Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Dian Nefer    24/05/2007    1 recensioni
Il giorno 26-01-07 nel paese in cui abito ha nevicato e non ho potuto fare a meno di scrivere una FF dopo aver guardato il cielo grigio che avvolgeva quella fredda mattinata.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



:Witch: Neve :Witch:



Oggi, dove abito ha nevicato.
E' una neve fine, semi sciolta e leggera.
Una neve che stimola nel bambini (e nelle mie compagne <_< ) un palpabile e frivolo entusiasmo.
Al contrario di loro, ‘sta mane svegliandomi e trovando per strada un manto candido e scomodo, ho volto gli occhi al cielo e ho pensato intensamente al nero. Ai neri occhi di un'oscuro figuro, che un giorno innevato ad Hogwarts, si sarebbero rivolti alla volta grigiastra sospesa sul capo del loro proprietario.
Quel giorno ad Hogwarts una ragazzina del 4° anno avrebbe pettinato con cura i suoi lunghi capelli castani, avrebbe truccato il suo scuro viso olivastro e sorridendo avrebbe pensato:
-Oggi non ha scampo!-
La ragazza avrebbe imboccato un imbrunito corridoio ombroso e umido, avrebbe bussato a un portone di legno massello e avrebbe atteso.
La porta si sarebbe dischiusa, lei avrebbe allungato un braccio, avrebbe afferrato la manica dell’uomo che le avrebbe aperto e l’avrebbe baciato traendolo a sé.
Questo avrebbe spalancato gli occhi, l’avrebbe allontanata da sé mal volentieri e si sarebbe scansato per permettere alla giovane di scorgere alle sue spalle il preside Albus Silente e il ministro della Magia, Cornelius Caramel.
«Signorina Jones, cosa diamine le è saltato in mente?» Avrebbe sbottato il nero professore.
La ragazza sarebbe divenuta a dir poco bordeaux e sarebbe scappata verso il suo dormitorio.
Il professore si sarebbe rivolto verso le due autorità trattenendo il rossore che altrimenti avrebbe tinto i suoi zigomi.
Silente avrebbe sorriso e Caramel sgranato gli occhi.
«È inaudito! Provvederò ad avvertire il suo capocasa perché le dia una severissima punizione.» Avrebbe esclamato il giovane uomo.
«Stavamo dicendo signor Ministro?» Avrebbe cambiato discorso il preside.
Il professore si sarebbe riaccomodato sulla poltrona accanto al suo camino e avrebbe stranamente passato il suo dito indice sulle labbra: il punto in cui aveva ricevuto il suo “buon giorno” quotidiano.
La riunione dei tre uomini sarebbe terminata e il professore si sarebbe diretto verso il dormitorio di Corvonero. Avrebbe fatto chiamare dal quadro-guardiano la signorina Jones e quando questa l’avrebbe raggiunto, insieme, si sarebbero diretti appena fuori dal portone d’ingresso del castello e lì, nascosti dalla volta, si sarebbero baciati con infinita dolcezza.
«Perdonami per prima, non immaginavo…» Tentò di scusarsi lei.
«Sssh…Non devo perdonare nulla a nessuno; anzi devo ringraziarti per avermi fatto respirare con una piacevole pausa di serenità, dopo aver parlato di tutte quei spiacevoli argomenti.»
Si baciarono di nuovo.
Poi la ragazza lo prese per mano e lo portò ai limiti della foresta proibita.
Lei lo prese per le spalle lo buttò a terra.
« Ma che fai?» Avrebbe chiesto lui accigliato.
Lei di tutta risposta gli avrebbe tirato una palla di neve, che sarebbe finita dritta sul naso dell’insegnate.
«Vuoi la guerra eh?»
SPUF!
Un'altra pallina gli avrebbe ghiacciato la faccia.
Avrebbero avviato una battaglia di neve incantata e si sarebbero riappacificati con dolci effusioni sempre più passionali fino a che non sarebbero arrivati a sdraiarsi sulla neve abbracciati ed esausti.
«Odio la neve!» Avrebbero sussurrato all’unisono sorridendosi.
Poco dopo si sarebbero alzati e diretti ognuno nei propri alloggi.
Lui avrebbe incontrato il preside:
«Cos’hai fatto Severus per essere così bagnato?»
«Ero uscito nel parco e passando sotto a un albero, sono stato ricoperto completamente da un enorme quantità di neve, che è caduta da un ramo in sovraccarico.» Avrebbe mentito lui.
«Capisco…» Gli avrebbe sorriso l'anziano mago.
«Beh, a rivederla signor preside.» Lo avrebbe salutato l’uomo riprendendo a camminare.
«Ci vediamo a pranzo Severus.»
Il professore sarebbe arrivato nei suoi alloggi, si sarebbe cambiato, avrebbe preparato una più che ottima Pozione Antilupo spedendola al professor Lupin, senza che gli fosse stata richiesta da quest ultimo e fin poco prima di uscire dal suo ufficio avrebbe indossato ininterrottamente un sorriso sincero.

Mentre, nel frattempo la ragazzina avrebbe trovato, arrivata nel suo dormitorio, posata sul suo comodino, una tazza bianca fumante, che avrebbe contenuto della cioccolata dolcissima e densa.
La ragazza sorseggiandola, l’avrebbe degustata specchiandosi in quel liquido scuro che tanto le ricordava quei bellissimi occhi neri che amava e le piaceva incontrare.
Quando avrebbe finito la bevanda, avrebbe letto sul fondo della tazza bianca una frase in rilievo:
Questo è il calore e la dolcezza che mi ha donato la neve quest oggi.
La ragazza si sarebbe alzata e guardandosi allo specchio avrebbe distinto nei baffi di cioccolata le parole:
Ti amo Naomy
E passandosi la lingua sulle labbra mal volentieri le avrebbe cancellate pensando:
-Ti amo anch’io Severus Piton.- Mentre un fiocco di neve tra i suoi capelli, sciogliendosi le avrebbe inumidito le guance.



FINE

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dian Nefer