Prologo
 

La ragazza camminava a passo svelto sulla strada asfaltata, mentre la pioggia cadeva incessantemente sul terreno già disseminato di pozzanghere.
Indossava una felpa di due taglie in più della sua misura, nera, con le mani nella tasca unica ed il cappuccio tirato su quasi a coprirle totalmente il viso.
Le sue scarpe alte Timberland facevano un ridicolo rumore ogni volta che si posavano sulle pozze d'acqua, mentre le sue gambe si muovevano sempre più svelte, coperte da un paio di pantaloni aderenti neri di pelle.
Nelle sue orecchie spiccava la figura di un paio di cuffiette per la musica, una delle poche cose che la facevano stare bene.
Era così concentrata sui suoi passi che non si accorse che stava venendo verso di lei un ragazzo, nella sua stessa posizione, a capo chino, che le andò addosso.
Quel ragazzo aveva due splendidi occhi chiari e i capelli castani, il fisico piuttosto muscoloso era coperto da una maglietta a righe bianche e blu.
La ragazza, all'impatto, cedette e cadde per terra, con le mani in dietro per attutire la caduta, che si scontrarono sul terreno freddo.
"Scusami, non ti avevo vista!" si scusò il ragazzo, allungando una mano verso l'altra, per aiutarla ad alzarsi.
Nonostante ciò, la ragazzina si tirò su da sola e si strofinò la mano dolorante con l'altra, stringendo il pugno quasi per conficcarsi le unghie smaltate di fucsia nella pelle chiara.
"Figurati" bisbigliò lei, continuando per la sua strada ad occhi sempre bassi.
Il ragazzo in quel momento non capì più niente, era la prima ragazza che avesse visto che non gli era saltata addosso appena lo aveva riconosciuto, e soprattutto che non ne avesse approfittato per chiedergli il numero di telefono o il contatto di Twitter.
Solo di tre cose si era accorto al momento, oltre a quella spiegata prima:
1) Aveva la pelle bianca come il latte
2) Aveva le labbra rosse come il sangue
3) Stava ascoltando "What Makes You Beautiful"
Si girò di scatto per vederla svoltare a passo svelto la curva che probabilmente non gliel'avrebbe fatta più rivedere, e in quel momento Louis Tomlinson giurò a se stesso che avrebbe fatto di tutto per incontrarla di nuovo, e non se la sarebbe fatta più scappare.
 
Pioggia.
Questa era l’unica cosa che in quel momento Liam Payne,un ragazzo dai capelli a funghetto castano chiaro,dagli occhi color miele e abbastanza muscoloso che indossava una delle sue solite camice,guardava fuori dalla finestra.
“Ehi amico,guarda che là fuori non c’è la tua principessa!” Scherzò Niall, il suo amico dai capelli biondi,dagli occhi blu ghiaccio ed anche lui abbastanza in forma che indossava una maglietta di Abercrombie&Fitch, mentre si stava mangiando un panino al salame.
Liam rise sospirando “Non posso vedere il cielo quando piove Niall?” il biondo fece le spallucce e dopo se ne andò in camera sua per mangiare il panino in santa pace.
Liam decise di andare in cucina di prendere una merendina tanto per mangiare qualcosa anche lui e dopo ritornò ed accese la tele.
Decise anche di chiudere la tenda della finestra in dove stava guardando poco prima la pioggia che cadeva fino a che i suoi occhi color miele non incontrarono una ragazza dai capelli castani lunghi fino al sedere dalle ciocche rosse che le toccavano il seno e dagli occhi marroni.
Liam si imbambolò e si mise ad osservarla,ad osservare la castana che stava ascoltando la musica mentre si mangiava una pizza con le patatine fritte.
Finalmente la castana si alzò dal suo letto e Liam riuscì a vedere com’era vestita:aveva una felpa con cappuccio viola e dei semplici Jeans.
La castana si sentiva leggermente osservata quindi girò la testa verso la finestra,ma Liam fu più veloce e chiuse la tenda di scatto e quindi la castana non lo vide.
Liam era rimasto lì a pensare un  po’ su quella ragazza che abitava di fronte a lui e che aveva la finestra poco sopra la sua,aveva una grande voglia di conoscerla,una grande voglia di stringerla fra le sue braccia.
 
*Shìn*
Ero appena entrata in casa e stavo ancora pensando al ragazzo di prima.
Non riuscivo a togliermi dalla mente l'immagine di lui che mi tendeva la mano per aiutarmi e io la rifiutavo.
Sospirai rumorosamente e mi diressi verso la mia camera.
Durante il tragitto notai la figura della mia migliore amica seduta in corridoio con la schiena contro il muro, lei alzò i suoi occhi su di me e sorrise dolcemente.
"Ciao, Sofia" la salutai io, alzando i miei occhi bicolore sui suoi scuri.
"Ciao, Shìn" mi rispose, incrociando i miei occhi ancora.
"Non ti sei fatta scoprire, vero?" bisbigliò con un sussurro Sofia, voltando lo sguardo leggermente.
Io non risposi, girai solo lo sguardo malinconica, per posarlo sulla finestra che dava sulla strada, contro la quale si infrangevano centinaia di gocce d'acqua.
"Shìn... Non ti sei fatta notare da nessuno, vero?" mi disse ansiosa la mia amica.
Io ancora una volta restai zitta, mentre mi attorcigliavo una ciocca dei miei capelli neri sull'indice della mano destra.
"Cazzo, Shìn!" si scaldò Sofia, alzando la voce di un tono e fissandomi con sguardo freddo.
"Mi dispiace" sussurrai, abbassando i miei occhi particolari, il destro era azzurro ed il sinistro verde, mentre il contorno era di entrambi grigio-argento.
"Non lo avevo mai visto da queste parti... Era un inglese" continuai, sperando che lei non capisse di chi stessi parlando, ma purtroppo mi sbagliavo, quella ragazza era troppo perspicace ed aveva afferrato il concetto al volo.
"è uno di loro?" mi chiese malinconica, incatenando i suoi occhi castani nei miei.
"è uno di loro" confermai, mentre una lacrima solitaria scendeva dal mio viso.

Ciaooo :D Allora, questa è una riplubicazione, perchè questa fic sarebbe sull'account Aurora Nanobana (per ora bannato D:) e visto che io e Meli abbiamo deciso di fare un accaunt da condividere, abbiamo deciso di sposate la fic qui :3 Spero che vi piaccia ♥