IO ANDRO’ DOVUNQUE TU ANDRAI…
Nome
su EFP e sul Forum:
Kjria91
Titolo:
Io andrò dovunque tu andrai
Prompt
scelto: Sole
Personaggi/pairing: c17/c18
Introduzione:
Un alternativa alla cattura dei
due fratelli trasformati in cyborg da
un
uomo senza scrupoli, ma il loro affetto e il loro amore fraterno
va’ oltre ogni
cosa.
Note:
partecipa
al contest “Un prompt per un personaggio” di
babykit87l
-Sorellina,
sorellina svegliati!- suo
fratello la scuoteva con forza, finché la ragazza ancora in
stato confusionale parlò
-Cosa? Cos’è accaduto?- quando aprì gli
occhi e si guardò intorno, notò che si
trovavano in una stanza buia, completamente se
non per una piccola finestra situata in
alto da dove passava po’
di luce. Inoltre
le pareti erano rovinate dal tempo e dall’umidità,
una vera e propria prigione.
-Ma come siamo
finiti qui?...ahi- la
testa le faceva ancora male, ma poi ricordò. Lei e suo
fratello stavano
tornando a casa quando una macchina grigia li affiancò e li
trascinò dentro con
forza, ricordò che li avevano sedati, poi più
nulla…
-Cosa vogliono
da noi?-
-Non lo
so…- d’improvviso la ragazza
notò una porta in fondo alla stanza, non vista prima per
colpa del buio –guarda
c’è una porta…- fece per alzarsi ma suo
fratello la bloccò- tutto inutile, ci
ho già provato, è chiusa dall’esterno.-
-Ma…ma…-
-Siamo in
trappola sorellina.-
-Ho paura- lei
lo abbracciò.
-Anch’io,
ma non ti lascerò sola, i
fratelli si proteggono a vicenda…-
-Ci proteggeremo
a vicenda…si.- suo
fratello le asciugò una lacrima che scendeva lungo il viso,
avrebbe fatto
qualsiasi cosa per lei.
-Non avere
paura, ci sono io che…-
-Ben svegli,
miei cari- una voce che
si diffuse in tutta la stanza li interruppe.
-Chi sei? Fatti
vedere!- il ragazzo
moro balzò in piedi.
-Che vuoi da
noi?-proseguì sua
sorella adirata.
-Ora non
è tempo, saprete tutto al
momento opportuno- la comunicazione cessò.
-Voglio tornare
a casa!!!- la ragazza
disperata si
accanì sulla porta vista
poco prima, prendendola a calci. Suo fratello non la fermò,
la guardava mentre
calciava violentemente la loro unica via d’uscita. Voleva
sfogarsi anche lui, doveva sfogarsi
in un modo o nell’altro,
si avvicinò a lei e cominciò ad imitarla.
Calciavano sempre più forte, con
rabbia, finché non si sentì un click.
-L’abbiamo
aperta, ce l’abbiamo
fatta- la bionda sorrise. Pian piano si affacciarono, cercando di fare
meno
rumore possibile e notarono che all’esterno non
c’era nessuno.
-Vado io, tu
resta qui…-
-No…-lo
fermò sua sorella - io vengo
con te.-
Si
incamminarono, passi lenti e
incerti, sicuri che presto sarebbero riusciti a scappare da quella
prigione. In
realtà non sapevano, che erano caduti nella trappola di
quell’uomo…
…
Quando si
svegliarono più tardi, si
sentivano diversi, erano diversi.
-Noto con
piacere che vi siete
ripresi, c17 e c18.-
I due fratelli
si guardarono – che ci
hai fatto mostro?-
-Cosa? Mostro?
Io vi ho donato la
vita, una nuova vita!-
Nella mente dei
due fratelli c’era
disperazione e angoscia.
-No! Tu ci hai ucciso e per questo pagherai…-
il ragazzo si liberò dai bracci
meccanici che lo bloccavano, si avvicinò a lui
e con la mano destra lo afferrò per la gola. Lo
guardava negli occhi senza
distogliere lo sguardo mentre i respiri del dottore si facevano sempre
più
affannosi, finché non cessarono del tutto.
Sua sorella
guardò la scena in
silenzio -che faremo adesso?- chiese dopo essersi liberata
anch’essa. Si
scambiarono un sorriso. Era la prima volta che uccidevano, ma
stranamente
questo non li turbò.
-Non lo so
sorellina, ma una cosa è
certa, d’ora in poi saremo solo io e te.-
-Io
andrò ovunque tu andrai…fratello.-
Si
abbracciarono, un abbraccio lungo
e fraterno. Si guardarono negli occhi e si sorrisero ancora, e poi
uscirono da
quel posto maledetto che li aveva cambiati per sempre.
Note
dell’autore:
La one-shot mi
è venuta ascoltando
una canzone… Spero vi piaccia J