Sono
qua a guardare la luna.
In
Grimmauld Place non è facile, visto lo smog e i rifiuti, ma sono sicura che ci
riuscirò.
Non
devo mancare al nostro appuntamento.
……….
-HERMIONE!
SPOSTATI!-
Mi
girai di scatto, osservando quella sagoma scura che si era frapposta tra me e
un raggio verde.
-c-cosa?-
Non
intuii subito che la sagoma scura eri tu.
Crollasti
a terra senza un lamento. Il viso una maschera di sangue, gli occhi opachi.
Un
silenzio che tacitò tutti i rumori. Un rumore assordante, immenso, espanso. Un
silenzio di morte.
Non
vedevo... troppe lacrime davanti ai miei occhi, troppo grande il groppo in gola
che mi stava soffocando. Mi dondolavo sui talloni, avanti e indietro, lamentando
una nenia che suonava a dolore, stringendomi la sua testa al petto.
Improvvisamente
udii la voce di qualcuno gridare. Impiegai un pò a intuire quello che mi stava
dicendo.
-HERMIONE!
È MORTO! VOLDEMORT È MORTO!-
Non
smisi di piangere.
-Herm…?-
Solo
in quel momento mi accorsi che Harry mi guardava, spaventato.
-H-Harry..-
Non
sò come, ma la mia voce parlò. Era una sofferenza abissale anche solo pensare.
-Cosa
c'è Herm? E che succede a Ron?-
Lo
guardai, gli occhi pieni di lacrime.
-Hermione…-
Poi
reagii allo shock.
-è
morto, Harry… è MORTO!-
……..
Perdi la cognizione del
tempo perché i giorni non hanno più senso
Tutti i sentimenti che
nascondi ti strapazzeranno dentro
Speri che lui sappia che
hai provato
Ti segue tutto il giorno
E ti svegli bagnata
fradicia
Perché tra questo mondo
e l'eternità
C'è un volto che speri
di vedere.
Sai dove l'hai
mandato
Sei sicura di sapere
dove sei
Stai provando a
rallentare ma sai che non andrai molto lontano
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Ma tu non riesci a
sentire quelle parole
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Imperdonabile
peccatrice.
Ho
passato le notti a soffocarmi di lacrime e sospiri e rimpianti…
Ho
passato i giorni a sperare di poter tornare indietro per poter rifare tutto…
Ho
passato il tempo a contare i minuti che mi separavano da te e dall'eternità.
Voglio
che tu torni.
Ti
rivoglio qui. ORA.
Perché
devo dirti che ti amo.
Perchè
non te l'ho mai detto, vero?
Amo
ogni singolo capello rosso.
Amo
ogni singolo centimetro della tua pelle.
Ti
ricordi? Era talmente bianca che puntualmente a Giugno ti scottavi la faccia.
Amo
le tue labbra. Rosse.
Amo
ogni singola tua lentiggine.
Amo
i tuoi occhi blu, la buffonaggine, la pigrizia, gli sbuffi che facevi, le tua
preghiere
per
farti copiare…
Amo
TE, Ron.
E
non l'ho mai detto.
E
ho peccato.
………
Passi
silenziosi, piccoli, soffocati dalla neve che era caduta a Londra.
Arrivai
in mezzo alla piazza, quasi inconsapevole di dirigermici.
Una
pozza di pallida luce lunare illuminava una mattonella dello sporco selciato,
casualmente l'unica mattonella libera dalla neve. Che sia quella che lui mi ha
segnalato?
Oh,
Ron…sei sempre così confuso nei sogni che mi mandi…
È
luna piena. È inverno. È passato un mese esatto dalla tua morte.
E...
Oddio, soffro ancora come se fossi morto ieri. Sono così vuota... Io sono...
nulla.
A
volte neanche questo, perchè il nulla è perfino troppo.
Mi
piazzai esattamente sopra la mattonella sgombra di neve, osservando il cielo
sgombro di nuovole. La luna a tre quarti sembra così lontana… Così chiara… Il
cielo nero, assoluto, immenso, sembra quasi avere la consistenza del velluto…
Mi
sfregai le mani nervosamente. Un po' per il freddo, un po' per l'emozione.
Tutti
mi prenderebbero per matta se mi sapessero qui a parlare alla luna, con il
freddo cane di questa notte, pergiunta sola.
Ma
nessuno mi può vedere. La notte per gli altri, ora, è un lento cullarsi nelle
braccia di Morfeo.
Rivolsi
il mio sguardo alla villa di Grimmauld Palace, pensando a tutti i miei amici e
familiari che lì dentro, al sicuro dale ripercussioni della guerra, dormivano.
