La parola che risuona come un tamburo nella mia mente è vergogna.
Caro popolo continuano a calpestarti ma tu come al solito fai finta che questa guerra non sia tua, credi che non durerà , che andrà tutto bene.
Ma guardati, guardaci chi sei tu per dirmi che io non posso trovare lavoro, dignità nel mio paese.
Sono un cittadino perennemente ferito, eppure mi sento italiano.
 
Ho paura, ma questa paura mi farà diventare più forte.
Ho rabbia, ma questa mi farà vincere.
 Non siamo solo ladri, c'era un tempo in cui la parola politica non significava corruzione, c'era un tempo in cui qualcuno ha pensato al popolo.
 
Smettila di guardare sempre in basso, come se ti stessere spingendo, è questo quello che vogliono:
portarti al baratro.
Fratello, sto vedendo la mia cara Italia morire e non sto facendo nulla.
Sono un uomo o una bestia?
...
Ma è difficile..
..perchè dovrei fare io il primo passo?
E chi altrimenti?
Sei così triste.
Allora cambia il mondo, lascia un impronta su questa crudele storia che come un mostro ti trascina per un terreno scosceso.
Italiano, un passo e poi un altro è facile, basta volerlo.
Voltati ,non sarai solo e se poi nessuno ti seguirà aggredisci il tramonto, corri verso qualcosa di migliore.
 
Sono stanco delle umiliazioni, sono stanco di prese in giro, sono stanco di apprezzare la furbizia.
Perchè?
Non possiamo ricominciare , eliminiamo il marcio.
 
Impariamo a lottare.
Insieme.
 
Italiano è il tuo tempo.