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Autore: choises    28/05/2007    0 recensioni
[Robbie Williams] Un'intensa storia d'amore, sullo sfondo del tour mondiale più eccitante che sia mai stato creato...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sfera del sole troneggiava leggera nell’etere come una bolla di sapone,  abbracciando con la sua aura di luce gran parte della città mossa dalla frenesia dei suoi abitanti.
L’aria frizzantina primaverile aveva donato un tono di colore diverso, quella mattina, al grigiore della metropoli che giorno dopo giorno si trascinava ormai da mesi arrancando nella sua routine…Los Angeles appare molto più invitante dai manifesti pubblicitari, quando disti migliaia di km e pensi che aldilà dell’oceano, in quel mondo fatato, troverai finalmente una risposta a tutti i tuoi dubbi.
Questi erano i pensieri di Sophie, mentre seduta alla scrivania del suo ufficio nell’ imponente St Jhon’s Hospital fissava lo scenario dalla finestra, fingendo di ascoltare il suo buon amico Eddie che da circa mezz’ora cercava di introdurre un argomento alquanto spinoso.
“Quindi, come ti dicevo, il progetto per la costruzione dell’ospedale pediatrico è praticamente ultimato, ad eccezione di una piccola clausola che i membri della commissione si sono rifiutati di omettere…” a questo punto Edward diede un secco colpetto di tosse.”Nn mi chiedi quale?”
Sophie continuava ad osservare un punto indistinto all’esterno della finestra.
“Sophie?? Ma mi ascolti?”
La ragazza si riprese immediatamente. Conosceva Eddie da quando, un anno prima, era stata assunta come vice primario del reparto di pediatria. Era un collega ed un amico formidabile, il suo braccio destro, con un’autentica passione per la medicina e un’inclinazione particolare per la lotta in favore del diritto alla salute delle popolazioni più degradate. Un vero “missionario”.
Da quando era giunta a L.A., si era sentita spaesata in quell’enorme agglomerato urbano e gravata da un peso insostenibile : entrare nel ruolo di vice primario in uno fra gli ospedali più rinomati d’America.  Lei, neolaureata in medicina ad Oxford, sebbene fosse una specie di fenomeno in quel campo, stava tuttavia affrontando ancora la specialità in pediatria ed era del tutto insolito che la investissero di tale ruolo.
Eddie l’aveva fatta sentire subito a suo agio, dandole tutto il suo appoggio e la sua amicizia, ma soprattutto la sua fiducia.  Le malelingue erano sempre pronte a crearle problemi, ma Sophie era una ragazza forte, intelligente e abbastanza scaltra  per difendersi.
“ Sì Ed…scusami ero distratta. Stavi dicendo ke il progetto è ultimato, giusto?”
Edward emise un ironico sospiro.
“Esatto, Sophie…resta da definire un piccolo dettaglio.”
Sophie si puntellò in avanti sui gomiti e assunse un’espressione concentrata:
“Sono tutta orecchi..”
Eddie si prese una pausa e poi disse tutto d’un fiato:
 “ La commissione vuole che un membro del nostro staff faccia da supervisore diretto al progetto e si rechi in Sudafrica per preparare un resoconto dettagliato dei lavori in corso…solo allora daranno l’autorizzazione.”
Sophie si appoggiò lentamente allo schienale della poltrona in pelle incrociando le mani sul grembo.
 “Notevole Ed..hai pensato a qualcuno?”
Il giovane medico strinse leggermente gli occhi come per prepararsi ad un impatto:
” Ho pensato al membro più competente, più versatile e senza dubbio più convincente dell’equipe..cioè TU.”
Sophie si alzò di scatto dalla poltrona facendola scivolare contro il muro alle sue spalle.
 “Dico, sei matto?? Ti 6 scordato che sto svolgendo la specializzazione, e qui mi è stato dato un incarico di estrema importanza? Se lasciassi tutto e me ne andassi in africa per quanto..un mese diciamo? Al mio ritorno vedrei uno di quegli avvoltoi che tu conosci bene seduto alla mia scrivania con un ghigno sul becco e addio promozione!”
