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Autore: Franz3v    08/11/2012    2 recensioni
Questa è la storia di Sky un ragazzo del liceo, normale, che presto scoprirà di essere un custode molto potente, ma qualcosa in lui è diverso rispetto agli altri custodi, lui è in grado di riportare l'universo, ora in uno stato di caos nel suo ordine originario. buona lettura
P.S. questa è sempre balance solo modificata e migliorata per cui rileggete dal primo capitolo ;)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio, Riku, Sora, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Franz3v:Studio,Studio,Studio;Manga,Manga,Manga;Anime,Anime,Anime.
SKy:Bene con questo vi avviso che Franz3v è momentaneametne offline, cause mentali
Franz3v:ti ho sentito!
Sky:studia e non rompere! Comunque visto che lui è fuori uso oggi risponderò io alle recensioni
 
Bilo99:eh anche io vorrei prenderli a calci, ma per questo ce il vero Sky che non ci penserà due volte a menar le mani xD comunque Lea è così cattivo perché..”
Franz3v:Non provare a Spoilerare la trama
Sky:Ops, volevi farmela eh? Beh dovrai aspettare continua a seguirci
Reno_Dede_Turks: Franz3v ha accolto il tuo consiglio e cercherà di migliorare, anche se sono proprio le descrizioni il suo tallone d’achille, però cercherà comunque di dare del suo meglio continua a seguirci anche tu mi raccomando ;)
 
Bene detto questo ecco qua il nuovo capitolo, ah Franz3v dice che non sa quando metterà il prossimo questo è uscito un mese dopo causa studio, quindi dipende tutto da quello ma speriamo di poter pubblicare il rpima possibile a presto
 
 

Capitolo8:Un motivo per combattere

 
 
 
 
 
 

Non credeva possibile quello che stava succedendo.
 
Akemi era lì,tra le sue braccia, immobile, con gli occhi serrati, la pelle fredda come il ghiaccio e nessun battito raggiungeva le orecchie di Sky.Le sue lacrime continuavano a solcare il suo viso, ma lui non emetteva né gemiti nè singhiozzi, anzi, il suo sguardo era rimasto impassibile, senza emozioni riflesse su di essi, da quando Akemi aveva spirato.
 
La luce che aveva prodotto scomparve, e a poco a poco i custodi riuscirono a ritornare con la mente a quella scena, così triste e disperata.
 
Riku e Sora entrarono correndo, e il castano prese la parola:
 
“Ehi avete visto quella luce immensa?”
 
“Sì l’abbiamo vista” rispose la rossa, anche lei con le lacrime agli occhi, che solcavano le sue guance rosee e delicate.
 
“E chi è stato?”chiese Riku
 
“è stato SKy” disse il Re con lo sguardo ancora sul corpo di Akemi
 
“cosa?ma non è possibile, ha prodotto una potenza incredibile e senza averla dovuta prima accumularla, e poi ha appena ricevuto il Keyblade, come può avere un tale potenziale?”
 
Topolino osservava il neo-custode che teneva in braccio la madre“La rabbia lo sta dominando, ed è per questo che è riuscito a farlo, come col passaggio oscuro di prima,
“Ma in questo modo non rischia di essere dominato dalla sua oscurità?”
 
“può darsi, non possiamo sapere quello che accadrà”
 
“Maestà…”iniziò Sky che fino a quel momento era rimasto in silenzio e immobile “Vorrei portare mia madre in un posto che le piaceva tanto, per poterla almeno seppelire”
 
Topolino rimase spiazzato , oltre al fatto che il ragazzo non l’aveva mai chiamato maestà, intorno a lui vedeva un incredibile concentrazione di oscurità, anche se per qualche motivo, essa era stabile; lasciò perdere le domande che gli frullavano in testa e rispose alla domanda di SKy:
 
“Ma certo, è un tuo diritto, noi ti aspetteremo alla gummiship, si trova appena fuori città, prendi tutto il tempo che pensi sia necessario”
 
I quattro custodi si guardarono per qualche istante, dopodichè uscirono dai resti della casa e tornarono alla gummiship.
 
