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Autore: _doublewriters    11/11/2012    13 recensioni
-Hai spaccato i culi!- Urlò Connie per poi accorgersi che tutti gli altri preseni in quella stanza la stavano fissando scandalizzati. Si guardò a destra, scattò con la testa a sinistra, abbassò le braccia, abbracciò l'amica (pure lei morta dall' imbarazzo) e le sussurrò -Sei stata brava.-
-Si, si, tutto quello che vuoi. Ora portami a casa, sono stanca!! Non dormo da...- guardò l'orario del telefono e concluse -...TANTO!!-
-Ok, ok bimba!
-Sono più grande io...- farfugliò Mars.
-Sono più sveglia!!- ribattè spingendola verso l'uscita per poi girarsi verso il rosso e urlare: -Jack! La macchina!!-
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Strafottutissimo giornale di gossip!" pensò la ragazza mentre chiudeva con foga la rivista che aveva tra le mani. 
-Ehi, va tutto bene?- chiese Jack: l'amico-agente della mora.
-No, per niente!- disse con rabbia -Guarda che dice questa maledetta rivista!- 
-'Grande rottura nel mondo dell'alta moda per la coppia d'oro Mars-Dan"-lesse in fretta Jack per poi dire con un mezzo sorriso: -Oh capisco... Non pensarci, fra qualche giorno la gente avrà un altro scoop di cui parlare.- 
-Uff... Speriamo...- disse Mars seccata aggiustandosi un riccio ribelle. 
In quel momento il tassista si fermò annunciando l'arrivo all'aereoporto. 
 
-Ricordati di chiamarmi quando atterri!- disse il rosso mettendosi in punta di piedi per salutare l'amica.
-Certo, mamma!- disse Mars prendendolo in giro.
-MARTINA! Sono serio.-
-Lo sai che odio essere chiamata in quel modo, Teodor.- disse lei con un sorriso che non prometteva nulla di buono.
-Lascia stare il mio secondo nome riccia.- disse a denti stretti Jack.
La ragazza stava per ribattere quando la voce di un altoparlante ricordò a tutti che il volo Milano-Londra stava per decollare e l'amico la catapultò nella fila per l'imbarco, dirigendosi verso l'uscita e mandando alla migliore amica un bacio volante.
 
Mars aprì il libro che aveva in borsa per incominciare a leggerlo; ma dopo aver letto neanche la prima pagina, una hostess dall'aria da biondina svampita le fece una bussatina sulla spalla e con la sua vocetta stridula le chiese:
-Geradisce da bere signorina?
-No, grazie sto bene così- Rispose gentilmente; e la ragazza tornò indietro.
Dopo pochi minuti si sentì di nuovo quella voce irritante che chiese:
-Desidera un cuscino?-
-No grazie, vorrei leggere per il resto del volo...- Ribattè Mars indicando il libro con una faccia da "Non so se l'hai capito troietta, lasciami in pace".
-Oh, ok... Capito tutto!- E ritornò in cabina lasciando la ragazza finalmente libera di godersi il suo libro.
-Uff, bionde...- sospirò tornando al suo libro.
Il tempo che passava leggendo volava e quando risentì la vocetta della biondina
-Signorina...
-E CHE CAZZO!!! MI VUOI LASCIARE IN PACE VOGLIO SOLO LEGGERE IL MIO LIBRO!!
-Ehm... veramente... E' passata un'ora e mezza: stiamo per atterrare e lei dovrebbe sistemare il suo tavolino...- Rispose la ragazza a bassa voce.
-Oh... Va bene...- E abbassò la testa pensando "Figura di merda Londinese numero uno!"
L'urlo di Mars fece svegliare la vecchietta seduta accanto a lei che, per sua fortuna non sentì la "finezza" del discorso.
-Oh... Saila... anche a lei piace questa scrittrice?-  Disse indicando il libro che Mars aveva in mano -Sa signorina, io l'ho vista dal vivo mentre autografava alcune copie!- continuò la donna tutta contenta di aver trovato qualcuno coi suoi stessi gusti letterari.
-Beh, sa, anche io la conosco: E' la mia migliore amica.-
-Oh, davvero? E com'è? Come i personaggi dei suoi libri? Dolce e gentile, ma forte e indipendete?- Chiese la signora emozionata e incuriosita.
Mars pensò alla sua amica: regina della "finezza" dalla mente tragicamente perversa, dalla pazzia sovrumana e dalla grande "attenzione per le diete".
-Beh... Pressappoco...- Sospirò la ragazza.
 
