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Autore: acculturazione    10/11/2012    5 recensioni
La storia in questione è stata scritta da un'affermata Hufflepuff... ed è la dimostrazione che secondo me, esiste l'amicizia fra case, e in ogni caso, ho sempre ammirato gli Slytherin u.u
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astoria Greengrass, Hannah Abbott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Astoria camminava in fretta, doveva assolutamente andare in biblioteca per fare i compiti di Storia della Magia, e non aveva tempo da perdere.
Uscì dai sotterranei praticamente correndo, stringendo la borsa di scuola piena di libri troppo pesanti per i suoi gusti, “certo che il quarto anno ad Hogwarts non è molto rilassante” si disse quasi isterica. Sorpassò in volata le scale di marmo,e corse su senza neppure curarsi del fiatone che la corsa le aveva procurato, correva e basta.

 
Hannah era stanca, la sera prima lei e Neville avevano studiato insieme fino a tardi, ma lei aveva ancora molti compiti di Rune Antiche da fare, perciò voleva tornare in Sala Comune a prenderli. Aveva anche caldo, perché Madame Pince si ostinava a tenere le finestre della biblioteca chiuse, “i libri si rovinano” se no; Hannah sbuffò.
 
Astoria non vedeva l’ora di togliersi il peso del lungo tema sulla rivolta dei folletti, quando raggiunse il corridoio della biblioteca. Aumentò il passo senza preoccuparsi del fatto che probabilmente Madame Pince l’avrebbe sgridata. Astoria non aveva paura di certo di una vecchia cornacchia.
Correva ancora quando andò a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno, sentì un male cane alla testa e si lasciò sfuggire un esclamazione irripetibile, perché il contenuto della sua borsa era sparso su tutto il pavimento.

 
 
Hannah non andava molto veloce, ma si era vista questa specie di furia arrivarle addosso e non aveva avuto i riflessi per schivarla. Prima di rendersene conto era stesa a terra con la divisa piena di inchiostro. Aveva male al sedere, e alle mani.
Alzò lo sguardo sulla sua investitrice, non la conosceva. Sembrava più piccola di lei, ma non di molto, era molto bella. Con i capelli castano scuro che le ricadevo con dolcezza sulle spalle, gli occhi scuri di un colore indistinto fra il marrone e il verde, e la pelle chiara in contrasto con la cravatta verde scuro e argentata.

 
Astoria sapeva che era stata colpa sua, perché l’altra ragazza stava camminando lentamente. La guardò, era abbastanza alta, con il viso dai lineamenti dolci, il naso fine e le labbra ben disegnate, con i capelli molto lunghi biondo grano, e gli occhi sorpresi pieni di qualcosa che poteva essere solo ingenuità. Era una Tassorosso, constatarlo fece stringere il cuore di Astoria. Odiava il modo in cui i Tassorosso, anzi, tutte quante le persone di Hogwarts, davano per scontato che la caratteristica principale dei Sperverde fosse che sono degli stronzi odiatori di Babbani.
 
-Scusami. – disse Hannah, rialzandosi in piedi. Astoria la guardò per parecchi lunghi istanti, con gli occhi spalancati di sorpresa, ma Hannah non se ne accorse, aveva iniziato a raccogliere i numerosi libri sparsi più o meno ovunque, caduti dalla borsa della Serpeverde. Finalmente Astoria si riscosse, si alzò in piedi, e prese i libri che l’altra le porgeva.
- Grazie... ma di che ti scusi? È stata colpa mia, scusami te,  correvo e non guardavo dove andavo. – Astoria arrossì, non arrossiva mai.
- Tranquilla, capita a tutti, una volta io sono andata addosso alla McGranitt. – raccontò Hanna con un sorriso, e Astoria scoppiò a ridere.
- Deve essere stato un trauma! Io ho una fifa blu di quella li. – esclamò.
- Beh, in effetti non è stato piacevole guardarla negli occhi... ha il potere di farmi sentire davvero la persona più goffa del mondo. – affermò Hannah ridendo.
- Ahh, ti ho sporcato! – disse Astoria sentendosi in colpa, mentre indicava la divisa macchiata d’inchiostro di Hanna. – Non è un problema. – disse quest’ultima tirando fuori la bacchetta. –Basta solo un po’ di Gratta e Netta. – Una saponetta rosa comparve sulla sua divisa, e in poco tempo la macchia era scomparsa.
- Bravissima. – la lodò Astoria.
- Grazie. – rispose Hannah imbarazzata.
- Com’è che ti chiami? – chiese la Serpeverde mettendo una mano sulla maniglia della biblioteca.
- Hannah Abbott, e tu? –
- Astoria Greengrass. –
- Ciao Astoria. –
- Ci vediamo, Hannah. –