In mezzo ai resti della casa erano rimasti solo Sky e Cecilia , nessuno dei due disse niente, rimasero in silenzio e immobili per qualche istante, che sembrò un’ eternità, poi il castano si alzò prese il corpo di Akemi e uscì dalla casa, e la sua amica lo seguì senza proferire parola.
 
Sky portò il corpo senza vita di sua madre in un posto appena fuori città, dove si trovata un boschetto dove al centro si trovava un piccolo lago, dove una volta andavano ad ammirare il tramonto , dove i raggi rossi del sole morente filtravano nelle aperture degli alberi. SKy non si rese subito conto che il sole ormai stava calando, finchè alcuni raggi non gli colpirono il volto, e quando alzò lo sguardo al cielo, il colore rosso di essi si rispecchiò nell’azzurro dei suoi occhi. Cecilia intanto osservava la scena senza pronunciare parola, ma rimase a fissarlo; in quella persona che gli stava davanti non riconosceva più il ragazzzo sempre allegro e solare, anzi vedeva lo specchio della persona che era un tempo, la prima volta che lo aveva incontrato, era come una bambola senz’anima, senza emozioni, ce ne aveva messo di tempo per farlo sorridere e il pensiero che potesse tornare definitivamente in quello stato la inquietava.
 
Sky avrebbe tanto voluto rivedere ancora il tramonto con lei, ma ormai non era più possibile, il loro tempo insieme era finito, inesorabilmente.Rimase ugualmente a guardarlo e ad ammirarlo, però senza Akemi lo sentiva vuoto, privo di alcuna bellezza.
 
 
 
 
I quattro custodi, nel frattempo, erano arrivati alla gummiship, e aspettavano il ritorno dell’ultimo custode e di Cecilia.Ognuno di essi, era immerso nei propri pensieri, alcuni erano sommersi dai ricordi della scena della morte di Akemi, come quelli di Kairi, accompagnati dalle sue calde lacrime, che inevitabilmente segnavano il suo viso, anche dopo essere state asciugate più e più volte da Sora, immerso invece, come Riku, in domande alle quali volevano trovare risposte:
 
“Quanto forte sarebbe potuto diventare Sky? Li avrebbe seguiti nella loro missione? Quale fazione avrebbe scelto? Luce o Oscurità?”
 
  
Di lì a poco i pensieri del castano si trasformarono in parole
 
“Maestà, pensate che Sky ci seguirà nonostante quello che è appena successo?”
 
Il re lo fissò negli occhi, senza dire niente, chiuse gli occhi per riflette, ma dopo qualche secondo riaprì gli occhi e rispose con un po’ di titubanza:
 
“Non lo so, dev’essere una sua scelta, non possiamo forzarlo, non nelle condizioni in cui è”
 
“Questo è vero , però deve pensare che se lo lasciamo qui c’è il rischio che i custodi oscuri lo prendano di mira, e con lui tutto il pianeta. Dopotutto il suo potenziale è fuori dal comune, ne siamo stati tutti testimoni. Non possiamo rischiare certo che cada in ani sbagliate, e poi è palese che i custodi oscuri distruggerebbero tutto il pianeta sia per trovarlo che per far esplodere l’oscurità latente in lui” si intromise nel discorso l’albino.
 
“Pensi che non lo sappia per caso?so che hai perfettamente ragione Riku, però non possiamo forzarlo a venire con noi se non vuole, rischiamo solo di peggiorare la situazione”
 
“Quindi che dobbiamo fare?” fu Kairi a parlare questa volta
 
“Accettare la sua scelta” sentenziò il re e i tre custodi annuirono, dopodichè si immerserò di nuovo nei loro pensieri.
 
 
 
 
 
Sky appoggiò il corpo di Akemi sul terreno, successivamente evocò il suo Keyblade ed iniziò a scavare con esso, e allo stesso tempo in cui scavava nel terreno, faceva lo stesso coi suoi ricordi con Akemi,i suoi sorrisi, quando si arrabbiava con Sky anche se lo faceva solo per il suo bene, tutti i giorni passati con lei, tristi o felici che erano, più scavava nel terreno, e più queste immagini gli balzavano alla mente. Ogni frammento di ricordo veniva interrotto con il flash del viso di Akemi, privo di colore, con gli occhi serrati, e un lieve sorriso sulle labbra quando era appena morta.
 
