Il sole era alto, brillava nel cielo azzurro, in quella mattina d'estate, la mattina del mio diciannovesimo compleanno, una luce mi sveglio, guardai il telefono erano le 8,37, pensavo che era troppo preso, così mi girai dall'altra parte puntando gli occhi verso un poster di Harry, ormai la mia camera era piena di foto, poster, di quei cinque ragazzi che avevano iniziato a far parte della mia vita. Ma di scatto mi girai, prendendo in mano il cellulare dove erano arrivati ben 23 messaggi, d'un tratto vi venne in mente che era il mio compleanno, mi alzai di scatto, non lessi i messaggi, c'era il tempo per farlo, aprii la porta della camera, guardai in camera dei miei ma non c'era nessuno, così come nella stanza di mia sorella e mio fratello, 'sono spariti?' mi domandai. Così scesi le scale di fretta, non vedevo nessuno, la televisione era spenta, il divano ben ordinato e in cucina non si vedevano traccie di tazze. Entrai in cucina e aprii la porta che mi portava nel giardino, guardai intorno alla casa ma non c'era nessuno. Mi sentivo triste pensavo 'si sono dimenticati del mio compleanno?' le domande mi assalivano, mi sembrava strano. Era prevista una festa nel pomeriggio. mia madre mi aveva detto che per pranzo avremmo passato il compleanno con la famiglia e al pomeriggio con gli amici. Andai in bagno, mi lavai la faccia, andai a prendere il telefono e iniziai a leggere i messaggi che mi avevano inviato. I miei amici mi avevano fatto gli auguri. Qualche lacrima spuntò nel mio viso, ero felice di ricevere gli auguri dalle persone a cui ero affezionata, lessi i messaggi e mi buttai nel divano a vedere un po di tv. Ad un tratto sentii il campanello suonare, mi domandai chi fosse, aprii la porta e subito mia sorella Silvia mi augurò buon compleanno, così come mio fratello e i miei genitori, sono molto legata alla mia famiglia, e in quel momento mi sentivo al settimo cielo, gli chiesi il motivo per la loro assenza a casa nel mattino e mi risposerò che erano dovuti andare a fare una cosa importante, non mi diedero molte informazione, e io non volevo sapere molto, mi bastava che fossero insieme a me in quel momento. Andai in camera a vestirmi, scelsi gli abiti, mi truccai , e scesi giù ad aiutare mia madre a preparare il pranzo, arrivò mezzo giorno e i miei familiari arrivarono, passai il pranzo con loro, tra risate e scherzi, scartai i bellissimi regale che mi avevano fatto, ma il regalo più atteso non arrivò, quello dei miei genitori, non sapevo il motivo di tutto ciò ma feci finta di niente e continuai a stare in compagnia con i miei familiari. Passarono alcune ore, erano le 4 e alcuni dei miei amici iniziarono ad arrivare, era prevista una giornata in piscina. Aspettai che tutti i miei amici venissero, non mancava più nessuno, e così mia madre mi disse di scartare prima i regali, la accontentai. in cima ai regali vedevo una busta, una mia amica la prese in mano e mi suggerì di aprirla. La aprii, inizialmente non capii cosa c'era esattamente dentro, ma poi vidi che era un biglietto per Londra, la città dei miei sogni, non ci credevo, iniziai a piangere, ed andai ad abbracciare mia madre e mio padre, che in quel momento avevano gli occhi lucidi, gli ringraziai, non mi avevano mai fatto mancare niente, ma questo è stato il regalo più bello di sempre. Scartai gli altri regali, erano tutti bellissimi. Dopo aver fatto tutto ciò iniziò la festa, i miei amici avevano reso questo compleanno indimenticabile. Arrivò la mezzanotte e poco a poco la gente diminuì, andarono tutti via, gli ringraziai della bellissima giornata passata. Entrai in casa, mi feci la doccia, e entrai un po su facebook, ringraziai tutti coloro che mi avevano fatto gli auguri, spensi il computer e mi buttai nel letto, ero distrutta, mi slegai i capelli e spensi la luce.