ciao ragazzi! questa è la
mia prima ff su hp e tra l'altro la scrivo di getto. quindi non so cosa ne
possa uscire, spero che non sia troppo schifosa e che commenterete al mio fermo
posta.ciao!!!!
ah! hp e gli altri personaggi non sono miei (magari lo fossero!!!!!ç_ç)
a dopo!
capitolo 1
l'estate a privet drive era ormai inoltrata e calda. tutti gli abitanti di
quelle case tutte uguali erano in vacanza in località balneari, dove si poteva
godere della brezza marina oppure in montagna o al lago. pochi erano rimasti a
casa. tra questi una famiglia che all'apparenza era assolutamente normale. I
dursley, infatti, tenevano tantissimo a questa loro facciata di normalità e
qualsiasi cosa fosse fuori posto per loro era inconcepibile. per questo non
potevano sopportare il loro nipote, un ragazzo di quasi sedici anni con capelli
corvini pernennemente arruffati e grandi occhi verdi brillanti nascosti dietro
un paio di occhiali. Harry Potter, infatti, non era precisamente quello che i
dursley definivano "normale": infatti era un mago e loro lo odiavano
dal più profondo del cuore. sentimento che era ampiamente ricambiato dal
ragazzo.
Harry non sopportava di dover stare dai suoi zii per tutta l'estate, anche se
Silente gli aveva spiegato il motivo. Non lo sopportava perchè voleva dire
stare lontano dai suoi amici e dal suo mondo, quello della magia. ma da giugno
per lui era tutto cambiato, nulla aveva più molta importanza. Questo a causa di
quello che successe al ministero quella maledetta notte...aveva perso colui che
per lui era come un padre, un fratello...aveva perso Sirius; anche se tutti gli
dicevano che non era colpa sua, Harry non si dava pace perchè sapeva che non
era vero. Era colpa sua, lo sapeva bene; non avrebbe dovuto dare ascolto a
quell'impiastro di Kreacher, non avrebbe dovuto dare retta a quel sogno...
ancora adesso, anche se sapeva che non era così, era convinto che se solo
avesse scostato quella tenda avrebbe trovato Sirius li dietro che gli sorrideva...vivo...
ormai questi sentimenti erano rinchiusi in un angolo del suo cuore; adesso
doveva essere forte perchè sapeva cosa l'aspettava. Non aveva detto a nessuno
dei suoi amici quello che Silente gli aveva detto. Non perchè non ne avesse
avuto il coraggio, ma perchè poteva ben immaginare le loro reazioni ed era una
cosa che voleva evitare, gli mancava solo quello...
Adesso, dopo aver lasciato sbollire la rabbia, non era nemmeno più arrabbiato
con Silente per non avergli rivelato della profezia. Sapeva che l'aveva fatto
per il suo bene, glielo aveva spiegato ed aveva ragione. Era troppo piccolo per
avere sulle spalle un fardello del genere...
Harry stava nella sua stanza a pensare come al solito a tutte queste cose
quando venne interrotto nei suoi pensieri da una voce acuta:
-Harry, brutto sgorbio! scendi immediatamente e vai ad aiutare tuo cugino a
falciare il prato!Harry!!!HARRY!
-si zia Petunia, arrivo...e non urlare non sono sordo-
Harry scese di sotto e venne fermato da suo zio
-non ti azzardare più a parlare così a tua zia, sono stato abbastanza
chiaro?dovresti ringraziarla per il fatto che stai ancora qui. se fosse per me
te ne saresti dovuto andare l'anno scorso, dopo quello che è successo. ma tua
zia vuole che resti, quindi vedi di trattarla bene-
-zio, se fosse per me, me ne sarei già andato da un pezzo pur di non restare
ancora con voi. ma devo rimanere anche contro la mia volontà. adesso se non ti
dispiace dovrei andare in giardino-
zio Vernon si insospettì a quelle parole
-che vuoi dire che devi rimanrere?per quale ragione?se vuoi andartene,
meglio!io di sicuro non ti trattengo-
-questa, zio, non è una faccenda che ti riguarda. ora se non ti dispiace...-
-brutto...- ma venne interrotto da zia Petunia
-Vernon, tesoro, lascialo stare. altrimenti rischi che faccia una cosa come
quella di due anni fa a tua sorella e tu-rivolgendosi a Harry- vai a falciare
il prato, va-
Harry sapeva che sua zia aveva detto quelle cose a zio Vernon solo per
intimidirlo. Zia Petunia, infatti, sapeva il vero motivo per cui il ragazzo
doveva tornare ogni anno dai suoi zii perchè glielo aveva spiegato Silente
quando lo aveva lasciato davanti alla loro porta quasi 15 anni fa.