La rabbia e l’odio stavano crescendo dentro Light ogni secondo di più, e ormai stavano per prenderne il soppravvento.
 
Cecilia fissava SKy che scavava, cercando un modo per aiutarlo in quel momento così difficile per lui, doveva trovare una soluzione per riuscire a tranquillizzarlo, ma l’unica cosa che riusciva a fare in quel momento era porsi milioni di domande, alle quali non sapeva cosa rispondere:
 
”Cosa dovrei dirgli? Cosa posso fare per lui? Cosa lo farebbe stare meglio? Dannazione, sono proprio inutile, proprio quando lui ne ha bisogno io non so come aiutarlo”
 
Delle calde lacrime iniziarono a solcarle il viso, si strinse le braccia al petto e cadde a terra
 
“SONO INUTILE!” si senti male al pensiero di esserlo, non aveva mai provato una sensazione più sgradevole di quella che stava provando in quel momento.
 
Sky riprese il corpo di Akemi e lo poggiò delicatemente in fondo alla tomba, dopodichè le mise sopra una coperta, ma non prima di averla guardata un’ultima, aveva così tante cose che avrebe ancora voluto fare con lei, ma il tempo l’aveva strappata via troppo presto e in nessun modo avrebbe potuto recuperare il tempo perso, dopo di che riempì di nuovo la tomba con la terra.
 
“Madre” iniziò Sky con la voce strozzata dalle lacrime
 
“so che non puoi sentirmi, ti voglio ringraziare per tutto quello che hai fatto per me, so che non ne abbiamo mai parlato apertamente, ne ti ho mai chiesto dettagli sul giorno che mi hai trovato e questo perché tu mi bastavi, è vero sono sempre stato curioso di conoscere la mia vera madre, ma tu lo sei stata,e per questo ti sarò sempre grato” si fermò un attimo per asciugarsi le lacrime, fece un lungo respiroe continuò” ed è per questo che ti prometto che troverò chi ti ha fatto questo e lo ucciderò con le mie stesse mani.”
 
Non appena finì la frase, nella sua mente cercò di immaginare l’aspetto dell’uomo che gli aveva portato via Akemi, ma l’unica cosa che compariva nella sua mente era solo una sagoma scura, con le mani sporche del sangue di sua madre, e quel pensiero, come la calma prima della tempesta, spezzò la calma dentro SKy e la tempesta iniziò ad arrivare.
 
All’improvviso un’aura oscura iniziò a fuoriuscire dal suo corpo,fino a ricoprirlo interamente, i suoi capelli si inalzarono verso il cielo, come se da sotto di lui partisse una fievole ondata di vento, stava accadendo di nuovo, come con Lea, il colore nero pece delle pupille iniziò ad estendersi nell’iride.
 
L’amica osservava quella scena sempre piùspaventata ricordandosi che non presagiva niente di buono, ma non era solo quello, aveva la pelle d’oca, sentiva come una sensazione già provata, in un lontano passato, una serie di falshback le passarono davanti agli occhi, come delle diapositive mostrate alla massima velocità e questi ricordi le martellavano la testa. Ad un certo punto le immagini si bloccarono, ed un solo pensiero riempì la mente di Cecilia, devo salvarlo! e fu in quel momento che il suo corpo pulsò e senza averlo premeditato, come se una forza dentro di lei la stesse spingendo a farlo, abbracciò l’amico mentre le sue calde lacrime scendevano sul viso e cadevano sul corpo di Sky.
 
A quel contatto Sky sobbalzò, era così caldo e rassicurante e chiuse gli occhi, il corpo di Cecilia iniziò a risplendere di una luce intensa che ricoprì l’oscurita del ragazzo trasformandola in luce, infine la luce di tutti e due partì dai loro corpi, fusi assieme da quest’ultima, formando una immensa colonna di luce, che raggiunse il cielo bucando le nuvole formatesi in quel momento.
 
 
 
 
“E quella che cos’è?”chiese il castano guardando esterrefatto il cielo
 
Anche gli altri custodi guardarono il cielo, e notarono l’immensa colonna di luce che si reggeva poco lontano da lì e che attraversava il cielo.
 