Giovani
amanti abbracciati, bimbi, nati nel mezzo del conflitto, stretti ai loro
genitori, ex-vittime della crudeltà di Lord Voldemort. E ancora vecchi sposi,
amici impauriti rassicurandosi a vicenda, animali aspettando invano l'arrivo
del loro padrone ormai scomparso da molto tempo...
Anch’io
aspetto. Ma non ho freddo nè paura, perchè io sono sicura che tu mi hai detto
qualcosa…
Il
tuo messaggio fù un sogno.
Io
e ti ci rincorrevamo per il giardino della scuola, fiorito in un'eterna
primavera. Tu ridevi e correvi davanti a me, mentre io ti inseguivo.
-Hermione,
sei lenta!-
Mi
ricordo che lo dicesti ridendo.
-ARGH!
Cosa hai detto???-
Rideva
ancora quando finalmente lo raggiunsi. Tirandomi a bomba su di lui lo feci
cadere a terra, sedendomi poi sopra il tuo stomaco. Continuai ridere.
Ero
felice.
Eravamo
felici e nessuno ci avrebbe potuto interrompere.
-Allora!
Come ci si sente a essere vinti, Ron Weasley?-
-Ahahah!-
Lui
rise, guardandomi. Era bellissimo, lì tra i fiori. Gli occhi gli brillavano di
felicità e i capelli sanguigni erano scompigliatissimi, creando una visione da
farmi perdere la testa.
Poi,
senza ragione alcuna, mi fece una domamnda.
- Hermione Granger, tu, ora, sei felice?-
Avrei
dovuto rispondere che si, andava tutto bene…e invece sentivo che qualcosa mi
opprimeva
il cuore. Qualcosa doi lontano e remoto, ma pur sempre opprimente.
Non
avevo ancora capito che era tutto un sogno… Avrei voluto che tutto durasse per
sempre... Intuivo la sua fragilità, il suo effimero passare...
Mi
si bloccó il fiato in gola. Smisi immediatamente di sorridere, per poi
mordicchiarmi un labbro per l’incertezza.
-Io…
con certezza ...non lo so. –
Dubitavo.
-Io
... Non credo…-
-uhhmmm…-
Ron,
osservando la mia faccia dubbiosa, mi accarezzò una guancia arrosata dalla
corsa.
-Allora
vieni a guardare la luna con me, domani…-
Ero
arrossita e avevo sorriso. Forse sarebbe stato il nostro primo appentamento!
-qui
nei giardini?-
Oddio,
che mi avrei messo? Uscire con Ron... OmmioDio! Datemi una agenda, devo
scrivercelo sopra!
-no…in
Grimmauld Place, su alcuni mattoni che risplendono di luce della luna. Già sai che
ormai io abito lì…-
Sentivo
la mia faccia tramutarsi in un'espressione incredula…
-cosa?-
-è
ora tornare a dormire, 'Mione.-
Mi
ero svegliata piangendo. Perchè Ron era morto, e io avevo fatto un sogno felice
con lui.
Volevo
morire, perchè la sua assenza era troppo grande da affrontare. Solo un sussurro
sfuggì tra le mie labbra, insieme a tutte le lacrime che stavo versando.
-
Pe-perchè... Perchè mi hai lasciato sola?!?-
......
Non ci sono risposte da
prendere
Non sarai mai la
stessa
Qualcuno piange e sei tu
da biasimare
Ti sforzi con una lotta
dentro
Sconfiggerai la
tristezza
Le immagini che vedi non
scompariranno
Niente brutti sogni o la
sua voce che senti
Sai dove l'hai
mandata
Sei sicura di sapere
dove sei
Stai provando a
rallentare ma sai che non andrai molto lontano
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Ma tu non riesci a
sentire quelle parole
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Imperdonabile
peccatrice.
Mi
feci coraggio. E come una pazza, iniziai a parlare all’aria. E in un qual modo,
questo mi confortava.
-Ron…
ehm… ciao… io… -
Del
tutto dimentica del fatto che stavo sussurrando alla luna, provai una
sensazione stranissima: mi sembrò quasi di vederlo ridacchiare.
Ma mai fù tanta la sorpresa come quando sentii
la sua voce risuonare dentro la mia testa.
La grande Hermione
Granger senza parole…
Sorrisi,
felice. Perchè ora lo sò. Lui è lassù e mi guarda. E ride. Due lacrime di
felicità sfuggirono dalle mie ciglia. Non cercai neanche di asciugarle.
Solo,
gli risposi, ridendo.
-INSOMMMA!
Non ridere! È un cosa seria!-
Pronta,
la sua voce gioiosa si fece risentire nella mia testa, nell’aria. Incantesimo
della mezzanotte? Non lo sò, e non mi interessa. Tutto pur di non rompere
questo legame...
'Mione…perché al posto
di programmarti i sentimenti non li lasci scoppiare? È più divertente!
