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Autore: itgivesyouhell    08/11/2012    3 recensioni
Grant lo aspettava, sotto la pioggia. Non sapeva se sarebbe venuto, si torturava le mani, niente lo avrebbe reso più felice di vederlo arrivare, ma era ormai passata mezz’ora, e di lui non c’era traccia.
McGustin Day.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Grant Gustin, Kevin McHale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grant lo aspettava, sotto la pioggia. Non sapeva se sarebbe venuto, si torturava le mani, niente lo avrebbe reso più felice di vederlo arrivare, ma era ormai passata mezz’ora, e di lui non c’era traccia. Proprio mentre se ne stava per andare, lo vide.
 
-S-sei venuto alla fine.-
 
-Sì, ci ho ripensato fino all’ultimo, ma ho deciso di venire e vedere cosa avevi da dirmi.- disse Kevin, con un’aria seccata, che nascondeva tutto il dolore che aveva provato nell’ultimo mese.-
 
-Mi dispiace, Kev, sono stato uno stupido.-
 
-Se mi hai fatto venire qua per sentire qualcosa che già so, dimmelo, così me ne vado; io risparmio tempo, e tu fiato.- Lo interruppe bruscamente Kevin.
 
Non voleva essere cattivo con Grant, ma non ce la faceva proprio a trattarlo in maniera diversa. Le ultime due settimane con lui erano state terribili: Grant tornava tardi ogni sera, spesso ubriaco, usciva ogni giorno; lui e Kevin parlavano raramente, non si vedevano spesso, pur abitando nella stessa casa. Grant aveva dato per scontato il fatto che Kevin c’era e ci sarebbe sempre stato per lui, aveva dato per scontato la sua presenza, aveva dato per scontato lui, e Kevin si era stancato di essere usato, perciò, due settimane fa, prese le sue cose e se ne andò di casa, lasciando Grant solo.
E Grant non sapeva quanto male avrebbe fatto perderlo, finché non l’ha perso. Lo chiamava, ogni giorno, più volte, ma Kevin non rispondeva, non voleva sentire la sua voce, la stessa voce che, un mese prima, gli parlava in quel modo che adorava, quella che voce che sussurrava il suo nome dopo aver fatto l’amore. Sì, perché loro si amavano, e tanto anche, anche se non se l’erano mai detto. Grant provava ogni giorno a sentirlo, senza ricevere risposta, finché non gli mandò un messaggio, chiedendogli di incontrarsi: Kevin non aveva risposto, ma lui sperava che venisse, perché gli mancava, più di ogni altra cosa, e voleva rimediare.
 
-Kevin, lasciami parlare, ti prego. Non hai idea di come sono stato in questi giorni. Mi sono comportato da stupido, e so di meritarmi tutto il dolore che sto provando adesso, ma so anche che mi manchi, tantissimo, e vorrei più di ogni altra cosa tornare insieme a te. Non sbaglierò più, te lo giuro.-
 
-Non posso, come faccio a crederti?- Kevin stava per piangere, ma non lo dava a vedere.
 
-Questa volta sarà diverso, credimi. Sarò perfetto, sarò tutto quello che vuoi, te lo giuro.-
 
-Grant io non ti voglio perfetto, per me vai bene così come sei, con tutti i tuoi piccoli difetti, ma riesci a capire come mi sono sentito nelle ultime due settimane? Mi sono sentito usato, invisibile, come se non contassi più nulla per te. È come se qualcosa si fosse rotto, non ce la faccio a tornare con te.-
 
A quelle parole Grant si sentì morire. –Ti prego, Kevin. Cosa devo fare per farti capire quanto sei importante per me? Cosa devo fare per farti capire che mi dispiace? Pensavo di avere tutto con me, e invece sei andato via. Mi dispiace di averti deluso, di averti fatto sentire in questo modo, ma credimi, potessi tornare indietro, io..- Grant sospirò. Non capiva come Kevin potesse già essere così lontano da lui, pur essendo così vicino.
 
Kevin scosse la testa e si girò per andarsene.
 
-Kevin Michael McHale, non andartene, cazzo!- Kevin si girò, sorpreso da questo cambiamento. -Non riesci a vedere quanto mi manchi? Non capisci che sei l’unica cosa giusta nella mia vita? Sei l’unica persona che abbia mai amato, l’unica che abbia davvero capito come sono e che come un coglione ho lasciato andare via. Te lo chiedo per favore, perdonami.- continuò Grant, determinato a non lasciarsi scappare la persona che amava.
 
Kevin esitò. Non voleva dirgli addio, ma al momento sembrava l’unica cosa giusta da fare.
 
-Grant, io..-
 
-Nulla, dimmi solo che tornerai con me, ti prego, è l’unica cosa che ho bisogno di sentirmi dire.-
 
-Non pos..-
 
-Kevin, io ti amo cazzo! Ti amo, okay? Amo tutto di te, il modo in cui sorridi, il modo in cui mi guardi, il modo in cui parli, il modo in cui pronunci il mio nome, il modo in cui arrossisci ogni volta che facciamo l’amore, e se adesso tu te ne vai, io ne morirò, perché, sul serio, non posso stare senza te, ma se rimani, se decidi rimanere, ti giuro che non ti lascerò mai, mai più andare.-
 
Kevin non sapeva cosa dire. Era la prima volta che Grant diceva di amarlo, e nonostante tutto ne era felice, perché anche lui lo amava. Gli sorrise, e corse incontro a lui, abbracciandolo.
 
-Ti amo anche io.- disse Kevin, guardandolo negli occhi, prima di unire le sue labbra con quelle del moro.
In quel momento poteva scoppiare il mondo, cadere un meteorite, a loro non importava di nulla, erano felici.










Ciao a tutti! :) 
È la prima McGustin che posto (e scrivo), siate clementi pls.
È una schifezza ma ci tenevo a pubblicare per il McGustin Day :)
Fatemi sapere, un bacio :*
(Andate a vedere la mia Sebtana? pls cwc 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1130565&i=1)

  
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