“Di nuovo Sky?” propose il custode della Via per l’Alba
 
“Sì è molto probabile” rispose il Re sicuro
 
“Ragazzi, c’è qulacosa che non va” rispose la rossa, che stava in piedi con lo sguardo fisso sulla colonna
 
“In che senso Kairi?”chiese confuso il castano, accompagnato anche dall’albino e il Re.
 
“Quella luce, non è uguale a quella di prima, non lo so, mi sembra venga da un’altra persona, non so come spiegarvelo, è una sensazione che non ho mai provato prima”
 
“Quando tornerà ci faremo spiegare, allora avremo la risposta alla tua domanda” finì di dire il re.
 
 
 
 
 
“Interessante” una figura incappucciata era seduta su un trono, all’interno di una stanza completamente nera, e anche completamente vuota, c’erano solo due fila di colonne che partivano dalla porta d’entrata fino al trono, era la stessa stanza dove si era trovato Lea dopo l’attacco di heartless, e la persona che era seduta sul trono, era la stessa che aveva posto fine alla vita di Akemi.
 
“Chi l’avrebbe mai detto che quella ragazza…” gli scappò una risata, alzò lo sguardo verso il soffitto e con tono autoritario urlò: “Darxen!” 
 
 
 
Due figure incappucciate davanti a loro un’enorme spazio deserto senza fine, unica luce la luna dietro di loro, nessun’abitazione, nessuna città, nessuna vita intorno, uomini o animali. Solo rocce e rocce, non era un paesaggio molto particolare in fondo, ma a nessuno dei due importava, la loro missione era la prima e anche unica preoccupazione al momento.
 
Ad un tratto una delle due figure incappucciate si voltò verso un punto che stava emanando luce, un minuscolo punto dove non c’era oscurità.
 
“Incredibile, la senti anche tu Lea?”
 
l’altra figura incappucciata si rivolse verso di lui e si tolse il cappuccio per vedere meglio, facendo uscire i suoi capelli a spazzola rossi, che rispetto al rosso acceso di sempre erano un po’ più scuri.
 
“Vuoi dire questa dannata luce?certo come potrei…” ma si fermò di colpo e spalancò gli occhi “Non è possibile…questa luce appartiene a…”

Il compagno si girò verso di lui con fare curioso
 
“Che succede?sai a chi appartiene questa luce?”
 
“Eh? No no, non so chi è, però è una luce fastidiosa, andiamo.”Lea era agitato, si vedeva che cercava di cambiare discorso.
 
Una strana sensazione travolse Darxen

”A quanto pare dovrai andare avanti senza di me, il maestro mi desidera, ecco tieni”
 
allungò il braccio e appoggiò la sua mano sulla fronte di Lea, dal braccio della figura partì dell’oscurità, che andò dentro Lea
 
“Ho messo nella tua mente le istruzioni di quello che devi fare e il luogo dove dovrai fare la tua missione, non deludermi, e poi torna al castello, ah e ricorda, se non accettasse l’accordo uccidilo”

”Lo terrò a mente”
 
Darxen aprì un varco oscuro davanti a sé ed entrò subito, Lea aspetto che il varco sparì dopodichè guardo di nuovo il punto di luce, che ormai stava scomparendo
 
“Cecilia…Sei tu?” successivamente ricominciò a camminare.
 
Poco lontano da lui due robot enormi, dall’aspetto strano con all’interno che li controllavano due strani essere, una specie di miscuglio tra uomini e bestie lo stavano osservando, il primo era uno strano scimmione e la seconda una donna con un occhi bendato, la quale prese la parola per prima
 
“Ehi guarda un piccolo umano da solo, che dici andiamo a salutarlo? Tanto finchè non sconfiggiamo quegli altri essere umani Lord Genome non ci farà tornare alla capitale”
 
“Per me va bene, voglio stuzzicarlo per bene” entrarono all’interno dei loro robot e si avvicinarono a Lea.
 
Il rosso aprì gli occhi e si trovò i due robot davanti di se a pochi metri da lui, e li guardò con occhi di sfida :”Beh?che volete?”
 
