N:hey sei pronta? Passo a prenderti?
S: si vieni ti aspetto.
Era arrivato il momento di salutare mia madre e mia sorella, papà mi avrebbe accompagnata in aeroporto.
Mamma: piccola mia, mi mancherai tantissimo, fa attenzione.
N: si mamma non preoccuparti, ti voglio bene
Avevamo le lacrime agl’occhi.
Ilaria: hey cretina mi mancherai
N: anche tu piccola peste.
I:non dimenticarti dell’autografo dei 1D quando a natale verrò da te lo pretendo.
N: ti odio. Ciao,allora a presto…
Salii in macchina e raggiunsi casa di S, la trovai già fuori la porta.
Salì in macchina anche lei e ci dirigemmo verso l’aeroporto. Una volta arrivata salutai papà, che mi fece tante raccomandazioni.
Dopo fatto tutto quello che si fa prima di partire, ci imbarcammo ci sedemmo e dopo circa 15 minuti l’aereo partì.
Ero agitatissima, ma allo stesso tempo emozionatissima.  Dopo un po’ di tempo ci addormentammo e  stranamente mi ritornò in mente quella stupida canzone… mah.
 
[dopo due ore]
Improvvisamente sentii l’aereo fermarsi, eravamo atterrate. Subito svegliai S. Aspettammo qualche minuto, prima di scende. Una volta scese e presi i bagagli ,ci guardammo, iniziammo a sorridere e urlammo “HI LONDON” . Le persone iniziarono a fissarci, ma dopo un po’ iniziarono a ridere anche loro con noi.
 
 
[CONTINUA]
  
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