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Autore: Dreamersan    10/11/2012    2 recensioni
Ambientata durante l'episodio 1x07 "Angel".
Cosa sarebbe successo, se dopo il loro primo bacio, Buffy anziché urlare, avesse seguito Angel?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai da qualche secondo che Buffy, resasi conto che Angel non avesse in realtà letto il suo diario, sembrava essere rimasta letteralmente senza parole.

Si, la cacciatrice in quel momento si sarebbe voluta scavare molto volentieri una fossa bella profonda e avrebbe desiderato scomparire per quanto, una settimana?

Perché sinceramente, come avrebbe potuto giustificare il suo comportamento?

Non solo l'aveva accusato ingiustamente, ma nella fretta di nascondere il suo interesse per lui, parlando con l'impeto di prima aveva fatto sì che, se non l'avesse già notato in precedenza, se ne rendesse conto ora.

Dio, sperava solo che Angel non avesse una buona memoria...

Il ragazzo però era troppo impegnato a combattere una dolorosa lotta interiore per accorgersi del suo imbarazzo e così, guardandola con tristezza, iniziò a parlare.

«Ci ho riflettuto a lungo oggi ed ho capito che è meglio che non ti stia vicino, perché in tua presenza...» provò a dire, prima di venire interrotto dalla ragazza, più concentrata nel trovare un modo per riparare alla sua brutta figura, piuttosto che ad ascoltarlo.

«Ehi, mettiamoci una... una bella pietra sopra e facciamo finta che non ti abbia detto niente e...» disse ancora a disagio, osservando con finto interesse la punta delle sue scarpe.

«Io perdo del tutto la testa e il mio solo pensiero è che voglio baciarti» finì il ragazzo tutto d'un fiato e facendo in modo che Buffy dimenticasse immediatamente ciò che stava dicendo.

«Baciarmi?» disse sorpresa, credendo di aver capito male e cercando i suoi occhi.

Angel strinse le labbra e scosse piano la testa, sapeva che non avrebbe dovuto dirlo, aveva rovinato tutto.

«Sono più grande di te e questo non potrà mai... È meglio che vada» si affrettò ad aggiungere, convinto che se fosse rimasto nella stessa stanza con lei anche solo un minuto di più, la situazione sarebbe sicuramente degenerata

Sono più grande di te...

Fosse stato solo quello il problema.

«Di quanto sei più grande?» mormorò lei facendo un passo verso di lui e senza aver realmente ascoltato le sue parole; il suo cervello infatti sembrava essersi fermato alla parola "baciarti".

Angel scosse piano la testa, sbattendo le palpebre a ritmo irregolare.

Cosa diavolo stava facendo?

Non poteva innamorarsi di lei, lei era la cacciatrice e lui un vampiro, cosa avrebbe fatto una volta che avesse scoperto la verità?

Una volta scoperto che avrebbe dovuto ucciderlo?

No, doveva andarsene.

«Io devo...»

«Andare, è così?» continuò, avvicinandosi ancor di più.

Il vampiro trattenne per un attimo il respiro, ad ogni suo passo verso di lui, la sua volontà sembrava scemare sempre di più, arrivando ad essere quasi nulla quando si fermò a pochi centimetri dal suo viso.

Era troppo tardi, sapeva di non poter tornare più indietro, ma quando le loro labbra si toccarono, tutte le sue preoccupazioni sembrarono svanire.

Così trasportato dal profumo dei suoi capelli, assaporò avidamente quelle labbra delicate e pian piano venne invaso dalla passione.

Riusciva a sentire il sangue pulsare nelle sue vene quasi come se fosse il suo e prima che potesse far nulla per impedirlo, il suo volto iniziò a cambiare.

Spaventato si staccò bruscamente da lei, voltando il capo dall'altra parte e cercando inutilmente di riprendere il controllo.

«Ma che hai? Cosa ti prende?» domandò lei confusa, non riuscendo a capire se avesse detto o fatto qualcosa di sbagliato.

Dopotutto le aveva detto di essere più grande e dubitava che un tipo bello e misterioso come lui avesse mai avuto problemi con le ragazze quindi...

Ma vedendo che neppure dopo pochi secondi si era ancora degnato di girarsi e guardarla, Buffy decise di toccargli leggermente una spalla.

Quel che però la cacciatrice non si aspettava, era di vedere la testa di Angel scattare immediatamente verso di lei e di sentire un ringhio brutale uscire dalla sua gola.

Con gli occhi spalancati dall'orrore, Buffy si ritrovò a guardare quel viso prima tanto bello e dolce, ora distorto in un qualcosa di mostruoso con lunghe zanne e occhi da predatore.

