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Autore: _inlovewithim    09/11/2012    1 recensioni
Liam e Jennifer due ragazzi innamorata vicenda, ma anche troppo timidi per dirselo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una ragazza, Jennifer.
Il suo nome è Jennifer, una ragazza dai capelli lunghi e castani, dagli occhi verdi e grandi come due smeraldi e le labbra piene.
Un giorno come tanti altri che però sarà diverso, un incontro un po' strano.

Era una giornata come tante altre, il cielo era grigio e il vento soffiava leggero. Per strada la solita folla di gente che corre con un caffè e una valigetta da lavoro in mano per arrivare in ufficio in tempo e poi c'è lei, che con un paio di jeans, gli UGG e una felpa e una sciarpa abbinata, cammina a testa bassa e cerca di evitare gli sguardi della gente. Sì, è Jennifer. Quella ragazza di diciassette anni che si trucca poco, ha solo due o tre amici e non esce mai. Eppure qualcosa in lei attrae lui, Liam. Uno di quei ragazzi che definiscono popolare, ma che in realtà ha solo qualche amico in più rispetto a lei e che va a qualche festa ogni tanto. La osservava da lontano mentre prendeva una lattina di tè alla pesca dalla macchinetta delle merendine nel corridoio della scuola durante l'intervallo, si chiedeva sempre perché quando camminava non alzasse mai lo sguardo e copriva le sue curve con quelle maglie di due misure più grandi. Era da due anni ormai che provava a parlare con lei, ma non era mai riuscito nel suo intento.
-Buongiorno Jen, come stai oggi?-
-Ciao Lory, bene grazie.-
Lory, una delle tre amiche di Jennifer. Lei sapeva tutto di lei eccetto dei suoi tagli, di quelli non ne aveva mai parlato con nessuno. E non aveva intenzione di condividere questo suo segreto con qualcuno.
-Giarda chi c'è, Liam.-
Jennifer si girò per un attimo, ma non appena incontro lo sguardo del ragazzo dai capelli color cenere, lo distolse subito e si diresse dritto verso la classe di Storia seguita da Lory.

-Ehi amico, stasera sei dei nostri?-
-Non so ragazzi, stasera i miei hanno invitato gente.-
-Ah vabbè, allora ci vediamo domani?-
Liam annuì e il suo amico Harry si allontanò da lui insieme alla ragazza, Annie.
Avevano lezione insieme ogni tanto, ma nemmeno in quei momenti Liam riusciva a parlarle.
La giornata passò in fretta, Jennifer tornò a casa da sola come ogni giorno. Liam invece era con Niall, suo fratello minore nonché miglior amico, si differivano solo di un anno e sapevano tutto l'uno dell'altro.
-L'hai vista oggi?-
Domandò Niall al fratello.
-Si, abbiamo avuto Storia e Biologia insieme.-
-E scommetto che non le hai parlato, di nuovo.-
-Già.-
-Fratello ci devi parlare.-
-Prima o poi..-
-Stasera.-
-Stasera?-
Domandò sbigottito Liam.
-Si, verranno a cena. Lei e la sua famiglia.-
-Ah, non sapevo che i nostri genitori frequentassero i suoi.-
Liam ci pensò un po' su e poi cambiò discorso.

-Jen, potresti prendermi le scarpe nella cassettiera?-
-Certo mamma.-
-Grazie.-
-Nulla.-
Jennifer si poggiò allo stipite della porta e osservava la madre mettere gli orecchini e la collana di perle. Il campanello suonò.
-Oh, è papà.-
Subito andò ad aprire la porta e saltò tra le braccia del padre.
-Ciao piccola, com'è andata oggi?-
-Mh tutto bene, a te com'è andata?-
-Bene grazie, siete pronte?-
-Si, mamma è in bagno che mette gli orecchini.-
-Va bene.-
Jennifer richiuse la porta alle sue spalle e il padre la osservò dalla testa ai piedi.
-Ma come siamo carine, stasera.-
Aveva diciassette anni, è vero. Ma il rapporto con suo padre era particolare, per lui era ancora la sua bambina e a lei la cosa non dispiaceva.
-Be' ogni tanto ci vuole, no?-
Ecco la madre, adesso erano tutti pronti. Jen prese la borsa, il telefono e si guardò allo specchio un'ultima volta. Doveva ammetterlo, per la prima volta si piaceva. Aveva un vestitino bianco stretto sul seno, con una cintura rosa perla subito sotto poi le ricadeva morbido lungo i fianchi e arrivava poco sopra le ginocchia. Un paio di bamboline dello stesso colore della cintura e i capelli raccolti in una morbida treccia laterale completavano l'opera. Era una cena di massima importanza per i genitori e la madre la costrinse, in un certo senso, a vestirsi così. Uscirono di cassa e si avviarono verso la dimora dei signori Payne.

