Trovi
che la vita lì
sia migliore? Avanti, riferiscimi…
Che
domande stupide
che ti sto facendo, certo che è più bella la vita
lì, da quando sei partito,
mi
hai tolto la
serenità, ma sono ugualmente contento che sei felice, mi fa
molto piacere
questo, è l’unica cosa che conta ora, che tu stia
bene, felice, soddisfatto e
sereno… mi sto ripetendo lo so… sono
così stupido.
Non
ti ho mai detto
cosa provavo veramente, perché ero e sono anche ora un
lurido fifone, ipocrita,
idiota.
Non
ha mai avuto il
coraggio di rivelarti i miei veri sentimenti verso di te,e credo che
non li
saprai mai… perché sei andato via.. ma
giustamente, sei andato via, io non ti
ho mai dimostrato altro che odio, disprezzo e cose del genere, mi
faccio
schifo.
Caro
amore mio..
anche se ti ho sempre fatto sostenere, perché suppongo che
l’ho fatto, io ti ho
senza sosta amato, ma ero troppo stupido per ammetterlo sia a te che a
me
stesso.
Se
solo avessi detto
che ti amavo tempo fa, tu non saresti andato via, e forse saresti
rimasto con
me…
Ma
bisogna anche
dire, che non ti ho rivelato niente, per paura che tu non ricambiassi i
miei
sentimenti.
Io
ho scoperto di
amarti solo quando era ormai troppo tardi, magari tu non mi ricambi
nemmeno…
magari tu hai altre preferenze… come le ragazze….
Sai
io vorrei che in
questo momento tu mi stessi ascoltando, per poterti dire le cose che
non ti ho
mai detto.
Comunque
ora devo
andare, Micky mi aspetta.
Tuo
per sempre…
Draco.
Così
Draco Malfoy, posò la lettera sul bellissimo sarcofago
trasparente, da cui si
poteva vedere il volto di Harry Potter, un bellissimo volto, per
quell’uomo, il
più bello.
Lo
guardò per l’ultima volta, prima di andare
via…
-Ti
amo Harry Potter….. – disse sospirando, e
accorgendosi di avere gli occhi
umidi.
Prese
un fazzoletto dalla tasca e si asciugò quelle due lacrime
che clandestinamente
gli erano scese dagli occhi..
Poi
sorrise, pensando a come potesse essere bello, non pensare ad altro, e
ad
essere felici..
Si
allontanò dalla cattedrale magica, e si avviò
verso il lungo sentiero fiorito,
con rose gialle, e tanta erba, che profumava di fresco.
Da
lontano una bambina gli venne incontro.
Aveva
il volto felice, sereno.. inconsapevole di tutto..
Aveva
splendidi capelli neri che ondeggiavano mentre correva verso Draco.
Quiest’ultimo
sorrise dolcemente abbassandosi sulle ginocchia e allargando le
braccia, per
far posto alla bimba e abbracciarlo.
La
piccola di 5 anni lo abbracciò sorridendo.
-Perché
ci hai messo tanto papà? –chiese guardandolo con
quei suoi occhi tanto
famigliari, verdi… scintillanti e sereni, pieni di coraggio
Grifondoro.
-Bè,
stavo salutando il papà tesoro..
–disse
carezzandole una guancia.
La
bimba scorse l’entrata della cattedrale.
Era
arcata con dell’oro e c’erano scritte delle parole.
“Harry
Potter, l’uomo che ci salvò”
-Lo
hai salutato anche da parte mia papà? –chiese la
piccina.
Draco
annuì amorevolmente.
Si
alzò la prese per mano e se ne andarono…