Mi
sembra quasi di sentirti dire la tua frase preferita. Ero tropo felice.
Completa, quasi. Mi dimenticai el freddo, delle persone che mi aspettavano,
perchè nessuno avrebbe potuto dividerci, ora.
-Io
non sono una giuggiolona come te!-
Il
tuo viso rosso, la tua faccia imbronciata.
Chi è il giuggiolone????
-TU!
ahah! *snif* Dai…scherzavo…-
Braccia
incrociate, guardando da un’altra parte.
Tu scherzi troppo…
Mi
limitai a sorridere.
-Se
lo dici tu…-
Aria
da offeso, quasi comica... era una parodia!
Certo che lo dico io!
-dai,
Ron…non ti offendere…-
Lo
vidi strofinarsi il mento e guardarmi di sbieco, quasi indeciso sul tipo di
punizione da infliggermi.
Uhm… solo se mi prometti
di non pensare più: " Perché mi hai lasciato sola?"
Smisi
di sorridere, mordendomi le labbra.
-
Mi spiace... ma...-
Si
strofinò le orecchie con una mano.
Anche perchè io non ti
ho lasciata sola…
Posso
quasi vedere le sue orecchie completamente rosse. Ma... cosa mi avra voluto
dire?
-Cosa?-
Io
lo osservavo con aria dubbiosa, lui si dondolava sui talloni.
Ehm…
Inizia
a battere un piede per terra, in stile Mamma Weasley.
-Ron…-
Lui
cercava di guardare in tutte le direzioni, meno nei miei occhi.
Ehm…Ehm…ti ho detto che
non sei sola…
Guardai
quella figura evanescente che risaltava contro la luna, ero incredula. Adesso
ero sicura di non immaginarmi le cose. Qualcuno mi stava veramente parlando in
un orecchio. Inarcai un sopracciglio, dubbiosa.
-Certo
che non sono sola… C'è Harry…E Ginny…-
La
figura si decise a guardarmi negli occhi. E avrei potuto giurare che era tutto
rosso...
No…non in quel senso…
Incredula,
gli chiesi:
-E
allora quale, Ronald Bilius Weasley?-
ehm…Non ammazzarmi…
Sfoderai
il mio tono da saccentona.
-Spiacente
ricordartelo…ma sei già morto…-
Lui
si battè una mano sulla fronte.
Giusto! Me ne
dimentico…sai com'è…
Incrociai
le braccia, offesa.
-No
che non so com'è! Non sono ancora morta!-
Lui
perse di colpo tutta l’aria offesa, giocherellona o triste, per guardarmi con
un’espressione spaventata.
E non dovrai morire! Chiaro?Anche
perché sennò mi lasci solo il pupattolo…
Splancai
la bocca, shokkata.
-PUPATTOLO?-
Lui
sbuffò, contrito.
Uff…
-Rooon…-
Lo
richiamai con voce stentorea.
Lo sapevo…
Lui
passava totalmente de mi, perduto nelle sue personali elucubrazioni.
-Rooooon…-
Forse era meglio che lo
scoprivi da sola?
Mi
stavo incazzando! Dove voleva andare a parare?!?
-ROOOOOOOON!!
COSA AVREI DOVUTO SCOPRIRE DA SOLA?!?-
Altro
attacco di rossore alle guance.
ehm…ti ricordi prima
della battaglia finale? La sera prima? Quando ci siamo sbronzati?
-si???-
No,
in realtà l’unica cosa che mi ricordavo era una sensazione sublime di piacere e
un saporaccio di burrobirra in gola, ma non l’avrei mai confessato.
ehm…abbiamo fatto
l'amore…
Quando
lui parlò, io non lo sentii. Aveva abbassato notevolmente la voce...
-Non
ho sentito, Ron.-
Sollevò
di pochissimo la voce, quindi io non lo sentii ugualmente.
Abbiamo fatto l'amore…
-RON!
NON TI SENTO!-
L'hai voluto tu,
Hermione Granger! ABBIAMO FATTO L'AMORE!
Nel
dirlo, mi aveva puntato un dito contro. Io rimasi a bocca aperta, un’altra
volta.
-co...
co-cosa?-
VUOI L'ANIMAZIONE IN 3D
O TI BASTA IL DISEGNINO??
Sono
semplicemente schokkata! Perché non ricordo nulla??
Con
voce assente chiesi:
-quando?-
Lui
mi rispose, imbarazzatissimo.
Verso le 10…
-dove?-
Camera mia? O forse tua?
Non ricordo…
-COME?!?-
Gridai,
stupita.
ero sbronzo anch'io…
Lui
era imbrazzatissimo al 100%. Io al 300%.
-Bene…E
cosa c'entra tutto questo con il restare sola o no?-
Proprio
non capivo che il nesso logico tra noi due... che insomma... QUELLO, e il fatto
di non rimanere sola!