 
Mentre entrava nella biblioteca, Astoria non poteva fare a meno di sorridere. Quella ragazza, Hannah, era stata così gentile con lei, l’aveva semplicemente aiutata senza curarsi dei colori della sua Casa. Forse l’aveva fatto anche per la sua ingenuità, ma di certo non era stupida, si era dimostrata incredibilmente cordiale. Astoria era felice, avrebbe tanto voluto parlare un po’ di più con Hannah, ma entrambe erano probabilmente di fretta, in ogni caso decise che sarebbe andata a fare amicizia, un giorno che l’avrebbe incontrata da sola... perché anche se una Tassorosso era stata tanto affabile con lei, non voleva dire che anche gli altri lo sarebbero stati.
 

Hannah era di buon umore, trovava sempre bellissimo incontrare qualcuno di così gentile come Astoria, le era piaciuta. Nonostante la Tassorosso avesse fatto numerose esperienze poco piacevoli con i Serpeverde, detestava giudicare così, immediatamente, odiava gli stereotipi e pure i pregiudizi. Anche se in poche chiacchiere Astoria si era dimostrata una ragazza molto carina e simpatica. Mentre entrava in Sala Comune Hannah decise che un giorno avrebbe cercato di diventare un po’ più sua amica.
 
 
 
-Hannah! Hannah! – strillava Astoria saltando come un canguro, con un sorriso così grande che sembrava la donna più felice del mondo.
- Che c’è? – domandò Hannah stringendole le mani per farla calmare, ma Astoria non sembrava voler smettere di saltare.
- Draco! – rispose, con le lacrime agli occhi dalla gioia.
- Draco che? – fece allora Hannah, esasperata.
- Draco mi vuole sposare... lui me l’ha chiesto stamattina. Vuoi essere la mia testimone? – Hannah rimase bloccata. La loro amicizia durava dal giorno in cui Astoria le aveva rovesciato addosso l’inchiostro, e lentamente avevano scoperto come i loro caratteri così differenti, erano perfettamente compatibili. La Serpeverde, che incarnava ogni qualità della sua Casa, e la Tassorosso, che impersonava ogni attributo della sua Casa,  erano diventate insperabili, gli amici dell’una e dell’altra continuavano a ripetere loro che era sbagliato, ma alle due non importava. Si volevano bene e basta. Il giallo e il verde stanno bene assieme.
 Le vennero le lacrime agli occhi e cominciò a piangere come una bambina.
- MA CERTO SCEMA! Certo che voglio fare la tua testimone... – esclamò con la felicità che traboccava dalla sua anima, e l’amica l’abbracciò forte.





BUMBUM Lo so, lo so, lo so, lo so... è strana :) il fatto  che, come già sottolineato nell'introduzione, io credo fortemente nei legami fra le Case, dico che sono possibili. 
Perché, allora, ho usato Tassorosso e Serpeverde?? Facile! Io sono una Tassorosso, quindi doveva esserci per forza, i Corvonero li trovo troppo altezzosi ed è la casa che mi piace meno, il Grifondoro è fin troppo protagonista nella saga.. e poi, Serpeverde è la Casa più soggetta a giudizi e sterotipi(insieme a noi Hufflepuff, considerati senza aspirazioni -.-). In ogni caso, tutti sono convinti che gli Slytherin sono dei bastardi egoisti, io dico che ci sono troppi pregiudizi dagli altri (che appunto li credono già tutti alleati a Voldemort) e troppi pregiudizi dagli stessi Serpeverde (che hanno la testa così piena delle cagate dei genitori, la maggior parte, che ci credonoa anche loro). Personalmente ammiro tutte quante le cartteristiche di questa Casa, sono profondamente convinta che sono delle belle persone :)
finito il monologo, tranquillli :P spero sia piaciuta :DD

 
  
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