Il campanello suonò ripetutamente e in casa Payne tutti si affrettavano a sistemare le ultime cose, finché Liam decise di andare ad aprire la porta.
Non appena la porta fu aperta, si trovò davanti una ragazza stupenda, non la solita Jennifer che era abituato a vedere a scuola. Ma una ragazza con un sorriso smagliante, che camminava a testa alta, che indossava un vestitino che le accarezzava le curve perfette e un filo di trucco che la rendevano semplicemente bellissima.
-Buonasera signori Tompson.-
Liam rivolse loro un sorriso pieno di gioia. La ragazza entrò preceduta dai genitori che camminavano a braccetto come una coppia innamorata del '700. Liam richiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò alla ragazza, posando le sue calde mani sui suoi fianchi e avvicinandosi all'orecchio di Jennifer, che solo al respiro del ragazzo sulla sua pelle rabbrividì.
-Dovresti vestirti così più spesso, sei meravigliosa.-
La ragazza raggelò e non appena Liam si allontanò dal suo orecchio abbassò lo sguardo e sorrise. Nessuno le aveva mai fatto un complimento del genere, era lusingata.
Dal piano superiore arrivarono il signor e la signora Payne seguiti dal figlio minore, Niall. Lui aveva un vestito nero, la camicia avorio e una cravatta grigio-metallico che riprendeva le righe sottili del pantalone e della giacca; lei, invece, aveva un semplice vestito celeste lungo con una piccola coda, delle scarpe argento con un piccolo tacco 5 e i capelli biondi legati in uno chignon di trecce. Erano davvero bellissimi, adesso Jennifer capiva da chi i due figli avevano preso la bellezza. Poco dopo essersi accomodati nel grande salone a parlare del più e del meno, dalla cucina arrivò una signora un po' paffutella, con dei capelli neri legati in una coda improvvisata, ad annunciare che la cena era pronta. Niall e Liam si sistemarono ai loro posti abituali, Jennifer si accomodò accanto alla madre, ovvero di fronte a Liam; mentre il padre e il signor Payne si sedettero l'uno al capo opposto della tavola, con le rispettive mogli alla sinistra.

