I capelli spettinati, e quel sorriso beffardo sempre stampato sulla sua faccia.

Mi scrutò da capo a piedi.

'Su dai picchiatela!' affermò incrociando le braccia al petto.

Due ragazzi si avvicinarono a me, e mi spinsero facendomi cadere a terra.

Uno sferrò un pugno che finì sulla mia pancia.

L'altro, invece, continuava a darmi calci.

'Adams, falli smettere.' sussurrai in fin di vita.

Continuava a fissarmi senza dire una parola.

'Ragazzi, possiamo andare.' disse facendoli allontanare.

Chiusi gli occhi e iniziai a piangere.

Sentii una mano fredda stringermi il braccio.

'Ehi, stai bene?' sussurrò.

Aprii gli occhi; due occhi verde smeraldo continuavano a scrutare i miei polsi, rovinati a causa dei tagli che avevo praticato giorno dopo giorno.

'Devo dire la verità? No.' affermai.

Rimanemmo in silenzio per un paio di minuti; afferrò la mia mano, facendomi sollevare da terra,quella che ormai mi conosceva a memoria.

Sfiorai ogni ferita che ricopriva il mio corpo, vergognandomene.

Rimase in silenzio, continuando a controllare ogni movimento che eseguivo.

'Harry.' disse tendendomi la mano.

'Payson.' sussurrai stringendola.

 

 

Erano passati solamente tre mesi, eppure con il suo sguardo era riuscito a farmi innamorare di lui.

Ma lui mi aveva abbandonata, per altri amici, lasciandomi completamente sola.

Sentii risate provenire da lontano.

Coprii istintivamente i polsi con la mia felpa grigia.

Scrutai ognuno di loro da capo a piedi.

'Ciao.' sussurrò uno che si fece spazio tra gli altri, che si erano fermati a guardarmi.

Lo guardai senza spiccicare parola.

'Oh, Payson, ti ho detto mille volte che mi dispiace, e poi io sono ancora tuo amico..no?!' 

'No.' risposi fredda.

Strabuzzò gli occhi, che erano lucidi.

Mi avvicinai a lui; entrambi ci recammo lontani da tutti.

Posai entrambe le mani sulle sue guance, arrossate e calde.

Mi alzai sulle punte e posai le mie labbra sulle sue.

'No, no, no.' affermò allontanandosi da me.

'Scusa..' sussurrai, abbassando lo sguardo verso le mie scarpe ormai rovinate.

Ritornò dagli altri senza spiccicare una parola.

Asciugai una lacrima che , inevitabilmente, era caduta dai miei occhi.

Ritornai a fissare il paesaggio che si presentava ai miei occhi.

Il cielo era così nuvoloso, nemmeno un raggio di sole.

Fissai tutto incantata per una mezz'oretta.
'Payson' sussurrò una voce.

Non eseguii un movimento, sentii solo una persona affiancarsi a me.

Poggiò la mano sulla guancia e mi fece voltare verso di lui, appoggiando la sua fronte alla mia.

Iniziai nuovamente a piangere.

Mi abbracciò forte, facendomi appoggiare sul suo petto.

'Ehy, sono qui.' sussurrò accarezzandomi i capelli.

Le mie lacrime continuavano a fuoriuscire senza sosta.

'I know you've never loved the sound of your voice on tape,you never want to know how much you weigh ..' iniziò a cantare con la sua voce delicata.

Si avvicinò al mio viso sempre più; la distanza tra noi sparì, quando posò le sue labbra sulle mie.

'Che..significa?' dissi a stento.

'Che è arrivato il momento di buttare quelle lamette.' 

Lo guardai nuovamente confusa.

'Harry..'

Posò l'indice sulle mie labbra per farmi zittire.

'Resterò sempre accanto a te; tu non sei sola.' disse.