La donna perse subito le staffe:”Come osi dirci cosa vogliamo? Tu dannato umano non dovresti trovarti in superficie, quindi o torni sottoterra o ti ci rispediamo noi a modo nostro”
 
Lea iniziò a ridere “ E dovreste spedirmici voi? Ma non fatemi ridere siete solo dei pesci piccoli, non mi interessate levatevi di mezzo o mi troverò costretto a disintegrarvi”
 
Fu lo scimmione a parlare questa volta:” Bene allora morirai con la tua sfacciataggine, immagino che appartieni alla brigata dai gurr…”
 
“Mi avete stufato” in pochi istanti Lea creò nel palmo della mano una sfera oscurà che scaglio contro il primo robot, ma prima di colpirlo si divise e colpì entrambi facendoli esplodere, e non lasciando altro che cenere.
 
“Bene e ora devo trovare questo fantomatico Lord Genome” e riprese la sua strada
 
 
 
 
 
Sky e Cecilia arrivarono alla gummiship, che fortunatamente sti trovava poco distante dal boschetto in cui avevano seppelito il corpo, i quattro custodi li notarono e si avvicinarono a loro
 
“Ehi ragazzi, avete fatto?”chiese il castano più seriamente possibile.
 
Entrambi annuirono ma senza guardare negli occhi nessuno dei presenti e senza proferire parola.
 
“Bene allora possiamo partire” i custodi si rivolsero verso la gummiship ma vennero fermati dalla voce di Sky
 
“Non posso”
 
“Come hai detto scusa?”chiese il castano
 
“Non posso venire con voi, non trovo una ragione” il suo Keyblade comparve nella sua mano in un fascio di luce, e lui rimase a guardarlo, poi continuò il discorso “pensavo che con questa chiave avrei salvato tutti, comprese le persone che amo, ma non è servito a niente, quindi a che senso venire con voi? Mi spiace ma io non ho motivo di venire”
  Sky chiuse gli occhi, aveva bisogno di pensare, allungò la mano creò un varco oscuro e ci entrò dentro, lasciando tutti i restanti spiazzati.
 
Il neo-custode quando uscì dal varco, si ritrovò nei pressi del lago del bosco, lo scroscio dell’acqua lo calmava in qualche modo, come una ninnananna che calma un bambino che piange, si sedette vicino alla riva, e iniziò a riflettere
 
“Per cosa dovrei combattere adesso?non ho più nessuno motivo per rimanere in questa vita, ne da difendere, Akemi è morta a causa mia” le lacrime tornarono a scendere
 
“Ehi ma che ti prende?non ti riconosco più!”
 
 Sky sobbalzò, questa voce era partita da dentro di lui, successe in un istante, un rapido battito di ciglia,e si ritrovo di nuovo all’interno del suo cuore, il mosaico circolare sul pavimeto questa volta era diviso a metà, una nera e una bianca. Davanti a lui c’era un ragazzo con i capelli e gli occhi bianchi,  Sky spalancò gli occhi al vederlo
 
“Tu sei…”
 
 
 
 
 
La figura incappucciata era seduta sul trono, me aspettava Darxen, infine un varco oscuro si aprì davanti a lui e la persona che stava attendendo si fece avanti e si inchinò davanti a lui
 
“Darxen, l’hai percepita anche tu vero?”
 
“Quel’enorme luce? Certo maestro. Appartiene per caso a Lui?”
 
“Non esattamente comunque ti ho convocato perchè ho un compito da assegnarti, è piuttosto semplice, trova la fonte di quela luce e distruggila”
 
“Certo maestro, inizierò subito le ricerche.”
 
“Non sarà necessario, questa luce proviene da una ragazza umana, il suo nome è Cecilia e si trova sul pianeta Terra insieme agli altri custodi, vai e uccidila”
 
“Come desiderate maestro, e per quanto riguarda gli altri custodi?”
 
Un ghigno apparve sotto il cappuccio del maestro “Se ti intralciano in qualsiasi modi, uccidili”
 
Darxen fece un altro inchino “Come desiderate Maestro” subito dopo aprì un varco oscuro e ci sparì dentro.
 
“Chissà come andrà a finire” si chiese la figura incappucciata e poi si mise a ridere
 
 
 
 
 
 
Cecilia era insieme agli altri quattro custodi, che cercavano uan spiegazione per quello che era successo, o cos’era quella colonna di luce
 
“Ve l’ho già detto, non so cos’era, so solo che ho avuto l’impulso di abbracciare Sky, è da lì che ha avuto origine quella luce, era come se la mia e la sua luce si fossero fuse insieme, è possibile?”
 
