Doveva affrontare qualcosa di molto più difficile.
Doveva guardarlo negli occhi che sicuramente e innegabilmente si sarebbero riempiti di lacrime e la sua bocca avrebbe dovuto articolare quelle brutte frasi mentre quella dell'altro avrebbe tremato per il pianto.
Amava.
Ma amava nel modo sbagliato, un qualcosa di simile al senso unico.
E si stava distruggendo.
[...]
Era per questo che soffriva in silenzio, piangeva cercando di non svegliarlo e verso l'alba non potendo reggere l'immagine del suo viso, illuminato e rilassato, scappava in salotto o in cucina.
L'amore non c'era.
C'era per metà, la sua metà.
E se l'amore non è qualcosa di intero, provato da entrambi e vissuto appieno è un sentimento assolutamente inutile.
...cosa doveva fare?