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Autore: niallhugsme    08/11/2012    9 recensioni
Come finire al letto con il proprio fratellastro.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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London.
 
 “Non voglio andare a Londra, porca troia!” sbottai contro mia zia che mi volle spedire a migliaia di chilometri da casa.
“Invece ci andrai! Ci saresti già dovuta andare mesi fa, io non ti sopporto più!”
Ed ecco le lacrime.
Mesi fa.
Mesi fa morì mia mamma, vivevo con lei, a New York insieme al suo compagno e andava tutto bene, fin quando erano andati a prendere il figlio di Robbie all’asilo e un camion gli si piazzò proprio in mezzo alla strada. Mamma e Robbie morirono sul colpo, invece Max fu ricoverato d’urgenza e dopo poche ore morì anche lui.
Da circa 8 mesi vivo in un piccolo quartiere di New York con mia zia e il suo stupido marito che mi sta altamente sulle palle. Cioè, è il tipo da battute infelici tipo"Che ore sono?" "E' l'ora di ieri a quest'ora!"
Deludente.
Parecchio.
Ora mia zia ha deciso che mi vuole spedire a Londra da mio padre che non vedo da anni e la sua famiglia che non ho mai conosciuto e non avrei mai voluto conoscere.
Mio padre ne era entusiasta, ha sempre voluto riagganciare i rapporti con me ma non glie ne ho mai dato la possibilità. Ho sempre pensato che mi avesse abbandonato, andandosene e facendosi una nuova famiglia. E ancora lo credevo. Ma avrei potuto benissimo ignorare mio padre e company e godermi in pieno la bellezza di Londra.
 
“Fai buon viaggio” disse mia zia mentre scendevo dalla macchina.
“Come no” feci per andarmene ma mi bloccò.
“Amelie, non è colpa mia, mi hai messa alle strette e..”
“Ma vaffanculo”

Chiusi lo sportello della macchina e mi diressi all’interno dell’aeroporto.
Feci il check-in e tutto e salii dentro l’aereo una volta annunciato il mio volo.
Sentii una voce metallica ‘Attenzione, l’aereo decollerà tra pochi minuti, vi preghiamo di allacciare le cinture..’ e continuò con cazzate varie, per poi ripeterlo almeno venti fottute volte in diverse lingue. Stavo rincoglionendo. 
 
Mi risvegliai quando sentii l’aereo atterrare e di nuovo quella cazzo di voce che mi alterava le ovaie ‘L’aereo sta effettuando l'atterraggio, vi preghiamo di rimanere calmi e tenere le cinture allacciate finché l’aereo sarà..’ ma chi ti fotte?
Poi con questa voce da trans, io bho.
Scesi dall’aereo ricevendo diverse borsettate da una vecchia che avevo sorpassato nella fila ripetendomi “Incosciente! Questi giovani d’oggi non hanno rispetto per niente! Maleducata!” ma vaffanculo vecchia in astinenza che non ti caga nessuno, pensa a farti una scopata invece di prendere a borsettate la gente. Porco spino.
Uscii dall’aeroporto pronta ad entrare nel taxi facendogli caricare tutte le valigie al conducente, ovviamente, e andare a casa di mio padre di cui mi aveva mandato un messaggio con l’indirizzo.
“Ehi, tu chiamai il tizio nel taxi.
“Carica le mie valigie e portami a Oxford Street, chiaro il concetto Mister?”
Mi guardò con gli occhi sbarrati e chiuse la portiera bloccandola.
Mi prende per il culo?
Stronzo! E’ così che si aiuta una ragazza sola per Londra senza alcun'idea di dove dover andare! Vorrà dire che morirò qui, sola e triste, sotto la pioggia.. anche se non piove. Prima o poi pioverà e io sarò anc..”
Non feci in tempo a finire di urlare che qualcuno mi interruppe “Amelie!!” sentii urlare dall’alto lato della strada. Mi girai molto lentamente sperando vivamente che non fosse ciò che immaginavo.
“Amelie, sono venuto a prenderti!”
No ma, davvero?
“Papà?” mormorai senza farmi sentire.
Mi guardò sorridente aspettando che attraversassi le strada e che probabilmente piombai tra le sue braccia riempiendolo di baci. Si, convinto. Il massimo che posso fare è prenderti a sprangate.
Incrociai le braccia aspettando che venisse lui, e così fece.
Arrivò tutto sorridente aprendo le braccia sperando che lo abbracciassi, ma non mi mossi di un millimetro e accorgendosene le abbassò.
“Ben arrivata”
“Certo”

