Lo odiavo. Odiavo ogni cosa di lui. Odiavo il fatto che occupava sempre il bagno per mezzora. Odiavo il fatto che mangiava sempre i miei biscotti preferiti a colazione. Odiavo il suo enorme ego. Odiavo il fatto che si portava a letto una ragazza al giorno. Ma soprattutto odiavo il fatto che sua madre e mio padre fossero sposati. Harold Edward Styles. Per gli amici Harry. Alto, occhi verdi, capelli ricci. Il sogno di ogni ragazza. O meglio, il sogno di ogni ragazza tranne me. A scuola era tra i ragazzi più popolari, a differenza di me. Una povera sfigatella con i capelli lisci lunghi non oltre le spalle, bassina e con una schifosa seconda di reggiseno. L'unica cosa che amo di me, sono gli occhi, color oro. Per il resto, sono un cesso. Quella mattina di dicembre ero in ritardo per la scuola perchè Harry mi aveva chiusa nel bagno ed ero rimasta lì finchè sua madre non mi liberò. Mio padre se ne uscì con un: «E' un ragazzo, vuole solo divertirsi» si, certo, come no. Arrivai in classe con mezzora di ritardo. Il prof, picchiettando le dita sull'orologio disse: «Alexandra Mason, di nuovo in ritardo?» Harry nel frattempo se la rideva di brutto. Io risposi: «Scusi prof. Ho avuto.. dei problemi a casa» Il prof sbuffò e poi disse: «Vabbè, visto che è l'unico posto libero, va a sederti accando ad Harold.» Oh, ma perfetto. Non solo arrivavo in ritardo, ma dovevo subirmi pure quello? Mi andai a sedere sbuffando. Ah, già. Il mio nome è Alexandra Mason, ma tutti mi chiamano Alex. Ho diciassette anni e questa si preannuncia una giornata infernale..