Meno male che sei la
strega più brillante del tuo secolo…
Non
risposi, perchè non capivo.
Lui
sospirò, affranto. Per poi sorridermi, felice e bellissimo, come l’angelo che
era.
Sei incinta, Hermione.
Forse una volta ti sei
persa ma ora ti sei trovata
Mettiti dritta prima che
di cascare per terra
Sai dove l'hai
mandato
Sei sicura di sapere
dove sei
Stai provando a
rallentare ma sai che non andrai molto lontano
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Ma tu non riesci a
sentire quelle parole
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Imperdonabile
peccatrice.
……
Diciassette anni dopo.
Rimasi
ad osservare il cielo notturno di una calda notte d’estate, parlando con una
mia vecchia conoscenza. Ero seduta comodamente in un divano, nella terrazza della
mia villa in campagna.
Dalla
casa provenivano rumori di risa, frammenti di canzoni, gridolini di bimbi e
adulti.
-Uguale
al padre…Già…-
La
lieve brezza accarezzava la pelle del mio collo, sfiorava i miei capelli
raccolti in un nodo, in cima alla testa. Improvvisamente un’alta sagoma si
affacciò dalla porta finestra che dal salone passava al terrrazzo.
-mamma!
Con chi parli?-
Un
diciassettenne alto di un metro e ottantacinque esatti, capelli rosso fuoco un
po' lunghetti raccolti in una coda con grandi occhi blu e pelle chiarissima, mi
guardava incuriosito.
-Con
la luna, Jack… -
Jaques,
mio figlio, mi sorrise birichino. Io ridacchiai.
-Ehi,
perchè non entri? Dai, c’è zio George ce stà giocando a essere una foca... Zia
Alicia è disperata, e zio Fred... tutto uno spettacolo!-
Risi.
-quindi
i tuoi diciasette anni ti piaciono proprio, eh?-
Un’altra
sagoma, più picola, si affianco a quella di mio figlio.
-Dinamity!
Ti piace la festa di compleanno del tuo “amoruccio”?!?-
Io
e Dinamity Johnson ridacchiammo, mentre Jack diventava rosso in zona orecchie.
-eddai,
mamma...-
Mi
alzai dal divano per andargli incontro. Poi con grande sorpresa dei due , li
abbracciai.
-Sono
così felice... per tutto!-
Poi
la risata di noi tre si diffuse per tutta la notte.
.........
È
notte fonda, tutti gli invitati se ne sono andati via, e mi ritrova ancora una
volta in terrazza.
Continuo
a guardare la luna, felice. Jack è un miracolo. Mi ricorda quello che ho perso
ogni giorno ma anche quello che mi spinge ad andare avanti. Lo vedo così
felice, innamorato...
Sono
così felice... che non ho paura neppure di quello che ci sarà dopo.
Silenzio. Soffocante. E
la sensazione di cadere. Una corsa, odore di medicinali. Grida di medimaghi,
pianti soffocati.
E
improvisamente, un grido.
-MAMMA!!!
STAI BENE???-
È
Jack. Ma perchè, piccolino mio, non ti vedo?
Non
sento niente. Dove sono?
Il
modo è diventato nero?
O
sono forse i miei occhi che si sono chiusi?
-la stiamo perdendo,
presto!!!-
Bip, bip, bip, bip,
biip, biiip, biiiiiiiiiiiiiiiiiiiip....
-L’abbiamo persa?!?-
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
-cos.....-
Silenzio.
Perché
ora il modo è bianco?
Biancobiancobianco…
Troppo
bianco…
E
poi, una voce lontana. Sovrannaturale, quasi.
Ha peccato di Omissione
nei tuoi confronti…
E
poi, un’altra, che conosco fin troppo bene.
Oh, la prego…non mi
importa! La voglio qui!
Non sè se è possibile,
arcangelo Ron...
MISERIACCIA! GLIEL'HO
PROMESSO TANTO TEMPO FÀ!
…Oh, allora…può passare.
Sono
una peccatrice, perchè non ho mai parlato. E sono imperdonabile per questo. Ma
ora sono con te, e il resto dell’universo non conta.
Perché tra questo mondo
e l'eternità
C'è un volto che speri
di vedere.
Sai dove l'hai
mandato
Sei sicura di sapere dove
sei
Stai provando a
rallentare ma sai che non andrai molto lontano
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Ma tu non riesci a
sentire quelle parole
E ora lui è lassù e
canta come un angelo
Imperdonabile
peccatrice.
……………………………………….
Commentino-ino-ino-ino???
^O^!
La
canzone è UNFORGIVABLE SINNER di LENE MARLIN. L’ho messa
tradotta
in italiano perché avrebbe potuto spiegare titolo e co. ^^!