Lo odio. Odio la sua pelle diafana che si riflette sotto la pallida luce della luna come fosse trasparente.
Odio quegli occhi smeraldo che sembrano pietre incastonate in un prezioso gioiello, che sono freddi come pietre.
Odio il suo ghigno leggero, anche ora, anche in questo stupido fottutissimo momento in cui non ci sarebbe niente da ridere.
Urlo.
Sbraito.
Piango. O forse è solo la pioggia che mi bagna la faccia. Non sono neanche più sicuro di essere al mondo.
Se solo lui non avesse… allora io non avrei dovuto…
Ma il passato è passato, e porta le sue conseguenze.
Ed ora eccomi qui, una bacchetta in mano e un corpo disteso, davanti a me, che in una pozza di sangue, dal colore così simile alla divisa dei Griffindoro, sogghigna dicendo che me l’ha fatta un’altra volta. Un’ultima volta.
“Non l’avevi capito, vero Potter? Il cattivone, Draco, innamorato di te, che fa di tutto per proteggerti dall’Oscuro Signore. E invece è vero. E ti ho dimostrato un’ultima volta quanto più intelligente sia di te, stupido sfregiato.”
Lo odio.
Lo odiavo.