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Autore: mickael moore    08/11/2012    0 recensioni
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Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Threesome | Contesto: Contesto generale/vago
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Tutto iniziò una stupida sera,monotona come le altre , immerso nei pensieri di una vita,e a riflettere della propria. Lui era “emotivamente disturbato” lei era “ psicologicamente disturbata” ,ma questo non faceva di lei una pazza con problemi cronici , il solito network spudorato continuava a ripetere lo stesso suono di una chat ormai abbandonata,con una persona ormai sconosciuta ,o  incondizionatamente poco attraente. Così il telefono squillò, ma lui decise di non rispondere,era troppo occupato a sognare, i sogni non vanno mai infranti,rischiano di non realizzarsi,questa era la sua morale, così per paura del suo proprio sogno, si lasciò andare e rispose ,al telefono una voce femminile riecheggiava nella cornetta, “pronto” _ “ hei pronto” lei rispose “ ma sei tu? “  “ può darsi “ “ ho scusa ho sbagliato numerò “ “ ma ma ma “ . Non fece in tempo, la cornetta si abbassò è suonarono alla porta ,lui con estrema calma apri i primi due pomelli della porta,chiusi bene a chiava per l’indisposizione fisica e psicologica di ricorrere a  possibili attacchi da parte di qualche criminale,in bisogno di denaro, apri la porta e apparve lei, una ragazza,una donna ,che una assuefacente,semplice donna ,mandava tutti i punti giusti ,tacchi spianati capelli raccolti,aveva occhiali da lettura ma,non portava con se nessun ombra di libro, una studentessa? Segretaria? , NO! . “ciao sono l’inquilina del B5 “  il suo nome , Ginevra    ,cazzo uomo solo a quello sapeva pensare, povero idiota,aveva davanti una venere,molto probabilmente anche sessualmente più attiva di te, “eehmm ciao io sono quello del B4” – “ si lo so “ “ e allora ciao” rispose affaticato “ e bhè ciao “ . Cosa voleva da me quella donna ? e io cosa avrei dovuto fare? . Così il campanello suonò di nuovo , Polly, si lei era una ragazza semplice acqua e sapone ,che gli chiese semplicemente,bhè non poteva crederci  ,un rotolo di carta igienica , ma lui quando prese il suo rotolo, si rese conto che la semplicità di una donna,può sgretolare il tuo cuore ,più di ogni paio di tette possa sgretolare  la tua anima. Il suo sogno era di innamorarsi così per vivere una vita al’ insegna del sorriso , quando chiuse la porta riconobbe la voce al telefono,era polly , e scoprì che qualcuno l’aveva ascoltato. Quel giorno un uomo in uno squallido appartamento ,si innamorò di una semplice ragazza che chiamò per chiedere la cartai genica , il prossimo potresti essere tu ,quindi sogna di più e rispondi più al telefono.
 Bhè non è finito,è non è finita qui,tante persone si chiedono il motivo della propria esistenza sulla terra,il mio modesto parere?  Noi esistiamo perché un giorno avremo una persona davanti a noi, faccia a faccia che ci ringrazierà di esistere per loro, morale della favola, noi esistiamo per sperare che qualcuno esista accanto a noi. Lui lo sapeva ne era sicuro di questo,non aveva problemi ad ammetterlo,a se stesso ,quella stanza rimase vuota per un po,anche se lui era al’interno,ma i suoi pensieri,i suoi sogni,la sua musica, ne erano oltre il prato dell’immaginazione umana. Aveva la capacità di sognare e vivere il suo sogno al’interno di esso come nessuno sapeva fare,il motivo per cui la donna al di la di quel palazzo ,di quel corridoio.. di quella porta,ne era rimasta affascinata di lui, bhè era proprio il modo in cui l’ha guardata, come nessuno ha fatto mai  ,con la mente,lui sosteneva che è facile guardare una donna con gli occhi,ma è difficile,o quasi impossibile guardarla con l’anima, scrutare ogni singolo angolo di una persona ,forse ,abbandonata oppure ,semplicemente introversa nei confronti di un estraneo,o del prossimo ,ma non per cattiveria interiore, ma solo per il modo spregiudicato,di quel suo carattere cinico e spietatamente affascinante. Lei si considerava una donna con un caratteraccio,ma non ha mai capito che era proprio quello che mandava in tilt il suo cuore,e la sua mente,una persona considerata paranoica e poco raccomandabile a livello di una relazione ,basata sul essere sinceri e sicuri,lei non era sicura ne di se , ne di nessuno,non era sincera ne con se ne con nessuno,non era sincera perché mentiva a se stessa dicendo che il suo era un caratteraccio,illusa del fascino di esso. Si addormento ma tutta la notte sogno il viso,le mani la bocca e la voce di quel’uomo ,ormai confuso, e lei ormai ossessionata da quella voce,risuonava nella sua mente,leggere e spensierata,fin quando non si addormento del tutto.
 
Eccolo sdraiato sul pavimento,freddo e accogliente pavimento,  accanto  a lui un qualcosa che sembrava assomigliare ad un posacenere ,forse regalato da qualche sconosciuto amico,che facendo finta di conoscerlo come molti credevano,si scordò che lui non fumava , lo usava solo come oggetto di arredo,per quella casa ,al quanto vuota di mobili,ma in quel momento,piena di sentimenti,si sentimenti, vagavano per i muri,andando a sbattere ad ogni angolo,ma nonostante le finestre aperte,non si decidevano di uscire,volevano rimanere li,e anche lui voleva rimanessero li ,per molto e molto tempo. Perso nel suo mondo non si accorse che ormai si erano fatte le due del mattino,e lui ormai così affascinato dell’accaduto,si catapultò verso la sua porta, la apri con uno scatto frenetico della mano,scordandosi dei problemi di criminalità nel paese,si avvicinò al’appartamento di polly e fu rapito da una strana sensazione,la paura,bhè quella si proprio quella li ti fotte,e ti fotterà per sempre se non la fotti prima tu,ma non ce la fece decise di tornare nel suo appartamento a capo chino, tra se e se si disse “ ci ho provato” . Appena lui entrò nel’appartamento ,la porta del B3 si aprì, era polly ,” ero sicura di aver sentito bussare “ disse, molto probabilmente,lui si  avvicinò con cautela alla porta ma non si accorse, a suo malgrado di aver bussato,e poi fuggito via  come un bambino terrorizzato dalla sua stessa paura. Lei tornò al’interno non riuscì più a prendere sonno ,pensando e ripensando a chi fosse stato a bussare alla sua porta alle 2 di notte,nessun pazzo bussa alla porta di una persona alle due di notte,senza dirgli niente ! molto probabilmente un ragazzino,o era proprio lui,e il suo nome ? tutti quegli anni vivendo l’uno di fronte al’altro ,e non sapeva il suo nome ,lo doveva scoprire,voleva sapere il nome del proprietario di quegli occhi.
  
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