Mi sporsi dietro di lui e intravidi una donna sulla quarantina alta, bel fisico, capelli biondi e lunghi e con un grande sorriso che ci guardava.
“Quella è per caso una stalker?” chiesi continuando a guardarla.
Accennò una risata “No, è mia moglie, Amanda”
Ah, molto carina, si.
Ci raggiunse quasi correndo e quando fu abbastanza vicina potei notare i suoi occhi azzurro ghiaccio che emanavano allegria e venne ad abbracciarmi “Non sai da quanto tempo volevo conoscerti” sussurrò stringendomi ancora più forte.
Bhè, wow. Chi se lo aspettava? Io avrei potuto vivere benissimo senza conoscerti.
Mio padre, Ben, vide che non ricambiavo l’abbraccio così mi lanciò uno sguardo di disapprovazione e accennai un piccolo abbraccino che sembrava più una presa per il culo.
 
“Benvenuta nella tua nuova casa!”
 annunciò Ben, quell’uomo che si reputava mio padre, spalancandomi la porta.
La casa era abnorme, si vedevano delle scale che portavano al piano di sopra e delle altre che portavano al piano di sotto. Era arredata meravigliosamente sul blu e si notava benissimo il tocco di una donna, se non di più, visto che, da quello che ricordo, Ben non è mai stato un tipo ordinato.
Entrai e appoggiai le mie valigie per terra, quando vidi Ben prenderle e portarle fino al piano di sopra. Sentii Amanda accarezzarmi i capelli e sparire dietro un corridoio.
Subito dopo sentii delle risate provenire da verso destra quando da un angolo spuntò una ragazza che stava parlando al telefono. Alta, mora, bel fisico, occhi azzurri che, a differenza di Amanda, mi trasmettevano freddezza e malizia, quasi cattiveria.http://data.whicdn.com/images/39091853/tumblr_m8gp3sVzqh1rp3en9o1_500_large.jpg Ma mai giudicare dalle apparenze.
Appena si accorse della mia presenza si immobilizzò e smise di colpo di ridere.
“E’ arrivata..” sussurrò al cellulare.
“Si.. bhè, me l’aspettavo più carina.. ma almeno non può rubarmi Zayn” mi squadrò e prese la stessa strada che aveva preso Amanda.
Come avevo detto prima? Mai giudicare dalle apparenze? Michiate.
Quella mi stava già sulle palle e non sapevo neanche il suo nome.
Che poi chi minchia era questo Zayn? Un kebabbaro? Dal nome sembra così.
“Amelie! La tua camera è pronta, è al piano di sopra, prima porta a destra!” comparì Ben dal nulla indicandomi la camera.
Mi diressi subito in quella stanza e appena aprii la porta rimasi di stucco.
Era tutto decorato sul blu scuro, anche quella, e io amo il blu.
C’era un letto a baldacchino proprio al centro della stanza con ai lati due comodini con il telefono fisso e altra roba. Ai lati della camera c’erano due scrivanie, una era riempita tutta da un computer enorme e diverse file di film e l’altra era vuota con una lampada, probabilmente per fare i compiti. Sulla parete davanti al letto c’era fissata una tv al plasma. Dietro il letto c’era un armadio a muro che riempiva tutta la parete. Le luci attaccate alle pareti, senza un grande lampadario e per terra un tappeto enorme bianco e peloso.
Dedussi subito che vivere lì non sarebbe stato male; e poi Ben è un uomo d'affari, uno di questi che lavora tutto il giorno quindi lo avrei visto poco.
Riguardo ad Amanda era abbastanza sopportabile. Invece il problema era quella.