Un vampiro, no, non poteva essere vero, non Angel!

Stava sognando, non c'era altra spiegazione.

Ma Angel non smetteva di ringhiare, ferito dal suo sguardo e spaventato da ciò che ora avrebbe pensato di lui.

Doveva scappare e doveva farlo in fretta, prima che...

Così, dopo un ultimo sguardo verso la sua amata si gettò dalla finestra, iniziando a correre senza una meta ben precisa e con ancora il suo vero volto indosso.

Buffy nel frattempo sembrò riprendersi dallo shock o, almeno, la cacciatrice dentro di lei sembrò farlo e quindi afferrando un paletto posto sulla sua scrivania, si lanciò all'inseguimento di Angel.

Perché?

Non poteva fare a meno di ripetersi, mentre passo dopo passo guadagnava sempre più terreno, mentre passo dopo passo gli era sempre più vicino.

Era stanca ed iniziava ad essere a corto di fiato, ma non riusciva a smettere di correre.

Doveva raggiungerlo, doveva raggiungerlo per scoprire che tutto ciò che aveva visto o che credeva di aver visto non fosse stato nient'altro che un brutto scherzo giocato dalla sua mente.

Erano ormai entrati nel cimitero quando dopo uno scatto finale, Buffy lo raggiunse.

Con un balzo la cacciatrice afferrò il vampiro per la vita e lo buttò a terra, per poi costringerlo a girarsi, schiacciando verso il terreno con il palmo della mano.

Niente da fare, il suo volto non era cambiato e la voglia di piangere era sempre più grande.

Angel le lanciò uno sguardo addolorato e i suoi occhi dorati divennero lucidi nel vedere ancora una volta la sua espressione.

Avrebbe voluto dirle che gli dispiaceva e che si sarebbe ucciso piuttosto che farle del male, ma per qualche strana ragione, così come Buffy non sembrava più in grado di muoversi.

L'unico rumore udibile fra loro, era il respiro affannato della cacciatrice e il canto dei grilli.

La debole luce della luna, si rifletteva sul viso pallido di Angel evidenziando ancor di più i suoi tratti demoniaci e rendendoli, se possibile, ancor più inquietanti.

«Sei un vampiro» riuscì a mormorare lei infine, stringendo più forte il paletto nella sua mano.

Angel non poté che annuire stupidamente, sapendo che non fosse nella posizione per negarlo.

«Come hai potuto?» sibilò ferita, avendo un improvvisa voglia di colpirlo con un pugno, ma venendo distratta dall'intensità dei suoi occhi.

Non aveva mai visto un vampiro che una volta mostrato il suo vero volto continuasse ad apparire così... umano...

Ma forse di nuovo, questa era solo una sua impressione.

Maledizione, Giles saprebbe cosa fare, si ritrovò a pensare frustrata dal fatto che proprio in quel momento gli occhi di Angel fossero tornati nuovamente scuri.

Poteva un vampiro essere anche una brava persona?

No, i vampiri erano dei demoni senz'anima, era stata una delle prime cose che aveva imparato.

Ma allora perché...

«Ieri avresti potuto uccidermi, perché non l'hai fatto?» domandò allora, volendo disperatamente riuscire a capire.

Angel non rispose, limitandosi a distogliere lo sguardo; non poteva dirle di amarla, era sbagliato e dopo tutto quello che era successo...

«Capisco... faceva tutto parte di un piano del Maestro, non è vero? Un trucco, per farmi innamorare di te e poi...», si fermò un attimo, cercando di trattenere le lacrime e mantenere un tono di voce fermo.

Un trucco...

Già, un trucco che sembrava aver funzionato piuttosto bene.

Angel la fissò con la bocca leggermente socchiusa, le parole di Buffy iniziarono a riecheggiare come un eco nella sua mente.

Lei lo amava?

La cacciatrice arrossì violentemente quando si accorse di ciò che gli aveva detto.

Fantastico, Buffy, di ben in meglio. Ora gli hai dato anche la soddisfazione di essere pienamente riuscito nel suo intento.

«Dovrei odiarti», ma non ci riesco, aggiunse nella sua mente.

«Buffy io...»

Io cosa?

Cosa avrebbe potuto dirle?

Non era sicuro che se le avesse parlato della maledizione lei gli avrebbe creduto, ma d'altronde, che altre scelte aveva?

Non poteva lasciare che continuasse a pensare che l'avesse usata soltanto per puro divertimento suo e del Maestro.

