06/11/2012
7 recensioni
Prologo
Ci troviamo in un epoca dove la libertà,la giustizia non esiste! In un piccolo paesino di nome Laterza
abitato da soli 200 persone e governato da una piccola monarchia.
“Madre fai fare a me, ci penso io a dare da mangiare al bestiame, tu vai a riposare!” disse Arwen alla madre Elanor.
Era da ore che Arwen e Elanor lavorano per fare andare avanti la piccola fattoria che possedevano, ed era grazie ad essa che si trovava un po’ di pane sopra il tavolo! Da quando il padre e il fratello di Arwen avevano lasciato la piccola città per una missione,i lavori pesanti toccavano a loro.
“Va bene,in effetti sono un po’ stanca, vado a riposare!” le rispose Elanor con un sorriso affettuoso.
“Madre” la fermò Arwen con gli occhi lucidi. “Sono passate 3 settimane e..e..loro” continuò quando una lacrima le rigò una guancia.
“Ssshh” la tranquillizzò Elanor asciugando la lacrima prima che potesse cadere.
“ Tranquilla, saranno di ritorno questa settimana,ne sono sicura, loro sono forti,non si faranno abbattere così facilmente!” la rassicurò sua madre,anche se non era tanto sicura di quelle parole che gli uscirono dalla bocca.
“Ma come fai ad essere così…” fece per dire quando Arwen fu interrotta da un abbraccio caloroso di sua madre.
“Sicura di quello che dico? Perchè tuo padre in questi anni è riuscito a darmi la forza necessaria per andare avanti , di avere fede e pazienza! Lui è un guerriero che non si arrende, che va avanti e non cade nelle grinfie dei nemici! E tuo fratello, bhè secondo te perchè lo abbiamo chiamato Beleg? Il possente,già, lui è possente e sono sicura che ritorneranno a casa presto, Arwen ne sono sicura!” concluse sua madre, orgogliosa di quelle parole.
Mia madre aveva ragione sono forti, orgogliosi e torneranno presto a casa.
Annuì leggermente,felice che mia madre riuscisse a cancellare ogni forma di dubbio e perplessità.
“Bene ora posso andare a riposare?” disse stanca Elanor
“Si madre…Ah grazie mille”dissi.
“Di niente tesoro” disse dandomi un bacio sulla fronte.
I lavori a casa non mancavano, mia madre era quasi sempre occupata a badare ai miei fratellini , Thorondor e Telchar, due gemelli di soli 5 anni. Quindi toccava quasi sempre a me pulire casa e dare da mangiare al bestiame.
Ogni giorno che passava, la paura cresceva sempre più.
Dovrebbero essere già tornati! Dovrebbero essere qui,in mezzo a noi, ma dove sono?!
Non voglio pensare,dubitare, non voglio!
Non riesco ad immaginare un giorno senza il mio fratellone o senza mio padre!
Ecco non riesco ad immaginare una vita senza loro!
Beleg, padre, dove siete? Abbiamo bisogno di voi!
Non riuscivo a trattenere le lacrime,era più forte di me,mi mancavano e tanto!
“Ei Arwen , perchè piangi?” Disse Telchar, riportandomi alla realtà.
“Non dirmi che la cacca della mucca è così puzzolente che ti ha fatto piangere!” disse Thorondor.
“Si si , credo che dovrò comprare d’oggi in poi il fieno alla camomilla,vediamo se la situazione migliora!” dissi ridendo di gusto.
L’unica cosa che riuscivano a fare quei gemellini,oltre far arrabbiare mamma,rompere i piatti e i diversi tentativi di levare i parrucchini ai passanti,loro beh riuscivano a farti sorridere!
“Beh se non volete avere la mia stessa fine,vi consiglio di andare a combinare guai da qualche altra parte!” conclusi dandogli delle leggere pacche sul sedere a tutti e due.
L’idea di combinare guai gli piacque,quindi non se lo fecero ripetere due volte, correndo , andarono fuori in cerca di qualche vittima,sicuramente! Povero chiunque egli fosse.
Angolino autrice:
Salve a tutti, questa è la prima storia che pubblico
infatti mi sono dovuta far aiutare da Linsike perché non ci capisco na mazza! Grazie :3
Spero che recensirete in molti,
fatemi sapere di che cosa ne pensate della storia.
Offendetemi, fate quello che vi pare ahah
No dai scherzo,però se avete consigli o critiche da farmi
fateli pure sono aperta a tutto!
Bene alla prossima!
Ciiiiiaaaaoooo :)
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