Quella psicopatica "Me l'aspettavo più carina!" Ma vai a farti fottere tu e il kebbabaro.
Disfai in fretta le valigie impaziente di fare un giro per Londra. Tornai al piano terra e avverti Ben che sarei andata a fare un giro.
Mi diede il permesso, dicendomi di stare attenta. Come se, dopo 17 anni, gliene fosse importato qualcosa.
Uscii da quella casa ammirando il quartiere pacifico e i bambini che giocavano a palla in mezzo alla strada. Io vivevo in un quartiere abbastanza pericoloso e isolato di New York, e non si vedeva neanche un’anima girare, soprattutto dopo il coprifuoco.
Mi misi a girare su me stessa per ammirare ancora meglio il posto dove avrei dovuto vivere per i prossimi anni, quando andai a sbattere contro qualcuno e gli caddi addosso. Mi alzai velocemente pulendo i jeans che avevo sporcato.
“Ehm, qualcuno ti dovrebbe insegnare ad aprire gli occhi e non andare addosso alla gente!”
“Bimba, sei tu che mi sei venuta addosso!”
 disse alzando il volto e incontrando il mio sguardo.
Un ragazzo.
Un bellissimo ragazzo con gli occhi color ghiaccio e i capelli biondi con diverse ciocche marroni sulla ricrescita, mentre parlava potei a mala pena notare il suo apparecchio trasparente. Era vestito benissimo: felpa blu aperta con sotto la maglia dell’Abercrombie nera, i jeans a vita bassa strappati e le blazer blu.
Ne rimasi incantata.
“La prossima volta stai più attenta a dove metti piede, capito bimba?” 
Bimba un par di coglioni.
Tutta quell’ammirazione nei suoi confronti in un secondo si trasformò in odio e disprezzo.
“Oh, scusa se esisto èh!”
“Oh, come siamo aggressive! Sei così violenta anche a letto?”
 disse lanciandomi diversi sguardi maliziosi.
“Buffone” sbuffai tra me e me per poi dargli una spallata e continuai a camminare.
Non so il motivo preciso, ma.. sentivo il mio fondoschiena particolarmente in soggezione.
"Bel culo!"
Appunto.
Mi feci un giro per tutta la città acquistando qualcosa, e senza che me ne accorsi si fece ora di cena.
Mi sbrigai a tornare a casa, anche perche stava per fare buio e appena entrai in casa ci fu Amanda ad accogliermi.
“Amelie! Sono contenta che sei tornata, vorrei presentarti i miei figli!”
Bhè, una già l’ho conosciuta e già ho istinti omicidi verso di lei.
“Lei è Chantal! Ha la tua stessa età e frequenterete la stessa scuola!”
“Cosa?!”
 urlammo io e quella all’unisono.
Amanda ci ignorò e passò oltre.
“E lui è Niall!” disse appena spuntò nel salotto con in mano il suo cellulare. Alzò lo sguardo sorridente ma appena mi vide il suo sorriso si spense e si trasformò in uno malizioso e allo stesso tempo stupito.
Si avvicinò lentamente “Tu?” mormorò.
“Vi conoscete?”
“Ci siamo scontrati prima per strada..”
 disse.
“Bhè, piacere, Amelie” dissi in tono piatto porgendogli la mano.
“Niall” sussurrò prendendola e lasciandoci sopra un delicato bacio che mi provocò un brivido lungo tutta la schiena.


--
Ohhhhlalalala.
Non so chi abbia già letto questo capitolo (?)
Bho, perche avevo già messo il primo capitolo di questa storia ma mi ero accorta che c'erano degli errori quindi l'ho modificato e rimesso c:
L'ho anche resa più interessante, spero.

Lasciatemi delle recensioni! :D
PIU' LUNGHE DI 10 PAROLE.
Lot's of love. c:
 
  
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