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Autore: SaraSweetBitter    09/11/2012    5 recensioni
Angst. Un litigio. Colpi e urla. Baci per rabbia. Porte che sbattono. La fine.
Dal testo:
"Sebastian tossì, preso alla sprovvista, ma non parlò. Incatenò lo sguardo a quello di Blaine, cercando di trasmettergli tutto il suo rimorso con quel piccolo gesto.
Blaine si piegò in avanti su di lui, chiudendo le palpebre. Sembrava quasi che stesse per baciarlo, le loro labbra erano a meno di un centimetro di distanza e i loro respiri si fondevano fra i loro visi."
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Broken.

 
“LASCIAMI STARE!” Blaine si staccò dalla presa di Sebastian, strattonando il braccio in modo che l’altro lo lasciasse.

“No, Blaine. Per favore. Ascoltami!” Cercò di riafferrarlo, ma gli sfuggì, facendogli perdere l’equilibrio e ritrovandosi a barcollare per poco più di un istante.

“Ascoltarti? Ti ho trovato sul nostro letto a scopare con un altro, cosa dovrei ascoltare?!” Blaine aprì la porta, ma con un gesto deciso della mano Sebastian riuscì a richiuderla davanti a lui per poi schiacciarci Blaine sopra e appiccicarsi alla sua schiena.

Gli mise una mano su un fianco e sentì quasi Blaine rilassarsi a quel tocco, ma appena andò a cercare la sua mano questo si spostò di nuovo, riuscendo a liberarsi.

Sebastian cadde in avanti, finendo in ginocchio davanti alla porta, con ormai le lacrime agli occhi. “Ti prego.”

Blaine lo prese per una spalla e lo spinse all’indietro, facendolo atterrare con la schiena all’indietro e andando subito a posizionarsi a cavalcioni sul suo grembo.

Sebastian tossì, preso alla sprovvista, ma non parlò. Incatenò lo sguardo a quello di Blaine, cercando di trasmettergli tutto il suo rimorso con quel piccolo gesto.

Blaine si piegò in avanti su di lui, chiudendo le palpebre. Sembrava quasi che stesse per baciarlo, le loro labbra erano a meno di un centimetro di distanza e i loro respiri si fondevano fra i loro visi.

Il biondo si sporse leggermente, andando a far accarezzare le loro bocche. L’altro non si ritrasse, ma appena quel contatto fu finito gli prese i polsi e li bloccò a terra, impedendogli di fare movimenti troppo azzardati.

Si avvicinò al suo orecchio, provocando nell’altro brividi che lo scossero per tutta la spina dorsale. “Mi fai schifo.”

Si alzò velocemente, ma venne raggiunto da Sebastian che lo afferrò per la maglia e lo sbattè al muro dietro di lui.

Entrambi col fiatone, entrambi distrutti e disperati.

Si incontrarono a metà strada fra i loro volti e si scambiarono un bacio arrabbiato. C’erano morsi e denti e la stanza era ora riempita da schiocchi.

Quando si staccarono per riempire i polmoni d’aria però, Blaine spinse l’altro all’indietro, facendolo inciampare così che cadesse malamente sul letto su cui lo aveva trovato dentro ad un altro.

Sebastian si abbandonò su quelle lenzuola che sapevano di sesso e di sbagli, cercando di capire come era finito in quella situazione.

Facendo Sebastian, ovvio.

Non era cambiato, non quanto credeva Blaine probabilmente. Nemmeno quanto credeva lui stesso.

In pochi secondi però il moro fu sopra di lui a cavalcioni. Sebastian si tirò su a sedere mettendo le mani sui suoi fianchi di nuovo.

Blaine però ribaltò la situazione.

Si ritrovarono con le posizioni invertite rispetto a qualche secondo prima: Blaine era con la schiena sul materasso ma le sue gambe erano allacciate alla vita di Sebastian.

Non si baciarono di nuovo, rimasero semplicemente a fissarsi per un tempo indefinito con gli occhi incandescenti e che ardevano d’ira.

“Vattene. Se vuoi andartene vattene.” Fu Sebastian a parlare, fissandolo negli occhi e respirando rumorosamente dal naso.

Blaine portò le mani sulla sua schiena, iniziando a graffiarne la pelle sensibile mentre Sebastian quasi gemeva per il contatto, iniziando a muovere il bacino contro il suo.

Poi ringhiò e si avvicinò alla sua bocca. Ci fu un bacio velocissimo e un attimo dopo Sebastian stava mordendo prepotentemente il labbro inferiore di Blaine.

Questo di nuovo se lo scrollò di dosso e si alzò dal letto, ma non appena fu in piedi si ritrovò spalmato contro il corpo di Sebastian.

Lo sentiva strusciare la sua erezione contro i suoi jeans e la cosa non faceva che fargli montare i nervi ancora di più se possibile.

Sebastian gli leccò una porzione di pelle dietro l’orecchio che sapeva che riusciva a farlo impazzire. Ma la reazione non fu quella desiderata.

Gli diede un colpo con un gomito, conficcandoglielo esattamente nello stomaco.

Sebastian si piegò a metà e iniziò a tossire. Gli occhi lucidi che squadravano Blaine dal basso mentre lo osservava sprezzante.

“Mi dispiace se ti ho rovinato una scopata, ma non provare a rifartela con me.” Il sussurro di Blaine fu bassissimo, appena udibile sopra i colpi di tosse di Sebastian,  ma fece lo stesso effetto.

“Non mi serviva un culo da scopare, Blaine. Per quello avevo già te.” Gli occhi di Blaine si ridussero a due fessure, incredulo di quello che aveva appena sentito.

Scoppiò in una risata amara prima di parlare. “E questa sarebbe la tua scusa? Trovatene una migliore. Anzi, sai cosa? Vai al diavolo.”

Si voltò in direzione della porta, ma come all’inizio, venne di nuovo afferrato per un polso e costretto a voltarsi.

“Ti ho già detto di lasciarmi andare. Voglio andarmene. MOLLAMI!” Ma si ritrovò con quel braccio piegato dietro la schiena, sentiva quasi la spalla che si staccava dal resto del corpo.
Con l’altra mano Sebastian lo prese da sotto il mento e lo fece voltare, per poi baciarlo sulle labbra. Rude, incazzato. Non c’era niente di dolce in tutto quello.

Blaine approfittò di quel momento di debolezza dell’altro, per sgusciare via dalla sua presa. Stavolta riuscì a raggiungere la porta e ad uscirne, ma prima che questa venisse sbattuta Sebastian lo sentì parlare. “Io ti amavo Sebastian. Io ti amo.”

Sebastian si accasciò a terra contro la porta, raccogliendo gambe e braccia al petto e lasciando scivolare giù quella lacrima che era rimasta fra le sue ciglia per tutto quel tempo. “E’ per questo che l’ho fatto.”




Note dell'autrice:
Perchè questa cosa molto angst? Bella domanda. Ascoltavo la musica a random, è partita una canzone che mi ha ispirata e in venti minuti è uscita fuori questa cosetta.
La dedico a mia moglie, Lot Of Laughing qui su EFP, dato che oggi è il nostro primo mesiversario di matrimonio.
Sì, siamo sposate. <3
Insomma, è la prima shot che scrivo di questo genere, magari lasciatemi un pensierino per capire com'è andata. Vi ringrazio in anticipo.
(Ah, avverto che non è stata betata perchè è stata scritta una cosa come 40 ore fa e in più la mia beta è mia moglie e questa non gliela potevo far leggere in anteprima. E' il suo regalo di mesiversario!)
Alla prossima,

- Sa'
   
 
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