“Calmati Sophie”
 il tono di voce di Eddie era talmente calmo che aveva il potere di tranquillizzarla in un istante.
 “ nn ti fidi proprio di me,eh? Ho già spiegato la faccenda al direttore sanitario, ke è stato talmente soddisfatto del tuo lavoro nel reparto, da firmare subito un foglio in cui dichiara irrevocabile il tuo incarico..per qualsiasi ragione.”
-“Se è così soddisfatto, perché nn vede l’ora di spedirmi nel continente nero?”
 Sophie nn era del tutto convinta-
-“Ritiene che un nuovo ospedale in Sudafrica sovvenzionato da noi dia un lustro particolare al St Jhon’s agli occhi del globo…certo nn è un motivo che gli fa onore, ma nn mi interessa. A me importa solo di quei bambini.. anke a te vero?”
Sophie tornò a sedersi. Stava valutando mentalmente l’idea. Ma sì, perché no? Infondo era stufa di L.A., dedicarsi ai bambini malati era lo scopo della sua esistenza, ancor più se si trattava di bambini poveri e maltrattati. E poi, l’africa esercitava su di lei un fascino irresistibile…quel continente misterioso e solitario l’attraeva da sempre.
All’improvviso le balenò un pensiero.
 “ Ed..sarò sola!come farò a cavarmela?”
Edward, che aveva seguito il filo dei pensieri di Sophie leggendoglieli sul viso fino a giungere all’esito positivo, sorrise compiaciuto per il successo ottenuto.
 “Darlin’ ho pensato anke a questo. Ed è un’idea ke ti lascerà a bocca aperta. Mio cognato lavora nel manegement di alcune celebrità. Conosce l’assistente personale  di una pop star famosa in Europa, che inizierà un tour mondiale il mese prossimo; e indovina quali tappe toccherà fra le altre? IL Sudafrica, naturalmente! Una settimana in Sudafrica nel periodo in cui i lavori sono ultimati,  resoconto, un po’ di formalità burocratiche e il gioco è fatto!”
Sophie era confusa
 “scusa nn ti seguo”
-Ed si protese in avanti
 “l’assistente di cui ti ho parlato è alla ricerca di un medico competente che segua i membri dello staff durante il tour. Ogni volta che qualcuno sta male bisogna chiamare un medico diverso e si creano situazioni ingestibili. Così vuole assumerne uno fisso. Sarai il medico referente di tutti, fuorché della popstar.”
-“Tu 6 completamente andato. Sono un pediatra, nn un  medico generico al servizio di un’orda di selvaggi musicisti!!”
-“Sophie, ragiona. E’ per pochi mesi, girerai mezzo mondo senza aver molto da fare, sarà come una vacanza, da cui tornerai carica e pronta per la corsa finale verso i tuoi obiettivi. Nel frattempo porterai a termine la nostra missione! E’ perfetto.
Alloggerai nei più bei hotels dell’europa, vivrai una vera avventura on the road! Ca...o vorrei andarci io”-
-“e perché nn lo fai?”
 Sophie era ancora sostenuta ma i suoi occhi cominciavano a sorridere.
-“Darlin’..sai che nn posso lasciare il comitato neanche per un secondo. E dai, fammi un sorriso e dimmi che sono un genio”-
Sophie considerò ancora una volta le implicazioni di quella svolta.
Tutto sommato non aveva mai viaggiato per l’Europa, avrebbe comunque svolto il suo lavoro, avrebbe seguito nei dettagli l’apertura dell’ospedale pediatrico a Cape Town e sarebbe stata per giunta  pagata!
-“Ok andata” disse decisa.
Edward si fece sfuggire un’esclamazione di gioia. ”Grande! Hai già un colloquio fissato per domani con Mrs Cliff, l’assistente.”
-“un attimo” continuò Sophie “nn mi hai ancora detto per chi andrò a lavorare!”
 “Si tratta di un artista molto richiesto in Europe…Robbie Williams”.

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