"Cazzo!" pensò Mars appena aperta la porta della sua nuova casa che avrebbe condiviso con la sua migliore amica Connie, meglio nota come Saila la scrittrice di cui nessuno, o quasi, sa il vero nome. "Siamo solo in due, non abbiamo bisogno di tutto questo spazio!" Pensò, in ogni caso se ne sarebbe preoccupata dopo, doveva correre alla sua prima sfilata inglese. Sì, Mars era una modella, mora, riccia, e con degli occhi di un marrone scuro, quasi nero. Era anche abbastanza famosa, ma non era la classica "bella ma stupida" lei era molto intelligente, infatti, nonostante fosse italiana parlava perettamente l'inglese grazie ai milioni di corsi di inglese fatti al liceo con Connie, anche lei italiana con un soprannome inglese. 
Arrivata alla sfilata si diresse subito nel backstage dove salutò calorosamente l'amica Stella, Stella McCourtney la famosa stilista per la quale avrebbe lavorato quella sera. 
Mars provò i quattro outfits preparati per lei e poi si diresse alla postazione di trucco e parrucco dove cominciarono a prepararla per la grande serata.
 
-La stampa non può entrare.- Ripetè atono quel gorilla di un body guard alla ragazza che gli strillava isterica.
-Come "La stampa non può entrare"? Bello, tu non hai capito: io non sono "la stampa"- disse mimando le virgolette con le dita -Io sono la migliore amica di Mars! Mars la top model! Capisci queste parole, cazzo? Porcadiquellaputtana un procione ti ha mangiato il cervello?
-La stampa non può entrare.-
La ragazza, nonostante fosse alta di suo, si sentiva bassa in confronto a quell' energumeno di due metri; allora gli mise le mani sulle spalle e saltò scandendo le parole in modo tale da farsi guardare in faccia
-IO... SONO... LA... MIGLIORE... AMICA... DI ... MARS... DEVO... ENTRARE!!!
-La stampa non può entrare.
-Ma fanchiurete tist' i minchia!- urlò nel suo dialetto iniziando a picchiarlo, senza farlo scomporre o muovere di un millimetro.
-La stampa non può entrare.
-IO A QUESTO LO AMMAZZO PORCADIQUELLATROIA!!!- E riprese a prendere a pugni quel tizio che sembrava fatto di marmo.
Da dietro alla ragazza furiosa sbucò fuori Jack con un'aria decisamente più normale.
-Ehm... abbiamo i pass...- Il gorilla guardò verso la pazza -Si, anche lei...-
L'energumeno si spostò facendo passare i due ragazzi.
-Ma vedi 'sto pizz' i mmerda, vaffanculo... Schifo me fai, schifo!!- Urlò la pazzoide passandogli davanti con tanta foga da far sembrare i suoi occhi azzurri rossi. Poi si rivolse all' amico.
-Tu mi togli i piaceri della vita! Stavo per convincerlo...-
-La scorsa volta ti sei rotta la mano così!!- ribattè Jack.
-Dettagli...- E fece cadere lì il discorso...
Tra quel gruppetto cercò di infiltrarsi un paparazzo, ma il bodyguard-gorilla bloccò il passaggio come una porta (alla quale poteva facilmente essere paragonato).
-La stampa non può entrare.
 
