Questa ff
è ambientata dopo hp7 pt2. Spero che
qualcuno la seguirà e avrà il buon cuore di
commentare siano essi commenti
positivi o negativi. Buona lettura.
COME LA VITA
PUO CAMBIARE
1
Elizabeth era
la classica ragazza che studiava per
laurearsi in tempo e finalmente forse l'obbiettivo che si era
prefissato da
anni era alle porte. Non era quella che si può definire una
top model,alta
abbastanza ma non magrissima,mora e con due occhi color del miele in
grado di
intenerire chiunque. Tuttavia per quanto potesse sembrare una comune
ragazza di
27 anni non era affatto così. Era cresciuta in un mondo
diverso da quello in
cui viveva da circa 8 anni. Lei era una strega.
Aveva lasciato
il mondo magico per trasferirsi in
quello babbano a 19 anni, quando ormai non sopportava più la
convivenza con i
suoi genitori. Ancora oggi si domandava dove avesse trovato la forza di
scappare da casa. Sapeva per certo di essere stata diseredata, erano
stati gli
avvocati dei suoi genitori a farglielo presente dopo una settimana
dalla sua
partenza.
D'altronde
come potevano sopportare,due maghi
purosangue del loro livello e per giunta mangiamorte, una figlia
talmente
indegna? Era qualcosa che i suoi genitori avevano sempre atteso sin da
quando
ad 11 anni il Cappello Parlante l'aveva smistata a Corvonero e non a
Serpeverde. Oh che disgrazia era stata per i suoi genitori, la loro
unica
figlia che non seguiva le loro orme.
C'erano stati
strepiti e urla e per la prima volta
in vita sua aveva conosciuto cosa volesse dire il dolore che
può provocare una
cruciatos. Dopo 11 anni di coccole e regali, quando niente era stato
mai troppo
per la loro bimba si vedeva catapultata in un altro mondo. E mentre
cresceva in
un mondo non più dorato doveva sopportare tutti gli
osteggiamenti dei suoi
genitori per qualunque decisione prendesse. Quando iniziò a
frequentare dei
compagni di casa piuttosto che i figli dei loro amici Serpeverde la
notizia al
maniero arrivò velocissima, così come
arrivò velocissima la lettera di suo
padre che le intimava di tornare per le vacanze natalizie
perchè c'era qualcosa
di cui discutere.
Oh bè
quelle vacanze Elizabeth le ricordava bene come se fosse accaduto ieri.
Essere
torturata dal proprio padre perchè non si è la
figlia che voleva che fosse. E
osservare sua madre seduta in silenzio in un angolo a guardare la sua
unica
figlia piangere dal dolore e domandarsi perchè nemmeno sua
madre avesse pietà
di lei. Per quale motivo quello stramaledetto cappello parlante l'aveva
messa a
Corvonero? Cosa c'era di sbagliato in lei e nelle sue scelte che i suoi
genitori le rimproveravano? Lei non lo vedeva.
Se l'era
domandato per molto tempo fino a quando
non aveva compreso. Non era lei a sbagliare, ma erano loro. Era giusto
frequentare i suoi compagni di casa se ne aveva voglia, era giusto
evitare i
serpeverde se non li sopportava. E poi le loro idee sul sangue puro?
Lei le
odiava. La sua migliore amica Stefy era una nata babbana e allora? Cosa
c'era
di male? I suoi genitori non la pensavano allo stesso modo.
Continuavano a
ripeterle in continuazione che presto il signore Oscuro sarebbe tornato
e lui
non avrebbe tollerato nulla del genere, che avrebbe cancellato da
Hogwarts
tutti gli indegni.
Più
Elisabeth cresceva più aumentava il distacco
con i suoi genitori, non vi era più un rapporto
genitori-figlia: c'era il gelo.
E la svolta
arrivò a due anni dal suo diploma.
Iniziò a frequentare un ragazza di un solo anno
più grande di lei: il suo nome
era Charlie Weasley. L'esatta incarnazione di tutto ciò che
i suoi genitori
potesso odiare.
Purosangue si
ma babbanofilo, collegato all'Ordine
della Fenice, molto lontano dai mangiamorte e ancora più
importante con un
patrimonio inesistente. Così la bomba scoppiò. Ci
furono urla, grida e maledizioni
e quella notte di agosto Elisabeth scappò via.
A distanza di
8 anni Lizzie si domandò come mai
avesse ancora di questi pensieri seduta in un angolo di uno squallido
bus di
città. Scosse la testa, mise le cuffie del suo ipod nelle
orecchie e iniziò ad
ascoltare un pò di sana musica babbana.
Il bus
trillò, e mentre molte persone scendevano
un uomo saliva alla fermata del quartiere di Spinner's end.