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Autore: Master Ellie    26/05/2007    12 recensioni
Master Ellie è tornata! Rieccomi qui, con una nuova versione della mia prima one-shot, migliorata nella forma, nella trama e nell'aspetto.

Perchè tra Lily Evans e James Potter, l'unica cosa che manca sono cinque piccolissimi centimetri...
"Totalmente indifferente al pericolo di procurarmi un attacco doppio al cuore se avesse continuato così, Potter iniziò ad accarezzarmi la faccia.
Con la sola punta dell'indice, iniziò a seguire il profilo del mio naso, sfiorandomi la bocca, seguendo il sentiero del collo."
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mammasantissima

Mammasantissima.

 

 

 

Quell'essere.. err... indefinibile... Era a cinque centimetri da me.

 

 E ora come faccio?

 

Gran bella domanda! Apocalitticamente vitale, direi.

 

-Potter....emh....che fai?-

 

Sogghignò. No, non sorrise: ghignò.

 

Oh, mamma... è s... se... è troppo... sexy!?!

 

Totalmente indifferente al pericolo di procurarmi un attacco doppio al cuore se avesse continuato così, Potter iniziò ad accarezzarmi la faccia.

Con la sola punta dell'indice, iniziò a seguire il profilo del mio naso, sfiorandomi la bocca, seguendo il sentiero del collo.

 

E arrivò alla camicia. Precisamente alla scollatura.

E... Oh mizzega ... Altra domanda appocalittica: perchè ho i primi tre bottoni e la cravatta slacciata?!?

Emh...dove è il maglione?dove l'ho dimenticato?

 

Perchè è naturalmente quando devo parlare con James, che mi ritrovo con solo metà divisa addosso? Che ha di speciale quel capo d'abbigliamento per finire magicamente in vacanza alle Baleari quando proprio mi serve di più?!?

 

Ma non ti distrarre, Lily. Al momento è meglio preoccuparsi per qualcosa di più importante. Ad esempio la corta distanza che ti separa da lui....

 

Mi accorsi che i centimetri si erano magicamente ridotti a ... tre.

 

Poi due.

Poi solo uno.

 

Microscopico, inesistante, irrilevante, tremendamente corto e breve da percorrere.

 

Immaginate voi trovarvi il ragazzo che vi fà ribollire gli ormoni, fremere di brividi, ardere di imbarazzo e di audacia. Immaginatelo.

 

Sentite praticamente il suo respiro sulla vostra bocca, quasi sfiorate quelle labbra, non troppo carnose ma non troppo fini, giusto il tanto da baciare da Dio. Sapete che lo volete baciare, già vi preparate, con  gola secca, bocca in assetto e testa in pallone.

 

E immaginatevi anche la frustrazione che provoca il fatto che a solo UN centimetro...

 

Si blocchi.

Frustrante, nevvero?!? Esattamente quello che provavo io!

 

Gli occhi castani non si staccavano dai miei. E risplendevano di... bastardaggine. Pura&Dura.

Poi parlò.

 

Ed evidentemente non ero l'unica con i bollenti spiriti...

 

-Lily Evans... ordinamelo.-

 

Mi sentii un pò persa. Potter ... sadomaso?!?

 

-cosa?....-

 

Ridacchiò. Doveva aver visto il mio sguardo un pò perso, perchè iniziò a giocherellare con la punta del mio naso, sfiorandolo con il suo.

E... perse di colpo il suo sguardo sogghignante. Allucinogeno.

 

- devi dire la frase.-

-io...-

 

Riuscii solo a mormorare.

 

Volete sapere come siamo arrivati a questo punto?

 

Vi shoccherei molto se vi confessassi che non lo sò neanch'io?!?

 

Confortante, eh?

 

Groan ......

 

-:-:-:-:-:-:-:-:-   This morning... the III World War.  -:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:

 

 

-Evans!!-

 

Non mi fermai all'udire quella voce. Una voce che mi faceva fremere. E non di piacere.

 

Solo di Rabbia.

 

-mollami, Potter!-

 

Niente. il cocciuto, penso che neanche mi abbia ascoltato! Troppo tronfio di sè stesso, vero?!?

 

-ti prego, ascoltami!-

 

Che la terra ti inghiottisca, verme!

 

-no!-

 

Qualcuno mi strattonò.

E... si, non era il fratello gemello, nè niente di simile.

È lui. James Potter.

 

Oddio. Riuscirò a tenere a mente i miei propositi di rabbia e vendetta?

Signore, dammi la forza...