«Io sono la cacciatrice e tu sei... un vampiro, io dovrei...» mormorò sofferente, incapace di finire, ma sollevando con mano tremante il paletto.

E sarebbe riuscita ad andare fino in fondo se non avesse commesso lo sbaglio di guardarlo nuovamente negli occhi.

No, cosa sto facendo?

Non posso, lui non ha mai fatto niente per farmi male in passato.

«Io non sono come gli altri vampiri» disse velocemente Angel, puntando i gomiti verso terra e senza interrompere il contatto visivo, «ho un anima» si costrinse poi ad aggiungere.

Buffy alzò un sopracciglio perplessa, non aveva idea di cosa volesse dire.

Angel allora fece un profondo respiro e con rammarico capì che sarebbe dovuto scendere più nei dettagli, se avesse voluto che Buffy arrivasse a capire.

Tanto valeva cominciare dall'inizio,no?

«Per cento anni ho seminato morte e distruzione senza guardare in faccia nessuno e non ho mai provato il minimo rimorso» confessò, disgustato da se stesso.

«Poi che successe?» gli chiese lei curiosa, registrando in un piccolo angolo della sua mente la parola "cent'anni".

Dopotutto, le aveva detto di essere più grande...

Quanti anni aveva, realmente?

«Uccisi una ragazza che aveva circa la tua età, molto bella e molto stupida, ma la preferita all'interno del suo clan. Una zingara» disse con un sorriso amaro, «In ogni caso gli anziani riuscirono a trovare la punizione più adatta a me, mi restituirono l'anima» sputò, pronunciando con enfasi l'ultima parola e guardandola intensamente negli occhi.

Si, l'anima, l'aveva già detto prima, ma...

«Come forma di vendetta mi sembra un po' debole» lo schernì, continuando a non capire.

«Quando si diventa vampiro... il demonio si impossessa del corpo, ma non dell'anima, che si annulla. Niente più coscienza, niente rimorsi, è un modo facile di vivere» le spiegò, alzandosi in piedi lentamente.

«Buffy tu non hai idea di cosa significhi fare quello che ho fatto io ed esserne consapevoli, non ho più attaccato un solo essere umano da quel giorno» finì con tristezza, ma lanciandole uno sguardo speranzoso.

Oh...

Quindi era davvero una specie di vampiro buono!

E, di conseguenza, non era tanto sbagliato essere innamorata di lui, giusto?

«Perché mi hai baciato?» domandò allora, forse un po' stupidamente, ma desiderando sapere se...

Angel evitò i suoi occhi, visibilmente a disagio; se fosse stato umano, probabilmente sarebbe arrossito.

«Mi dispiace, ma io... Buffy, fra noi...» iniziò a balbettare sofferente, cercando di fare la cosa giusta, ma non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle sue labbra.

Maledizione, non andava bene per niente, non poteva seguire il suo cuore.

«Lo so...» disse semplicemente, ma facendo nonostante tutto un passo verso di lui e ignorando beatamente la cacciatrice dentro di lei che le urlava di ucciderlo.

Era un vampiro, ma allora perché in quel momento non le importava?

«Buffy, io...» provò a protestare, prima che lei poggiasse le sue labbra sulle sue, facendolo tacere.

Dapprima timido, Angel ricambiò delicatamente il bacio e così come aveva fatto la cacciatrice chiuse gli occhi godendo fino all'ultimo di quel momento che sapeva purtroppo non sarebbe durato.

«L'ho fatto perché ti amo...» mormorò allora sottovoce, rispondendo alla domanda precedente e staccandosi malvolentieri da lei.

La ragazza ebbe un sussulto a quelle parole, ma quando riaprì gli occhi per rispondergli, Angel era sparito.

Trattenendo le lacrime, Buffy raccolse il suo paletto da terra e iniziò a camminare verso casa.

Una parte di lei temeva che non l'avrebbe più rivisto, un'altra le diceva che non sarebbe finita così, perché in fondo sapeva che quello fosse stato soltanto l'inizio, soltanto l'inizio di una lunga storia...
 

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Salve a tutti ed eccoci alla fine di questa breve storia :)
Ho sempre amato la settima puntata della prima stagione e perciò, nelle numerose volte in cui ho rivisto la scena del bacio, 
non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se Buffy, anziché urlare, avesse reagito in modo diverso.
Da qui è nata questa one-shot che ha dato libero sfogo alla mia immaginazione e che spero sia risultata per voi una lettura piacevole.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno e che eventualmente decideranno di lasciarmi un piccolo parere :)
Alla prossima ;)

   
 
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