Ignorando il borbottare di zio Vernon, Harry uscì in giardino e vi trovò il
cugino Dudley.
-ciao cugino. muoviti, falcia il prato-
Harry, che non permetteva più a suo cugino di trattarlo come uno zerbino,
rispose:
-no cugino, io taglierò solo una piccola parte del prato. il resto è compito
tuo. tu sei qui da più tempo, quindi avresti già dovuto falciarne un bel pò e
se non l'hai fatto, beh, non è un problema mio-
-come ti permetti di rivolgerti a me con quel tono?!aspetta solo che lo venga a
sapere papà e vedrai come ti concia!- disse Dudley con un sorrisetto maligno
-oh, se fossi in te non ci conterei troppo..-
-perchè?guarda che lo sappiamo che non puoi usare quell'aggeggio che ti porti
dietro o verrai espulso da quella gabbia di matti che chiami scuola!-
Harry stava per perdere la pazienza e sibilò a denti stretti:
-attento a come parli della mia scuola, cugino. non permetto che uno stupido
babbano come te parli così della mia scuola.e poi è vero, IO non posso ancora
fare magie, ma i miei amici si. ti ricordi quelli che hanno fatto un certo
discorso ai tuoi genitori?-
Dudley passò rapidamente da una faccia sorpresa a una terrorizzata e non osò
controbattere.
Harry allora si mise a falciare un piccolo pezzo di giardino continuando a
pensare ai fatti suoi, con il cugino che lo guardava con uno sguardo tra l'odio
più profondo e il terrorizzato.
Passati nemmeno 10 minuti smise di fare il lavoretto e si avviò verso il parco
giochi.
era deserto e questo piaceva a Harry, perchè così poteva perdersi
tranquillamente nei meandri dei suoi pensieri. Si sedette su un'altalena e
cominciò a dondolarsi lentamente...
CRAK!
l'inconfondibile suono di un mago che si materializzava gli arrivò alle
orecchie
"qualcuno si è materializzato...speriamo non sia chi credo che
sia..." con questi pensieri Harry prese la bacchetta da sotto la sua
maglietta troppo grande
-non ti preoccupare Harry, non voglio attaccarti-
questa voce...l'avrebbe riconosciuta tra mille!
-professor Lupin...
-si Harry
-come mai si trova qui?
-questo è il mio turno di sorveglianza e visto che ti ho visto pensieroso su
questa altalena sono venuto a trovarti
-ma voi non dovreste agire in incognito?-ironizzò Harry
-eheh...in effetti si, ma come dicono i babbani è un segreto di
pulcinella!comunque sia, coem ti ho detto sono venuto per fare una chiaccherata
da mago a mago
-riguardo a cosa?
-andiamo Harry...so benissimo perchè sei così pensieroso...non devi fingere con
me. ti conosco come le mie tasche
-come fa a conoscermi così bene, se ci siamo visto poche volte?
-semplicemente per il fatto che per queste cose sei identico a tuo padre
-non è vero! io non sono come lui!- ad Harry faceva ancora male quello che
aveva visto nel pensatoio di Piton. Lupin, capendo quello che stava pensando
harry disse:
-so quello che hai visto nel pensatoio di piton e se fossi stato nei tuoi panni
anch'io avrei risposto esattamente come te. ma lascia che ti dica una cosa
-cosa?che quello che ho visto è tutta una menzogna?perchè è l'unico modo perchè
io rivaluti mio padre...
-no, non ti dirò una bugia perchè so che non mi crederesti
-come fa a dirlo?
-per la stessa ragione per cui dico di conoscerti come le mie tasche
-...
-quello che hai visto nel pensatoio del professor Piton è successo veramente.
ma forse non sai una cosa o forse l'avrai inteso dal discorso di due anni fa
alla stamberga strillante
-come?