 

Tutta la sua espressione implorava essere ascoltata, ma io non avevo voglia nè di comprendere, nè di perdonare. Volevo solo sedermi in un'angolo e piangere tutte le mie lacrime, fregandomene altamente di tutto il mondo.

 

Strattonai il braccio, liberandomi della sua presa.

 

-ti prego...ti posso spiegare...-

 

Inarcai un sopracciglio, incredula.

 

-normalmente quando dici così, è perchè stai per raccontare una balla.-

 

Sono incavolata come un bestia. Si vede, e voglio che si veda. Perchè il bastardo qui presente mi ha ferito alla grande!

 

-non ero io!-

 

Espressione implorante, mani congiunte. Ma ero troppo furiosa, per poter anche solo osservare questo.

 

- ma dai, non mi vorrai fare credere che una delle tue fan si è scolata una pozione polisucco con un tuo capello,  per fare un dispetto a me?!? -

 

Non solo sbagliava, ma si giustificava pure con scuse ridicole!

 

- io ti giuro....-

- non essere spergiuro, oltre che che sfacciato!-

- te lo assicuro! Ero con Sirius e Remus mentre qualcuno si baciava alla grande con la Brown! Non sono stato io!-

 

Si battè con la mano destra sul cuore, quasi ad atto di promessa. Ma io ero fuori dai gangheri, e non mi avrebbe fermato nessuno. Io a Potter lo DISTRUGGO!!

 

-loro mi mentirebbero solo per tenerti il gioco, cretino!-

-basta insultarmi! se non mi credi...-

-appunto...-

-lasciamelo almeno dimostrare!-

-fallo...-

-...-

 

Lacrimoni in dirittura d'arrivo.

Ma non dovevo piangere.

No.

Porca miseria! Lo stavo facendo!

 

-Potter... ti odio.-

 

Parole che trasudavano dispezzo uscirona dalla mia bocca, prima che io potessi nanche soltanto fermarmi e riflettere un momento sul torrente di emozioni che mi possedeva. Avevo tanta rabbia nel corpo che avrei riversato tutto sulla prima persona che mi sarebbe capitata tra le mani. E chi meglio della stessa persona che ti causò tutto questo?!? 

Lui trasalì come colpito da uno schiaffo.

Sì! Soffri Potter, come tu hai fatto soffrire me!

 

-mi sono fidata... perché pensavo di essere diversa per te. Di essere migliore di tutte le tue ex, di tutte le Brown, Patil, Wane...di essere di più di una misera avventura. Deduco di essermi sbaglia, ma d'altronde, sbagliare è umano.-

 

Aveva una tale faccia implorante... l'unica cosa che mi causò fù molta rabbia. MOLTA. Tanto da... picchiarlo. Di fatto buttai la mia borsa a terra, tirandogli poi un manrovescio..

 

Girò la faccia al colpo, senza reagire. La sua guancia divenne scarlatta, ma a lui pareva non importare.

 

Gli diedi un altro schiaffo.

 

Restò impassibile.

 

Armai lacrime di rabbia scendevano dai miei occhi, rendendomi la vista appannata. Con voce dura, ferita, iniziai a gridargli.

 

-se per te sono importante...se per te non sono solo una bambola di

vetro, reagisci! dimostrami che mi sbaglio!!-

 

Mi guardò.

 

-allora và bene.-

 

E iniziò una guerra. Di parole, di schiaffi. La unica cosa distinguibile in quel caos che era divenuta la mia testa, era quel peso di piombo, lacrime e cemento che mi opprimiva lo stomaco. E sempre una stessa domanda che mi assillava...

 

Perchè mi hai tradito?!?

 

Dopo i baci al buio, al sole, scandalizzando professori e compagni... Dopo tutte quelle promesse che ci eravamo sussurrati, gridati, scritti o semplicementer detti...

Tutti i sacrifici e sforzi che abbiamo fatto per comprenderci, dopo tutte le parole dette e chiarite.

 

E sopratutto dopo i tuoi capelli nelle mie mani, le tue mani sulla mia schiena e quel tuo mordicchiare la pelle del mio collo e della mia pancia.

 

Eravamo arrivati ad essere uno, e lui ...

Mi aveva tradita. Ed era dura. Oh, se era dura.

Era stato forse una sua bugia? Faceva così con tutte?!?

 

Poi voce squarciò l'aria.

 

-Potter! Evans!! Io... io mi meraviglio di voi! Non ammetto questo comportamento animale! vi voglio subito nel mio ufficio!-

 

Era la nostra gloriosa capocasa. In tutta la sua gelida furia. Potter si girò, per guardala con aria di rimprovero e sfida.