“Mmmm, non so cosa pensare, non ho mai sentito di un fatto simile” disse il Re
 
Cecilia stava piangendo, non riusciva a fermare le lacrime, aveva paura per la sorte dell’amico, ma Kairi che capiva i suoi sentimenti cercò di rincuorarla
 
“Tranquilla, sono sicura che Sky sta bene, e che tornerà presto, vedrai, è vero che non lo conosco da molto ma sono brava a percepire la forza d’animo edi una persona quello che dovrai fare e stargli vicino in ogni momento quando tornerà” sorrise, e venne ricambiata dalla nera.
 
“Scusate se mi intrometto in questa patetica scenetta.”
 
I custodi si girarono di scatto e videro un varco oscuro aprirsi a pochi metri da loro, dal quale uscì una figura incappucciata
 
“Chi sei tu?e che cosa vuoi?” chiese Sora evocando il suo Keyblade, seguito dagli altri custodi.
 
“Il mio nome è Darxen, e sono qui per prendere la vita di quella ragazza” puntò il dito contro Cecilia “Volete gentilmente consegnarmela?”
Riku si posizionò davanti alla ragazza ed invocò la Via per l’Alba “Pensi davvero che te la consegneremo?”
“No però speravo aveste del buon senso, ma vedo che mi tocca usare le maniere forti” con uno schiocco di dita fece comparire molti Heartless e Nessuno che iniziarono ad attaccare in gruppi i quattro custodi.
 
 
 
 
 
 
“Esatto, io sono te” annuì la coppia di SKy
 
“Ma come fai a..”
 
“è troppo complicato da spiegare, si può sapere che ti prende, molte persone hanno bisogno di te e tu vuoi lasciarle al loro destino?”
 
“Ma che diavolo dici? Mia madre è morta”
 
“E quindi?è vero è morta, ma non per questo devi arrenderti e poi non dirmi che non ti ricordi di quella sera, e di quello che allora dicesti a Cecilia”
 
Light spalancò gli occhi, è vero come aveva fatto a dimenticare quella sera? Chiuse gli occhi e si fece inondare da quel ricordo.
 
 
 Erano passati appena un diversi  mesi da quando Akemi aveva trovato Sky in quel villaggio distrutto, ora aveva circa sedici anni, i giorni erano passati senza che lui avesse detto niente, era rimasto in silenzio e impassibile da quel giorno. L’inverno aveva portato il freddo pungente e anche una bella nevicata nella città, SKy si trovava nel parco seduto su una panchina mentre osservava il cielo stellato, una ragazzina snella con i capelli corvini corti fino alle spalle si avvicinò a lui, “Ehi ciao, sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto”
 
Sky non spostò neanche lo sguardo, allora la ragazzina provò a chiamarlo nuovamente
 
“ehiiiii, mi sentiiiii? Eh dai andiamo” la ragazzina si spazzientì e allora prese la faccia di Sky e la rivolse verso la sua, erano a pochi centimetri di distanza, l’odore di uno inondava le narici dell’altro e i colori dei loro occhi rispecchiandosi gli uni negli altri, sembravano fondersi insieme.
 
“Il mio nome è Cecilia, il tuo qual è?”
 
“Il…Mio…nome..” 
 
la ragazzina rimase un po’ spiazzata “Che succede non ricordi il tuo nome?”
 
Sky osservava qualla ragazza e provò gelosia, però in un certo senso lo faceva stare meglio, quegli occhi esprimevano sincerità e calma un mezzo sorriso comparve nel suo volto. Anche la ragazzina se ne accorse “Ehi ma allora vedo che sai sorridere, eheheh pensavo fossi una bambola “
 
Una voce risuonò per il parco la voce di una donna che cercava qualcuno, era Akemi che trovò i due e si precipitò subito verso Sky
 
“Ehi Sky ti ho detto mille volte di non uscire senza avvisare” poi si accorse della presenza di Cecilia” Ah tu devi essere Cecilia Trigger, dico bene?”
 
