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Autore: StillBelieve    09/11/2012    2 recensioni
«Dovrà restare tutto un segreto, un segreto tra noi.»
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-That's between me and you our little secret.-





 
*ATTENZIONE: queste parole contengono link, quindi cliccate per visualizzare il contenuto (foto del personaggio così come l'ho immaginato)

«Domani è il suo primo giorno di scuola ragazzi, è un passo importante per il nostro piccolo, non trovate?» dissi sospirando.
«Lo sappiamo Scar, vorremmo essere lì con te.»
«Lo so... ma non vi preoccupate, tanto la prossima volta ci sarete, vero?»
«Ovvio, ora però dobbiamo andare, ci sentiamo *Scarlett» dissero i due in coro.
Riagganciai il telefono e mi misi a letto, continuavo a rigirarmi, non riuscivo a dormire. Il mio piccolo stava crescendo così in fretta.
 
LA MATTINA SEGUENTE...
«Mammina perché piangi?» mi chiese il piccolo
«Perché ormai sei grande ometto mio» risposi scompigliandogli i capelli.
«Ora però andiamo, altrimenti faremo tardi..»
Presi le chiavi della macchina ed uscimmo. Il bambino saltò in macchina felice di andare a scuola.
«Conoscerò tanti bimbi come me, vero?»
«Si, ci saranno tanti bimbi come te tesoro mio»
«E se i bambini non volessero fare amicizia con me?»
«Non succederà, non ti preoccupare» dissi nel preciso istante in cui stavo parcheggiando.
Scendemmo dalla macchina e lo presi per mano, e ci avvicinammo al cancello.
Tutti erano lì con i propri genitori, padri e madri.
Era questo che mi preoccupava. Che il mio piccolo potesse essere considerato diverso perché "non aveva un papà". Ma dopotutto non era mai stato un problema per lui, quindi non lo sarebbe stato nemmeno questa volta.
La campanella suonò ed io mi inginocchiai difronte al bimbo che mi guardava con aria serena.
«Divertiti tesoro mio, e fai il bravo, non far arrabbiare la maestra.»
«Non ti preoccupare mamma!»
«Ora vai...»
«Ti voglio bene» disse e mi abbracciò con tutta la tenerezza che solo un bambino può avere.
Lo vidi avvicinarsi alla maestra ed agitai la mano per salutarlo un ultima volta prima di vederlo sparire all'interno dell'edificio.
 
...IL POMERIGGIO
Ripercorsi la strada che portava alla scuola per andare a riprenderlo.
Scesi dall'auto per avvicinarmi al cancello, dove tutti i genitori aspettavano con ansia i propri figli, e mi lanciavano occhiate.
Non ero ben vista dalla gente in quel quartiere, perché non avevo un marito e accudivo mio figlio "da sola".
La campanella suonò e tutti i bambini corsero fuori diretti verso i propri genitori.
«Hei guarda cosa ti ho portato!» dissi porgendogli un ovetto kinder.
«Grazie» disse gettandomi le braccia al collo
All'improvviso però interrompendo l'abbraccio chiese: «Perché quelle signore ti guardano così?»
«Per niente amore mio» mentii «Andiamo?»
Lui annuì e raggiungemmo nuovamente la macchina.
Durante il tragitto Scuola-Casa era intento a giocare con la sorprsa dell'ovetto, ma non appena mettemmo piede in casa iniziò a pralare a raffica.
«Lo sai, ci sono tanti bambini simpatici, ho fatto amicizia con Lilo, Niam, Ziall, Zouis e tanti altri. Però hanno tutti nomi strani... hanno detto che si chiamano così perché alle loro mamme piaceva una band e i loro nomi sono presi tra i componenti. Io perché mi chiamo così?»
«Per lo stesso motivo. Te li ricordi i One Direction quelli di cui ti ho parlato? Bene, il tuo nome è l'unione dei nomi di due componenti.»
«E chi sono questi due componenti?»
«Louis e Harry, per questo ti chiami *Larry»
«E perché proprio l'unione di loro due?»
«E' una lunga storia tesoro...»
«Me la racconti?» mi chiese, ma io mi ero già persa nei miei ricordi...
 