Poi mi prese in braccio e mi trascinò via a forza, trattandomi come se fossi lo scricciolo più leggero del pianeta.

 

Naturalmentte le mie proteste non valsero a nulla.

 

-mollami Potter!! aiuto! mettimi giù!-

 

Nella sua fuga folle alla McGranitt, mi trascinò fino alla stanza delle necessità.

Io scalciai, urlai e mi dimenai nel frattempo. Poi ci rinunciai.

Entrammo nella sala. Mi rimise in piedi, sbarrando poi la porta e facendo in modo che io non potessi fuggire.

Mi guardai intorno, smarrita.

Questa volta la mille e una stanza si era trasformata in un ambiente che aveva tutta l'aria di un laboratorio di pozionistico di livello avanzato. Vi erano gli ingredienti per pozioni più disparati e della più variata origine, che stonavano però  affianco a boccette di smalto magico cambia-colore dai colori piu' improbabili, che non capivo cosa ci facesse lì. I colori erano chiamativi e volgari: rosa shoking (ossia colo riflettente a specchio), arancione

sbrilluccicante, giallo canarino e viola rossiccio. La cosa stana fù quella sensazione di familiarità agli smalti. Non sapevo ricordarmi quando, ma ero già certa di averli visti indosso a qualcuno. Però, chi?!?

 

Uno in particolare attirò la mia attenzione. Era verde e rosso con strass blu.

Uguale a quello che Catrilda Wane si spennellava sulle unghie quella stessa mattina, a colazione.

 

Guardai la bocce di cristallo, contenenti vari ingredienti.

Pelle di girilacco. Erba fondente. Mosche sanguinarie...

 

Sarà caso o destino il fatto che tutti gli ingredienti che paiono essere stati utilizzati, sono la basa della pozione polisucco?

 

La sensazione di rabbia cieca e sorda che avebvo provato, iniziò piano a dissolversi. Mi portai un dito alle labbra, girandomi a guardare la figura di James, appoggiato alla porta. Il suo sguardo chiedeva conferma, e sembrava tutt'altro che disposto ad andarsene.

 

- allora? -

 

Odiavo ammetterlo, però forse James aveva ragione. Ma non mi fidavo troppo di lui.

 

 

Udimmo un vociare da oche giulive sempre più vicino alla porta della nostra stanza, che sembrava proprio diretto qui. Questo ci paralizzò per l'orrore. Improvvisamente James  si riscosse, afferrandomi un braccio e  trascinandomi dietro un divano particolarmente

brutto e infantile.

Facemmo giusto in tempo.

In quel momento entrò Enrichetta Brown, Catrilda Wane, Maria Patil, e...

 

James Potter.

 

Cooosa?!?

 

Ma James era affianco a me!

Ci guardiamo. Io totalmente incredula, lui con un espressione da....

 

-non lo dire.-

-cosa??-

-il "te l'avevo detto."-

-hai provveduto a dirtelo da sola!-

 

Avete presente il nodo di dolore e cemento? Non  sò come mai, ma era improvvisamente scomparso. Mi sento un palloncino al posto del cuore: leggero felice, ma immensamente fragile.

 

Ma la mia sete di vendetta non mi permetteva di pensare in palloncini vari, in quel cruciale momento. Mi concentrai e pensai a un metodo per fargliela pagare con sangue e sudore, per aver cercato di distruggermi. Si erano permesse di umiliarmi! E io le avrei fatte soffrire per quest'affronto. Perchè nessuno si deve azzardare a mettersi tra James e me, neppure i nostri genitori o migliori amici.

 

Idea. Crudele, violenta, umiliante, idea.

 

-James, hai la bacchetta?-

 

Me la passò in silenzio. Limitandosi a guardarmi con espressione neutra.

Sperai che avesse inteso il mio sguardo come una scusa, cosa che in effetti era.

 

-Goditi lo sopettacolo, nene-

-Lily, sei sicuta di stare bene?!?

 

Mi guardò con un'espressione tra l'incredulo e il divertito.

Mi avvicinai a lui, socchiudendo gli occhi.

 

-mai stata meglio in tutta la mia vita....-

 

Ultimo sguardo complice. Sapevamo di doverci delle scuse, ma sapevamonanche che non potevano essere affrettate, quindi ora non erano attuabili.

 

Volsi la testa, guardando da sopra il bordo del divano.