“Si stavo facendo amicizia con suo figlio, allora ti chiami SKy eh? Beh ci vedremo nei prossimi giorni io ora devo andare buon natale” fece ciao con la mano e sparì nel buio
 
Sky rimase a fissare il punto in cui era sparita, e Akemi rimase sorpresa di ciò
 
“Ehi SKy che ti prende?”
 
“Ce..cilia,è una brava persona” la voce era bassa, un sussurro appena percettibile “ Mi piace, è serene ,tranquilla e sincera” un urlò risuonò nell’aria, la voce di una bambina, Sky spalancò gli occhi e corse immediatamente per raggiungere il luogo da dove proveniva la voce, arrivò in un vicolo dove c’erano dei tipi che stavano tenendo Cecilia per le braccia, volevano violentarla, SKy non ci pensò due volte Sky si avventò sui malviventi e con qualche pugno ben assestato riuscì a far scappare uno dei due, ma il secondo aveva un coltello, SKy più veloce che potè arrivò sotto l’uomo e con un calcio colpì il braccio e gli fece perdere il coltello
 
“Ti conviene andartene, o giuro che non sarò molto clemente” lo disse con tono glaciale, glaciale come il freddo pungente che sentiva sulla pelle, e il suo sguarda non era da meno, ghiaccio puro.”
 
Il malvivente scappò a gambe levate portandosi in spalla il compagno ferito.
Sky si girò verso Cecilia per vedere come stava, ma prima di poterle fare qualsiasi domanda, lei gli saltò al collo, piangendo

”Grazie mille SKy, non so cos’avrei fatto senza di te”
 
“Io ti proteggerò” disse piano SKy
 
“Come?”
 
“TU mi hai risvegliato, da oggi in poi farò di tutto pur di proteggerti, è una promessa”
 
Cecilia sorrise e i loro occhi si incorciarono di nuovo unendo nuovamente i loro colori, fino a che la nera sorrise “Ci conto”
 
 

 
 
 
Sky riaprì gli occhi, stava sorridendo
 
“Come ho fatto a dimenticarlo? Adesso so per cosa devo combattere, devo combattere per proteggere questo mondo, e proteggere la mia amica, colei che ha sempre creduto in me”
 
“Esatto, qui noi ci salutiamo custode, ma ci rincontreremo, questo è poco ma sicuro”
 
Accadde di nuovo, un altro battito di ciglia, e si ritrovò sul bordo del lago, ma qualcosa lo turbava, una presenza oscura, e una pura e piena di luce.
 
“Dannazione, Cecilia”
 
Si alzò di scatto e corse verso la gummiship
 
 
 
 
 
I quattro custodi erano occupati a sconfiggere gli Heartless e i Nessuno, ma ogni volta che uno veniva eliminato, un altro ne prendeva il posto. Intanto Darxen si era diretto verso Cecilia, camminando tranquillamente la raggiunse, lei era a terra, troppo terrorizzata per scappare,  con le lacrime agli occhi.
“Addio ragazzina” caricò il fendente ma una Keyblade bianco lo bloccò
 
“Giù le mani dalla mia amica”
 
”Sky” tutti i presenti in vari momenti urlarono il suo nome, il nome del detentore del Portafortuna
 
Sky fece pressione sul braccio con cui teneva il Keyblade e riuscì a crearsi un varco nella difesa dell’avversario e gli assestò un pugno sullo stomaco facendo indietreggiare di parecchi metri.
 
“Ho una sensazione di deja vu, voi no? anche se l’ultima volta le parti erano invertite”
 
Hikari aveva le lacrime agli occhi, ma non perché era triste al contrario era felice di vedere l’amico sano e salvo ma soprattutto così sorridente.

”Sky..”altre lacrime rigarono il suo viso
 
“Ora ci penso io”
 
“Certo che ti piacciono le entrate all’ultimo secondo, vero?” scherzò il castano
 
“Sennò non mi diverto” gli rispose lui
 
“ma non potevi usare un varco?” gli chiese perplesso Riku
 
“Ah già è vero ero talmente preso dall’emozione che me ne sono scordato, vabbè ora sono qui ,ce la fate contro quegli Heartless?”
 
“Certo per chi ci hai preso? tu pensa a Darxen” rispose il castano prima di distruggere l’ennesimo Heartless
 
“Ricevuto” disse SKy prima di rivolersi contro il suo avversario e andando  all’attacco.
  
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