SETTE ANNI PRIMA.
Joe non arrivava, il bar era deserto se non per me e per due ragazzi che si baciavano. Appena li avevo visti avevo sorriso, perché a loro non importava di cosa avrebbe pensato la gente se li avessero visti. Invece io avevo paura di quello che avrebbe pensato Joe, il mio ragazzo con cui avevo deciso di sposarmi, quando gli avrei detto quello che dovevo.
Joe arrivò.
«Ciao Scar, perché volevi che ci incontrassimo?»
«Ti devo parlare...»
«Oh, anche io dovrei parlarti»
«Dici prima tu allora...»
«Sicura Scar?»
«Sicurissima»
«Beh, io volevo dirti inanzitutto che mi dispiace, che non vorrei dirti queste cose, ma io e te non possiamo più stare insieme, io sto con un'altra»
In quel preciso istante il mondo mi crollò addosso e non capii più nulla, così iniziai ad urlare.
«e io che avevo paura di dirti che non potevo avere un bambino da te perché sei sterile, va via!»
Joe si alzò e con tutta la naturalezza andò via.
Poco dopo qualcuno mi mise una mano sulla spalla e mi porse un fazzoletto. 
Erano quei due ragazzi che poco prima si stavano baciando, ma non erano ragazzi normali, erano Louis Tomlinson ed Harry Styles.
«V-Voi siete...» provai a dire ma loro mi fecero cenno di stare in silenzio ed io obbedii.
«Perché volevi tanto un figlio da quel coglione?» mi chiese Harry 
«E' l'unica cosa positiva che potrebbe accadere nella mia vita, poter dare alla luce un figlio»
«Ma hai tutta la vita davanti, perché proprio con lui?»
«Perché non ho tutta la vita davanti come pensate voi... i medici hanno detto che tra un anno e mezzo morirò.»
«Scusaci davvero» disse Louis davvero dispiaciuto.
«Non fa niente, moriò senza aver fatto nulla di buono in questo mondo...»
«Non è detto!» esclamò Louis «Io ho un'idea»
«Che genere di idea?»
«Noi vorremmo tanto un bambino, ma beh... come vedi non possiamo averlo. Quindi uno di noi due potrebbe ehm donare il liquido seminale e...»
«Dovrà restare tutto un segreto, un segreto tra noi.» disse Harry
[...]
 
Qualche mese dopo mi ritrovai ad iniziare la gravidanza che mi avrebbe salvato la vita.
Louis e Harry mi accudivano per tutto il tempo, tutti i giorni, a tutte le ore. Loro erano sempre con me, anche il giorno del parto.
Quello fu' il giorno più duro e più bello di tutta la mia vita.
Appena il piccolo uscì, mi sentivo viva e felice come non mai... 
«Come lo vuoi chiamare?» mi chiesero i due
«Larry» dissi sorridendo.
***
Stavo allattando Larry nel preciso istante in cui il telefono squillò. Rispose Louis che ormai si era stanziato a casa mia con Harry.
«Si, arriviamo subito» sentii dire, poi riagganciò e disse: «Era l'ospedale, dobbiamo andare subito lì.»
In fretta ci diriggemmo all'ospedale preoccupati.
«Chi è la signorina Scarlett Wright?»
«Io» risposi timidamente
«Abbiamo buonissime notizie per lei, il tumore è scomparso. Non sappiamo come definirlo, questo è proprio un miracolo!»
Quelle parole furono il mio risveglio.
Louis e Harry mi abbracciarono ed io scoppiai a piangere.
«Così Larry potrà avere una madre...»
«Ma è vostro figlio, non mio.»
«No, Scar... senza di te lui non sarebbe mai nato, è figlio di tutti noi.»

 
«Mammina, allora me la racconti la storia?» chiese di nuovo il bimbo con la testa ricoperta dai ricci.
«Magari quando sarai più grande...»




#autorecheparla: E per prova che non sono morta eccomi quì con questa os. Boh, mi andava di scrivere qualcosa su Larry asdfghjkl. Anyway spero che vi piaccia.
Ovviamente un grazie particolare va a @theirsimpleness (su twitter) ovvero _acchiappasogni (su efp) che ha fatto quella meravigliosa intestazione per la os.
Recensite in tanti.
La vostra Amy. @shesperfectvato (su twitter)
  
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