-E comunque io lo stavo convincendo!- Continuò quella svitata cercando di reggersi in piedi sui tacchi -L'ho spostato di TRE millimetri; non dirmi che non è vero perchè il ho contati: erano ben TRE millimetri!- continuò incrociando le braccia e assumendo un'espressione da bambina saccente.
-Lasciamo perdere... Guarda!! C'è il nostro 'gattino'!!-
Quelle voci in lontananza incuriosirono e, allo stesso tempo, fecero rabbrividire Mars... "Non doveva venire solo Connie? Di chi era quella voce?" 
-Puoi aprire gli occhi bellezza!- trillò entusiasta Christopher rivolgendosi alla ragazza su cui aveva appena terminato il suo capolavoro di make-up.
-Non voglio farlo...- Ma non fece nemmeno in tempo a finire la frase che si sentì assalire da due psicopatici mentalmente disturbati che la ragazza conosceva molto, molto bene!
-MAMMA!!!- Urlò Connie tendendo le braccia verso l'amica che la linciò subito con lo sguardo.
-... mia, come sono felice di vederti!!- disse con una voce da "Ma che cazzo ho detto?" e dopo nemmeno un secondo si gettò tra le braccia di Mars che la strinse più forte che potè urlando: -Connie!!! Tesoro mio!!! Mi sei mancata tantissimo, lo sai!?- disse così in fretta da rimanere senza fiato.
Da dietro la scena tenerissima Jack si fece spazio tra le due quasi scomparendo, data la sua stazza dicendo: -'Ma ciao Jack!! Che sorpresa!! Sono proprio contenta che tu sia qui SOLO per me!!'-
In quell'istante Mars lasciò la presa strangolatrice da Connie per fiondarsi tra le braccia dell'amico dall'aria da 'finto-offeso' ma, nemmeno due minuti dopo Stella arrivò con la lista dell'ordine in cui avrebbero dovuto sfilare le modelle annunciando che Mars arebbe aperto la sfilata e rivolgendosi a Jack e Connie disse: -Ragazzi!! Che piacere rivedervi ma adesso è il momento di andare, ci vediamo all'after-party!!- e i due si dileguarono in un istante. In quello stesso momento Mars fu assalita da due parrucchiere isteriche che le diedero gli ultimi ritocchi prima dell'entrata in scena; la mora andò a mettersi in fila per l'entrata in passerella e la musica partÏ.
Venti secondi, si aggiustò il vestito.
Dieci, guardò soddisfatta il suo riflesso in uno specchio.
Cinque, l'adrenalina cominciò a farsi sentire.
Uno, da lì la razionalità scomparì. Aveva fatto centinaia di sfilate ma ogni volta era come la prima: era il suo momento.
 
-Hai spaccato i culi!- Urlò Connie per poi accorgersi che tutti gli altri preseni in quella stanza la stavano fissando scandalizzati. Si guardò a destra, scattò con la testa a sinistra, abbassò le braccia, abbracciò l'amica (pure lei morta dall' imbarazzo) e le sussurrò -Sei stata brava.-
-Si, si, tutto quello che vuoi. Ora portami a casa, sono stanca!! Non dormo da...- guardò l'orario del telefono e concluse -...TANTO!!-
-Ok, ok bimba!
-Sono più grande io...- farfugliò Mars.
-Sono più sveglia!!- ribattè spingendola verso l'uscita per poi girarsi verso il rosso e urlare: -Jack! La macchina!!-
 
La mttina dopo Mars si svegliò terribilmente stralunata e si trascinò in cucina.
-Buongiorno Bella Addormentata- La salutò Connie alle prese con i fornelli senza nemmeno voltarsi.
-Si, si.... Buongiorno...- rispose la ragazza che in quel momento tutto sembrava tranne che una modella mentre apriva le ante della credenza -...Cioccolato....- continuò imitando uno zombie.
-Terza mensola a destra.
-Ummh..- disse buttandosi su una sedia per poi addentare una gigantesca tavoletta di cioccolato.
Appena ebbe finito disse: -Ora sì che mi sento meglio!-
Si guardò intorno.
-Maaa..... ho le allucinazioni?- Disse riferendosi ai cinque ragazzi che la stavano guardando davvero scandalizzati.
  
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