Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: masticazzi    07/11/2012    1 recensioni
Abbie Binson è una semplice ragazza di Stratford, di diciassette anni,con alle sue spalle una vita molto complicata data l’assenza dei veri genitori ma la sola presenza di quelli adottivi. Della sua vera famiglia conosce solo il fratello minore,Dave, che vive in un collegio, fuori città,dato che nessuna famiglia l'ha adottato.
Abbie ha un carattere molto forte nonostante dentro sia fragile,non ha molte amiche,anzi ne ha pochissime. La fiducia è il suo punto debole ( e durante la storia sarà un particolare molto importante.) La sua famiglia adottiva,economicamente,sta molto bene quindi permettono a Abbie di frequentare una scuola molto conosciuta,a New York.
Come avete visto ho detto ‘’molto conosciuta’’,difatti anche molti artisti famosi la frequentano,come il famosissimo Justin Bieber.
cosa succederà?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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-ABBIE-
Chiudo con fatica l’ultima mia valigia,pronta per il viaggio di domani mattina,direzione New York. Mi sentivo come un bambina per il suo primo giorno d’asilo,ero elettrizzata. E’ sempre stato il mio sogno frequentare un college da quelle parti degli Stati Uniti e finalmente tutto stava per succedere.
“Ricordati che dovrai essere prudente. Dovrai trovarti un lavor
etto per mantenerti e soprattutto dovrai studiare,mi raccomando.” Questa frase mi frulla in testa. Non so quante volte mia mamma mi avrà ripetuto queste parole a pappagallo,come quando impari un filastrocca. Le voglio bene ma a volte è troppo pesante. Come diamine faccio a trovare lavoro? Bhà.
Prendo dal comodino il computer portatile e mi distendo sul letto con la speranza di prendere sonno.
Entro su Twitter,vado sulle menzioni e rispondo a qualche amica conosciuta tramite il social-network. La mia time-line è praticamente morta,bhè d’altronde sono le 2.15.
Prima di spegnere entro su Facebook,per controllare le notifiche. 
niente notifiche,yuhuu (?). 
Tengo a stento gli occhi aperti,così decido di spengere.
E’ vero,era estate e faceva caldo ma non posso rinunciare al mio lenzuolo. È come se… bhè,mi proteggesse.
Mi sistemo sul letto e cado in un sonno profondo.

*drrrrrin,driiiiiiin* 
Abbie: uhmm.. –mi stiracchio.
apro gli occhi e guardo quella maledetta sveglia. 
erano le 8.30. l’aereo sarebbe partito alle 9.30.
decido di sbrigarmi,mi vesto molto semplice,maglietta bianca con il simbolo della pace,un paio di jeans e le converse blu. 
vado in bagno,mi pettino i capelli e mi metto un filo di trucco.
prendo le 3 valige e vado giu’ in cucina.
mia mamma era in pigiama ad aspettarmi seduta sul tavolo.
si avvicina a me e mi aiuta con le valige. 
era l’ora di andare,altrimenti avrei perso il treno delle 9.00 per dirigermi all’aereoporto.
Mamma:”fai la brava,mi raccomando. Poi ci vediamo in web-cam e ci sentiamo. Basta che tu stia bene.” 
Abbie:” già,dimenticavo che ho la mamma moderna che sa usare la web-cam”.- entriamo tutte e due in una fragorosa risata. 
Mi schiocca un bacio sulla guancia e mi abbraccia forte.
Prendo le valige e mi avvio a piedi verso la stazione. Non era lontana da casa mia,quindi non c’era nessun problema.
..
sono sul treno. Credo che mi mancherà Stratford. Isomma,ci sono delle brave persone e due mesi lontana da casa.. bè,non è poco.
mi metto le cuffie e ascolto un po’ di musica,così a caso.

ebbene sì,sono già all’aereoporto e la mia tensione sta aumentando. 
voce meccanica: “si prega i passeggeri diretti per New York di dirigersi verso il reparto 5.”.
prendo il biglietto dalla borsa e faccio come è stato detto,seguendo le indicazioni nei cartelloni.
arrivo al reparto. Una signora ci fa segno di seguirla,ci fa poggiare le valigie e ci fa salire sull’aereo.

hostess:”signorina si puo’ accomodare qui,per qualunque cosa puo’ chiamarmi. Magari è il suo primo volo in aereo. Insomma,non si riguardi.”- che dolce che era.
Abbie: “La ringrazio molto”.-le sorrido.
si allontana da me,dirigendosi verso altri passeggeri. 
bho,e io che mi immaginavo le hostess molto piu’ stronze che davano ordini. 
“ommiooddioo è luii,è luiii”- dio mio,cosa sono questi urli.
ero seduta dalla parte del finestrino e non esitai a guardare cosa stesse succedendo là fuori.
c’era un gruppetto di ragazze ed un uomo che era come se proteggesse un.. un ragazzo biondo,con un cappello rosso. 
vidi i due salire sull’aereo.
-JUSTIN-
hostess:” salve,lei ha pagato per il reparto prima classe? Oh ma.. aspetti,lei è Jus..”-prima che potesse finire la interrompo,sempre la stessa frase ‘’oh ma lei è Justin Bieber”.
Justin: “ bla bla bla,si sono io. Puo’ trovarmi un posto per sedermi? Sa,io ho degli impegni,devo essere a New York per le 11.00”.
hostess:” ehm.. scusi. Ovviamente.” 
-ABBIE-
Justin Bieber? dio mio che prepotente antipatico.
vedo che la hostess indica verso di me. 
oh,no..
  
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