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Autore: OhHoran    08/11/2012    3 recensioni
- devi essere proprio paziente eh? – domandò al ragazzo, mentre lei era appoggiata al suo petto, e lui la circondava con le sue braccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Quel giorno c’era particolarmente caldo, al meteo avevano detto che sarebbe piovuto, ma a quanto pare si erano sbagliati di grosso.
Amber era ferma, con le cuffie nelle orecchie e la sua amata sigaretta, ad aspettare il bus, sola, perché la sua migliore amica quel giorno non era andata a scuola.
Era stato un giorno pesante per la ragazza, andava tutto storto in quel periodo, e l’unica cosa che poteva farla star bene, in questo momento, sembrava fregarsene altamente di lei.
Decise di levarsi il giubbotto, verde con delle borchie,  per il troppo caldo, rischiava di sciogliere da un momento all’altro.
Guardava l’orologio continuamente, il bus era in ritardo di venti minuti, e stava incominciando a pensare di averlo perso.
Fortunatamente sua cugina sta da quelle parti, così sarebbe andata da lei, in caso il bus non si facesse vivo.
Ripensava alla giornata proprio brutta che aveva avuto: un quattro a matematica, brutto colpo visto che lei si aspettava almeno un sei.
Era convinta di aver fatto il compito alla perfezione, cosa che logicamente non è successo; aveva litigato con il suo ragazzo, di nuovo, per la troppa gelosia da parte di tutte e due.
Lui riteneva che i ragazzi di classe sua le stavano troppo intorno, e lei riteneva che lui parlava con troppe ragazze.
Erano fatti così, la loro relazione era un “lascia e prendi” costante. Ma alla fine non riuscivano mai a separarsi del tutto.
Amber avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, figuratevi che si ricorda ancora quando si guardarono la prima volta, quando lei si perse nei suoi occhi color cielo, e lui si perse nei suo occhi color ghiaccio.
Si ricorda quando lui, timidamente e arrossendo, andò da lei e si presentò dicendo che la trovava molto carina. Quando uscirono la prima volta. Il primo bacio.
Ed era strana come cosa, perché a malapena ricordava la data del suo compleanno, però ricordava ogni data con lui.
Era finita la sigaretta, ma in quel momento ne aveva un gran bisogno, così prese il pacchetto delle sue wingston dalla tasca del giubbotto, sfilò una sigaretta e la accese.
Continuava a pensare a lui, perché ormai la sua mente, il suo cuore, il suo tutto, appartenevano a lui.
Quel ragazzo biondo, dagli occhi azzurri, con un ironia assurda, e abbastanza stupido, che però le aveva rubato cuore, anima e tutto quello che aveva.
Con la musica nelle orecchie, una buona dose di rap, e la sua sigaretta, adesso era al settimo cielo.
Il bus non arrivava, e si era rassegnata al fatto che arrivasse, si incamminò verso casa di sua cugina, quando qualcuno le prese la mano e la fece girare.
Era Alessandro, il suo ragazzo.
Lui la guardava negli occhi, cioè quello che poteva vedere dei suoi occhi, visto che lei guardava le sue nike gialle.
Era in imbarazzo, lo era sempre quando litigavano e lui ritornava per chiedere scusa.
Perché, sì, era sempre lui a tornare, conoscendola sapeva che non lo avrebbe mai fatto, colpa del suo orgoglio, ma a lui andava bene, lo sapeva quanto Amber tenesse a lui.
Lui le alzo il mento con un dito, ma lei continuava a guardare in basso, o meglio lo ha guardato per un nano secondo e ha riabbassato gli occhi.
Il ragazzo sorrise a quel gesto, amava il suo essere impacciata e timida.
- Dai guardami – le disse lui ridendo. Lei alzo gli occhi piano, arrossendo, e lui si sporse per bacarla, sussurrandole un “Ti amo” sulle labbra.
A ripensarci Amber, si è proprio accorta che oggi è l’otto di novembre, quindi è un anno e un mese preciso che stanno insieme, e non sa proprio come il suo ragazzo, continui a sopportarla.
- Devi essere proprio paziente eh? – domandò ridendo al ragazzo, mentre lei era appoggiata al suo petto, e lui la circondava con le sue braccia.
 
  
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