-piton odiava tutti noi malandrini ma soprattutto odiava james. odio che era
ampiamente ricambiato. solo con lui faceva quegli scherzi. ci divertivamo
così...comunque james era una persona fantastica con i suoi amici, premuroso,
gentile...e ti giuro che questo aspetto del suo carattere l'hai ereditato in
pieno. tu, come tuo padre, rinchiudi il dolore dentro di te per non far
preoccupare gli amici. per voi gli amici sono il tesoro più prezioso. ed
esattamente come tuo padre non credi alle menzogne molto facilmente. sembra che
abbiate un fiuto speciale per queste cose..eheheh!
-...-
-ma "fortunatamente" hai anche ereditato parte del carattere di lily.
ovviamente intendo la parte che ti porta a rimanere nell'ombra. diciamo che
james non era porprio così...come tutti noi, anche james e lily avevano i loro
pregi e difetti. non devi condannare tuo padre solo per un fatto che hai visto
attraverso i pensieri di piton. quello era solo una minuscola parte del suo
carattere
-vorrei averli potuti conoscere come li ha conosciuti lei...
-lo so...
ci fu un attimo di silenzio tra i due maghi nel quale ognuno pensava a cose
diverse. poi all'improvviso Harry parlò
-professore...lei...beh...
-forza harry dimmi, non avere paura
-lei non è arrabbiato con me per quello che è successo a giugno?
-perchè mai dovrei esserlo?
-perchè lei era uno dei migliori amici di sirius..e per colpa mia..
-no harry, non è stata colpa tua. lo so che tutti te l'hanno detto e so anche
che tu non gli credi. sirius è morto perchè voleva salvarti
-ma se non avessi dato retta alle fandonie di kreacher e a quello stupidissimo
sogno sirius sarebbe ancora vivo!!!!
-chiunque al posto tuo avrebbe agito allo stesso identico modo.in tutta
sincerità anch'io...quindi non darti pena per questo. sirius è morto come
voleva, proteggendo ciò a cui teneva di più
Harry sentì dentro di sè un gran calore sentendo quelle parole. in tanti gli
avevano detto quelle stesse identiche cose. ma quando le aveva sentite da
lupin, che conosceva sirius da una vita e sentirgli dire che avrebbe fatto la
stessa cosa, gli fece vedere quelle parole sotto una luce diversa. forse
adesso, in una parte profonda del suo cuore, stava cominciando a perdonarsi per
quello che era successo; forse adesso poteva ricominciare a vivere come se
sirius fosse ancora vivo. lupin sembrò capire i suoi pensieri
-sirius non è morto. come ti disse Silente alla fine del terzo anno, le persone
che amiamo continuano a vivere dentro di noi e non ci lasceranno mai. quindi
adesso sirius vive in te esattamente come tuo padre
harry si ricordò quelle parole del preside. era vero, le persone che amiamo non
ci lasciano, continuano a vivere in noi e ci aiutano nel momento di maggior
bisogno. forse a lui poteva dirlo...forse a lui poteva rivelare quel segreto
che gli schiacciava il cuore come un macigno...
-professor lupin
-chiamami pure remus, non sono più il tuo insegnante
-remus...ecco io...vorrei dirti una cosa
-so cosa vuoi dirmi, Silente mi ha informato. è un peso enorme lo so.
soprattutto per il fatto che, ne sono certo, non ne hai fatto parola con
nessuno. è vero, alla fine di tutto dovrai essere assassino o vittima, ma non
sarai solo. ci saremo sempre noi e i tuoi amici. non dovrai affrontare la
battaglia da solo. anche se alla fine tutto dipenderà da te, non crucciarti.
adesso pensa a vivere alla grande e a prepararti per quel giorno. fallo così da
far rivivere i tuoi genitori e sirius attraverso di te. alla fine tutto si
aggiusterà, perchè ti devi ricordare che tu hai un potere a lui sconosciuto
-ma non è vero! anche silente me lo ha detto ma non è vero!
-allora mi spieghi come hai fatto a liberarti dalla possessione di Voldemort?-
gli sorrise
harry pensò...pensò a come aveva fatto a liberarsi...e ripensò alle parole del
preside...forse aveva capito...
continua...
ecco il primo capitolo...spero non sia troppo corto, non sapevo come andare
avanti! mi è venuto così di botto non so come possa essere venuto...beh, se
dovessi trovare vari ortaggi davanti alla porta capirò che non dovrò andare
avanti...aspetto commenti!ciao ciao!