Assistetti giusto in tempo alla trasformazione: il falso James ora ebbe i capelli lunghi e neri. Poi gli occhi divennero da marroni a azzurri, accompagnati da un naso a patata.

Come prevedevo: quella era Margaret Mirrows! La presidentessa del club di James! Infame!!

 

Vendetta, dolcissima vendetta: perchè se hanno inventate le maledizioni, un motivo ci sarà!

 

uno.

due.

tre.

 

E letale come un killer, le colpii. Il loro faccino era in serio pericolo... Bwuahahah!

 

Non mi sprecai neanche a gridare le formule. Mi bastò sussurrarle tra me e me.

 

Orcovolans! stupeficium! faucis facture!

 

La stanza si riempì di lampi colorati, un arcobaleno dall'origine inquietante.

Scomparsa la bruma di fumo magico, anche gli inquietanti rumori che avevano accompagnato gl'incantesimi dispervero, lasciando intravedere che sul pavimento giacevano ora nell'ordine:

 

?        una proboscide umana con i foruncoli sul nasino alla francese;

?        un troll in mini gonna;

?        un polpo metamorfico con strane escrescenze;

?        una ragazza coperta di piume e di una sostanza puzzolente verdognola.

 

Io e James ci guardammo, battendoci un cinque e facemmo lievitare davanti a noi le malcapitate nemiche per cui non provavamo alcuna pietà.

Le esponemmo in sala grande, all'ingiuria collettiva. E poi ognuno per la sua strada, a rimuginare su cosa si potesse dire per essere perdonati.

 

Fino ad oggi.

E' passata una settimana, e James mi manca come l'aria.

Lo amo.

Ci ho messo un po' a capirlo.

 

Forse l'avevo intuito con il primo bacio. Forse l'avevo confermato con la prima notte insieme.

 

D'altronde, meglio tardi che mai.

 

Era una lezione noiosissima di pozioni e Lumacorno mi stava facendo la testa a palla. Io non gli avevo assolutamente prestato attenzione, non lo avevo minimamente calcolato dalla bellezza di un'ora e mezzo.

 

-signorina evans...vedo che è poco attenta..-

 

Domanda esplicita, risposta implicita.

 

-...emh...non ha sentito la domanda?..-

 

Lo guardai, sentendomi stufa di mentire a me stessa. In quel momento l'unica cosa che volevo era vederlo e chiedergli scusa, ma lui sembrava sparito dalla faccia della terra da tre giorni a questa parte.

 

Ero stufa di fingere.

A lui, a me stessa, a tutto il mondo.

 

È il momento della verità.

 

-scusiprofessoremisentopocobene...-

 

Sparai al professore questa balla. Senza aspettare una sua risposta, presi e me ne andai. Mollai tutto e tutti e partii alla sua ricerca, trovandolo negli spogliatoi del campo di Quidditch.

 

Lo trovai proprio nel momento esatto in cui si stava cambiando.

 

Lily Evans! Non mi svenire!

 

Deglutii forte, giusto per darmi coraggio, che sembrava momentaneamente scomparso.

 

-James.-

 

La mia voce era suonata titubante perfino a me, mannaggia!

 

Si voltò lentamente, guardandomi. La sua espressione era stupita, sorpresa.

 

-Lily...-

 

Il mio nome, proncunciato a voce così bassa, mi diede i brividi. Raccolsi la forza e mi buttai.

 

-lo ammetto...-

 

Stavo guardando per terra, quindi non mi ero accorta della sua manovra di avvicinamento. Era a cinque centimetri dal mio viso.

 

Quando rialzai gli occhi, m'incontrai con il suo sguardo. Deglutii ancora una volta, chiedendomi perchè sempre che Potter mi si avvicinava, la mia voce subiva un sostanziale abbassamento, le mie guance iniziavano a scottare, il mio cervello delirava e mi sentivo percorsa da brivi di piacere.

 

Poi quelle labbra assolutamente sexy a solo pochi centimetri dalle mie, iniziarono a parlare. Mi ci volle un po' per capire quello che dicevano.

 

-la frase...-

 

Quale frase?

 

Non avrà voluto dire... QUELLA frase, vero?!?

No... Non poteva essere così crudele...

 Sorrise.

 

-dai... è facile da dire....-

 

Si, poteva esserlo.

 

-non mi fido... -

 

Gli risposi. Non avrei potuto dirgliela senza certezze. Perchè avevo paura. Era mettersi un'altra volta a nudo, era un'altra volta permettergli di essere perfettamente consapevole di quello che pensavo e provavo.

Era dirgli un'altra volta: "ti amo."