La cena proseguì in modo molto tranquillo, tra chiacchiere e una battuta ogni tanto. Jennifer non aprì bocca completamente fin quando qualcosa, o meglio qualcuno, attirò la sua attenzione. Liam, suo compagno di scuola e corso di biologia e storia, le aveva appena sferrato un leggero calcio sotto il tavolo. La ragazza alzò il viso dal suo piatto e lo osservò in cerca di risposta e tutto ciò che ottenne di solo un semplice sorriso. Niall nel frattempo sorrideva, consapevole di ciò che provava il fratello.
Finita la cena le signore si accomodarono fuori in giardino e gli uomini rimasero nel soggiorno a parlare di lavoro.
-Niall, Liam perché non mostrate casa alla nostra Jennifer.-
-Veramente preferisco stare qui, Liam perché non le fai vedere casa tu?-
Affermò Niall. Il fratello annuì e sorrise.
-Certo, Jennifer?-
La ragazza annuì e prese a braccetto Liam e insieme ritornarono in casa. Prima le mostrò il piano inferiore, nulla di particolare: la cucina, il soggiorno e la sala da pranzo e un bagno 'per li ospiti', come lo aveva definito il ragazzo. Una volta saliti al piano superiore, Liam prese la mano della ragazza.
-C,che fai?-
-Oh, ma allora parli?-
-Certo, mica sono muta.-
Disse la ragazze mentre sfilava la sua mano da quella del ragazzo. Quel contatto le aveva provocato uno strano brivido lungo la schiena, ma cacciò via quel pensiero subito.
-Questa è la camera degli ospiti, ti piace?-
-Cavolo, è bellissima.-
-Grazie.-
Una stanza enorme, un letto con due materassi e a due piazze. Ah, dimenticavo: il letto era a baldacchino. Le pareti erano pitturate di un marrone-oro, potrà sembrare cupo, ma non lo era affatto. Nella parete accanto al letto, si apriva una grande finestra che dava sul giardino e si potevano vedere anche i tetti delle ville vicino. Di fronte al letto, un grande armadio panna ricopriva parte della parete, mentre una scrivania con tanto di mensole e libri riempiva l'angolo. E per finire accanto al letto e un piccolo comodino, anch'esso panna, con una bajoue che richiamava il gioco delle lenzuola.
Una volta usciti da quella stanza, le fa vedere quella di suo fratello e quella dei suoi genitori, anche quelle con lo stesso stile della prima. L'ultima stanza che le mostra è la sua: una stanza blu, con un letto al centro di una piazza e mezza, una scrivania color panna con un computer e tanti libri, sia di scuola che non, messi a caso per la scrivania, un armadio panna e blu sulla parete accanto alla finestra, un bagno dentro la stanza e per finire una chitarra messa ad un angolo della stanza.
-Tu suoni?-
-Mh? Oh, quella. Be' ci provo, mi da qualche lezione Niall.-
-Mh capisco.-
-Tu sai suonare qualche strumento?-
-Sì, il pianoforte e qualcosa di chitarra, ma..-
Non le lasciò nemmeno il tempo di finire la frase che la tirò per un braccio verso il letto e prese la chitarra.
-Aspetta qui.-
-Liam, ma io..-
Niente, era già uscito. Chissà che voleva fare, si domandò Jen. Per un attimo si guardò i polsi, tanto per essere sicura che il trucco teneva ancora. Per fortuna era ancora lì. Dopo die minuti entrò Liam con un'altra chitarra 'sarà quella del fratello.' pensò.
-Perché hai preso la chitarra di Niall?-
-Perché almeno la suoniamo insieme.-
-C,come scusa? Io suono il pianoforte, non la chitarra.-
-Ma se hai detto che qualcosa la sai?-
-Eh, qualcosa.-
-Tranquilla, non sono una cima. Ti faccio sentire qualcosa, ti va?-
-Okay.-
Accavallò le gambe e posò la chitarra sul letto, poi si giro verso Liam per ascoltare.
-Your hand fits in mine
like it's made just for me
But bear this in mind
it was meant to be
And I'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me
I know you've never loved
the crinkles by your eyes
when you smile, you've never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
But I'll love them end lessly
I won't let these little things
slip out of my mouth
but if I do It's you (oh, It's you)
They add up to, I'm in love with you
And all these little things.-
A quelle parole Jennifer guardò se stessa e una piccola gocciolina di acqua salata le bagnò il viso, subito la cacciò via. Ma Liam se ne accorse e smise di cantare, le poggiò una mano sulla gamba. Rabbrividì.
-Jen, stai bene?-
La ragazza annuì, ma niente da fare le lacrime si fecero spazio e iniziarono a solcarle il viso. Liam la strinse forte a sé e mentre le sussurrava cose dolci, per farla calmare.
-Ho detto, o fatto, qualcosa che non dovevo?-
-N,no, non è stata colpa tua.. Scusa.-
-Perché ti scusi? Non hai fatto nulla di male, avrai avuto le tue ragioni. Tranquilla.-
Lui sorrise e Jennifer lo guardò sospetta per poi alzarsi, sorridergli e chiedergli di poter utilizzare il suo bagno. Lui annuì e la accompagnò, mentre la ragazza si sciacquava il viso e si risistemava il trucco, Liam era lì. Poggiato sul bicipite della porta, con le braccia conserte, ad osservare quella ragazza tanto dolce e fragile. Una volta finito, Jennifer gli sorrise e insieme si diressero verso l'uscita della stanza, ma prima Liam la bloccò per un polso e la attirò a sé. A quel contatto Jenny fece una smorfia di dolore, a causa dei tagli, ma se ne dimenticò subito dopo. Quando le labbra soffici di Liam si posarono sulle sue, era un bacio dolce e casto. Uno di quei baci che lei aveva sempre sognato, già era il suo primo bacio, il suo primo VERO bacio. Liam passò la lingua fra le sue labbra, come per chiedere il permesso di entrare, Jennifer schiuse le labbra e le loro lingue si intrecciarono. Aveva un gusto di cioccolato e vaniglia, pensò lui. Solo quando entrambi ebbero bisogno di aria, si allontanarono. Poggiarono le loro fronti l'una contro l'altra, mentre respiravano quasi affannosamente.
-Wow.-
Disse lui.
-Già, wow.-
Ripeté lei.
Sorrisero e uscirono dalla stanza mano nella mano.

Da quel giorno la vita di Jennifer cambiò definitivamente, non si tagliava più ed era anche grazie a Liam che riuscì ad uscirne. La sua vita era migliore e tutto grazie a un ragazzo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato poter essere suo.
-Ehi piccolino, mi senti? Sono papà e non vedo l'ora di poter vedere il tuo dolce viso, chissà se assomigli di più alla tua mamma o a me.-
Perché tutti i ragazzi diventano scemi non appena scoprono che diventeranno papà? Si domandò Jennifer, ma in realtà poco le importava. Lei lo amava così com'era e avrebbe amato anche il loro piccolo James.
-Se prenderà dal padre allora posso considerarsi persa.-
-Perché? Cosa vorresti dire?-
-Io? Niente!-
Le da un piccolo morso sulla guancia per poi passare alle labbra e baciargliele dolcemente. Ogni volta era come fosse la prima per lei, il cuore accelerava e i brividi lungo la schiena si facevano sempre sentire. Per non parlare del piccolo, che ad ogni minimo contatto con lui scalciava e si rigirava.
-Hai visto che papà fantastico che avrai?-
Disse sfiorando il pancione ormai grande.
-E la mamma allora? Hai una mamma dolcissima e bellissima.-
Un altro tenero bacio, seguito da un sorriso a fior di labbra e un piccolo calcio da parte di James.
-Ti amo, Jennifer.-
-Ti amo anch'io, Liam. Grazie di tutto.-
Così, mano per la mano i due si addormentano tranquillamente su quel letto che ormai è segno del loro amore.



Ed eccomi di nuovo qua con una nuova One Shot :) spero davvero che vi piaccia, scusate se ci sono errori ç_ç
Se volete, passate anche dalla mia fanfiction 'Idk.'? :D
Okay, un bacio byeee <3
EdEd eccom 

  
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