Neve, nuvole e docce fredde

“Vieni Sofia, vieni, entra in casa, fuori fa freddo!” le dice Arizona, togliendole il berretto arancione dalla testa e lasciando che i folti capelli color ebano della piccola le ricadano come una cascata sulle spalle.

Arizona chiude la porta e si volta, camminando con disinvoltura verso l' interno, dimenticandosi della protesi per una volta e lasciando che la felicità e la frenesia della giornata trascorsa con Sofia, la sua bambina, le riempiano il cuore.

Sofia si libera dalla stretta di “Mama” e corre a cercare Callie.

“Fermati Sofia, fermati, non ti ho ancora tolto la sciarpa del tutto, aspetta che lo faccia perché potresti ...” le dice lei.

Sofia si volta e inciampa nella sua sciarpina colorata con i pon pon, poi alza lo sguardo verso Arizona ed inizia a piangere.

“Perché potresti cadere” continua la donna, correndo immediatamente dalla piccola che sta piangendo dal dolore.

“Shhh, non piangere, Sofia, dove ti sei fatta male? Ti fanno male le gambine? Oppure le manine?” le chiede.

Sofia indica il ginocchio dolorante.

“Guarda che cosa faccio ora. Vado a prendere i cerotti di Biancaneve e ne metto uno sul tuo ginocchio e uno sul pancino di Ted, il tuo orsacchiotto, perché anche lui deve essersi fatto male, però non piange e fa il coraggioso per non spaventarti”.

Sofia annuisce sollevata e convinta alla sua mamma e da un bacio a Ted poiché é sicura che anche lui si sia ferito.

Arizona torna con la valigetta del pronto soccorso ed estrae una scatola di cerotti colorati.

“Allora Sofia, questo cerotto é per te – lo apre e lo applica sulla ferita della figlia – e questo é per Ted. Vuoi metterglielo tu?” le chiede.

La bambina fa cenno di sì con la testa e medica il suo orso di pezza.

“Ti sei divertita a giocare con me al parco? Ti é piaciuto fare i pupazzi di neve e giocare a nascondino?”.

Sofia le sorride e risponde: “Sì, mama, é stato proprio bello andare al parco con te, perché non ci andiamo tutti i pomeriggi e portiamo anche la mamma la prossima volta?” chiede lei con aria speranzosa.

Arizona la osserva e nota i suoi grandi occhi scuri, uguali a quelli di Callie e la sua espressione tipica, quella “So che stai per dirmi di no ma come fai a resistermi?” di fronte alla quale si trova sempre un po' spiazzata.

“Sofia, non possiamo andare tutti i giorni al parco, lo sai, io ho un lavoro, mi occupo di tanti bambini come te che hanno bisogno delle mie cure per guarire”.

Sofia abbassa lo sguardo sfiduciata.

“Però, se vuoi, possiamo tornarci uno di questi giorni, io, te e la mamma. Possiamo fare i pupazzi, la battaglia a palle di neve e potremmo anche invitare la tua amica Zola e la sua mamma e il suo papà”.

Sofia sgrana quegli occhioni scuri ed espressivi e domanda elettrizzata: “Veramente? Possiamo andarci davvero? Oh, che bello! Che bello! Domani lo dirò a Zola, anche lei sarà felicissima!” e incomincia a saltellare.

Arizona la osserva sorridendo poi le dice: “Su, soldatino, vieni qui, tu e Ted dovete fare merenda!”.

“Uffa! Ma ho già mangiato a pranzo, mama! Non posso mangiare più tardi?” chiede Sofia, riattaccando con il suo sguardo implorante e fin troppo convincente.

“No, Sofia, questa volta non attacca! Ora vieni che ti preparo qualcosa di caldo, visto che finora siamo state all' aperto e c' erano pochi gradi”.

“Cosa mi prepari, mama?” chiede Sofia tentando di saltellare verso il bancone, per vedere meglio.

“Ti preparo le nuvole che nuotano nel cioccolato”.

“Le nuvole?” chiede Sofia, palesemente incuriosita.

“Sì, guarda cosa faccio. Ora preparo la cioccolata calda, prendo il latte, il cioccolato fondente e gli altri ingredienti segreti” inizia Arizona.

“Ci metti anche un po' di polvere di fata?” chiede Sofia incuriosita.

Arizona ride, continuando a mescolare e le risponde: “Sì, certo, senza polvere di fata, la cioccolata non riesce bene. Adesso che la cioccolata é pronta, la versiamo nelle tazze, una per te e Ted, una per me e una per la mamma che ora sta facendo la doccia, così le faremo una sorpresa”.

“Wow, una sorpresa, é un po' come un segreto tra te e me, mama?” le domanda la bambina.

Arizona ci pensa un po' su e poi annuisce: “Sì, é un po' come un segreto tra te, me e Ted, sono sicura che lui non farà la spia alla mamma”.

Intanto Arizona prende delle meringhe e le appoggia con delicatezza sulle cioccolate, una per ogni tazza.

“Ecco, vedi Sofia, queste  sono le nostre nuvole, saranno deliziose assieme alla cioccolata. Cosa dici, ora ti é venuta un po' di fame?” le chiede osservandola con tenerezza.

“Sì, mama. Ora vado a chiamare la mamma, per vedere se ha finito” e corre via verso il bagno.

“Sì, ma non correre troppo veloce, potresti farti di nuovo male” le dice la donna, scostando una ciocca di capelli dal volto.

Qualche istante dopo ...

Callie esce dal bagno con un accappatoio azzurro indosso e i capelli umidi avvolti in una fascia.

“Mamma, mamma, vieni, corri, io e la mama ti abbiamo preparato una supersorpresa segretissima!” le dice Sofia tutta agitata.

“Una supersorpresa segretissima, wow, bé allora devo proprio venire a vedere” le risponde sorridendo, lasciandosi letteralmente trascinare da sua figlia.

Insieme entrano in cucina e Sofia mostra le “nuvole” alla sua mamma con orgoglio.

“Che bello, Sofia! Mi avete preparato la cioccolata calda con le meringhe” dice Callie.

Arizona le bisbiglia all' orecchio: “Con le nuvole, Callie, non con le meringhe, non riusciremo mai a convincerla a fare merenda altrimenti”.

“Che sciocca che sono, ma quali meringhe, si vede benissimo che sono nuvole, come ho potuto sbagliarmi” le si corregge, un po' perplessa.

Arizona alza i pollici in segno di approvazione e Sofia sorride.

“Allora, cosa stiamo aspettando, perché non facciamo merenda, credo che anche Ted abbia fame” propone Callie.

“Sì, ma prima sarebbe meglio che mi facessi una doccia, sono un po' infreddolita” inizia Arizona.

“Credo che tu possa bere con calma – le risponde Callie – ho appena finito l' acqua calda”.

Arizona vorrebbe ribattere qualcosa ma non riesce, dopotutto, come é possibile riuscire ad arrabbiarsi con lei e tenerle il broncio?

NdA:

• Probabilmente questa shot é una delle più fluffose che abbia mai scritto, ma visto che é ambientata nel futuro, presumibilmente qualche mese dopo gli episodi ora in onda, ho pensato che un clima un po' più disteso del solito, sia l' ideale.

• Fatemi sapere cosa ne pensate

  A presto
  
  lulubellula