Ma non un "ti amo" alla luce del sole, magari detto ridendo.

No, James voleva lo stesso ci eravamo detti due notti fà. Lui mi guardò fissamente.

 

-te lo prometto.-

 

Ch'è quello che mi prometti?

 

-cosa?-

 

Sorrise. Giocò un momento con i miei capelli.

 

- che ti farò la donna piu' felice della terra. Solo fin quando ti vorrai. e non mi importeranno le altre, non mi interesserà se tutti ci daranno contro. Perchè l'unica, ora, sei tu. Si, sono infantile, giocherellone, a volte egoista, esibizionista. Ma io senza di te non sono nessuno... -

 

Rimasi in silenzio.

 

Lui socchiuse gli occhi, avvicinandosi ancora di più a me.

 

- non cacciarmi dal tuo mondo, non cancellare tutto quello che siamo stati...-

 

Ossia, la situazione era grave, se James Potter iniziava a parlarmi così.

 

- allora...-

 

Mi guardò, con un aria carica di aspettative. Vedevo angoscia nel suo volto. Ridacchiai.

 

-ed ero io quella venuta a chiederti scusa...-

 

Sorrise. Ma la sua aria di preoccupazione non sparì.

 

Inarcai un sopracciglio, sorridendo obliqua. Le sue mani erano appoggiate al muro, ai due lati della mia testa. La parte superiore della sua uniforme era sparita.

 

Passai l'indice, che avevo appoggiato con noncuranza sul suo ombelico, con lentezza infinita dalla pancia, passando per i pettorali, arrivando al collo. Sentii come gli strappavo un brido di piacere.

 

Arrivati alla sua mascella, feci in modo che si abbassasse un poco.

 

Poi in poco più che un sussurro a voce basa e roca, gli ingiunsi.

 

-Amami, Potter...-

 

James, ch'è un ragazzo sveglio, non perse tempo.

 

Le sue labbra sulle mie, respirando la stessa aria infuocata, giocando e stuzzicandoci a videnda. Io iniziai a giocare con i suoi capelli ribelli e con il legaccio dei suoi pantaloni. Lui era assolutamente impegnato con la mia camicetta e la mia cravatta.

 

Non fu' un bacio casto. Lungi da noi renderlo tale...

No.

Era fuoco, simbiosi, equilibrio, passione. Peperoncino che brucia nella bocca e pelli che scottano, in preda a follia.

 

Quello era ustionarsi.

E non ho mai deciso di ustionarmi così volentieri.

 

 

 

 

 

*******

 

 

Hola, people! A little bit of love... perchè l'amore non esiste senza sesso e il sesso non esiste senza amore!

 

Forse tutti quello che hanno già letto questa one-shot si staranno chiedendo perchè ho deciso di cambiarla:

 

Punto primo: spiacenti, ma nella precedente versione la punteggiatura era ubriaca, il linguaggio un pò troppo OCC, i verbi alla raminga, le maiuscole in sciopero... Insomma, un disastro dal punto di vista della forma...

 

Spero di aver corretto tutto, sennò, la mia e-mail è disponibilissima, scrivete e consigliate!

 

Punto secondo: voglia di cambio! Le relazioni di Lily e James le vedevo troppo infantili o troppo sul piano sessuale, mrentre io cercavo equilibrio. Quindi, perchè non descrivere l'amore come lo vedevo io dal mio (praticamente inesistente) punto di vista? Insomma, ho preso e rifatto tutto... ^_^ Make love, not wars!

 

Volevo ringraziare un sacco di persone, anche se questa è solo una one-shot...

 

Innanzi tutto Earwen, che mi ha aiutato molto con il suo commento

 e il suo sito, donde finalmente ho capito quelli che erano i falsi miti e passi giusti da fare... Viva Fastidious Notes on Splinder!

 

In seguito Tutti quelli che da sempre mi hanno commentato e che io sempre seguo:

 

 LaDamaLuthien, Pinkstone, Kelly Kay, Ginny28, Lily Evans Potter, Fly Irma, gigia990, evanstar, nina grint, rossanasmith, criros, Jehan Du moulin , Lort frog, domilla, arkadio, Redron, romy, pendragon, dark yuna, marauders, gemellina, suzako, lisy91, Sheila, ginny06, miyu 90.

 

 

Perchè Master Ellie è tornata, pronta a remixarsi, correggersi e rinnovarsi.

 

BEXOTES A TODOS WAPOS!

 

^O^ Però un commentino non fà mai male, ok?

 

  
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