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Autore: Liz_95    11/11/2012    0 recensioni
" Ho sempre fermamente creduto nell’amore, solo sono altrettanto sicuro che non sia adatto a me.
Qualcosa nel tuo viso mi dice che sarei capace d’amare con tutto me stesso, di un amore pieno, passionale, tormentato, che sarei pronto a donarti le mie parti migliori e scambiarle con i tuoi difetti, renderli così belli tanto da desiderare anche il tuo insensato chiudermi fuori, il tuo voler sempre aver ragione, la tua malata insicurezza."
Edoardo ed Elizabeth credono fermamente di poter bastare a se stessi, finchè un amore improvviso ed irresistibile, quasi impensabile, sgretolerà le loro sicurezze, portandoli sull'orlo di un cambiamento che terrorizza e fa paura. La felicità è nelle loro mani, mai avrebbero pensato di poter trovare quel pezzettino mancante l'uno negli occhi dell'altro, ma a volte l'amore non basta, e cambiare se stessi per qualcun'altro è un percorso doloroso e complicato che non tutti sono disposti ad intraprendere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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prologo

Salve a tutti.
Non è la prima volta che pubblico su questo sito, ho semplicemente deciso di cambiare account e ricominciare da zero. In quattro anni vedo cose diverse, in modo diverso, sento cose diverse, e la mia scrittura ne ha risentito molto. Trabocco di nuovi traguardi e orizzonti da raggiungere.

Quello che segue è solo un prologo, il primo capitolo arriverà a breve, ma esso rispecchia già la narrazione generale della storia. I punti di vista saranno dei due protagonisti ed in prima persona, più alcuni capitoli dedicati ad altri personaggi importanti per alcune vicende.

Sono terrorizzata, ho paura che nessuno voglia perdere qualche minuto per leggere, che nessuno si entusiasmi o lasci un commento, ma questa storia è un po’ come ritornare a respirare, e ho così tante cose da dire, da raccontare che è più un bisogno che un passatempo.

 L’ho scritta con il cuore in mano, e spero tanto che mi possiate aiutare in questo nuovo inizio.

Liz

  Prologo


"Così per un certo periodo ho fatto un gioco: cercavo di indovinare il luz delle persone che conoscevo.
Voglio dire, quale sarebbe stata l'ultima cosa che sarebbe rimasta di loro, impossibile da distruggere e dalla quale sarebbero stati ricreati.
E così è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trovava dentro di me, ma bensì dentro un'altra persona."
David Grossman

 

 POV. EDOARDO:
Ho sempre fermamente  creduto nell’amore, solo sono altrettanto sicuro che non sia adatto a me.
Qualcosa nel tuo viso mi dice che sarei capace d’amare con tutta me stesso, di un amore pieno, passionale, tormentato, che sarei pronto a donarti le mie parti migliori e scambiarle con i tuoi difetti,  renderli così belli tanto da desiderare anche il tuo insensato chiudermi fuori, il tuo voler sempre aver ragione, la tua malata insicurezza.


Passati sono i giorni in cui la tua idea era tutta luce e simmetria, quando nel solo remoto pensarti ero convinto che avresti dovuto essere solo uguale a me per funzionare, quando ti facevo entrare a forza nel mio modello e ti spingevo  via se  traboccavi da una parte, o se non riuscivi ad arrivare all’altra.
Ho conosciuto l’intero me stesso, e nel farlo ho conosciuto te dentro di me, da sempre in perenne attesa della mia venuta.
Quanto paziente sei stata, aspettando invano lì dentro, e quanto bello è stato riscrivere le mie necessità non perché lo chiedevi tu, ma perché ne avevo stranamente bisogno io.

Eppure eccomi qui, a pensarti lontano solo per farmi del male, ben sapendo che sarebbe sbagliato averti vicino, non perché non ti voglia a sufficienza, o perché non ti veda all’altezza, solo sono un essere umano, e come tale sbaglierò, e amore, non riuscirei a saperti bersaglio dei miei no.
Tu così bella e pura, forte e delicata, meravigliosamente incomprensibile, un po’ timida e un po’ pazza.

In un impeto d’egoismo ho cercato di cancellarti, di farti sparire definitivamente, sarebbe stato molto più facile, ma quando ci stavo per riuscire mi sono ritratto disgustato.
Meriti un posto eterno dentro qualche parte della mia mente, anche solo per il fatto d’essere stata così meravigliosa come sei. Di corrompere la tua immagine con falsi difetti solo per qualche giustificazione a mio vantaggio poi proprio non ci penso, così non mi resta che continuare a vivere nel rispetto della mia solitudine.
Non mi soffoca più come succedeva un tempo, perché adesso so che per una volta qualcuno aveva scelto me, tu avevi deciso di volere me,e non importa se alla fine non ci sei, ho visto che cosa sarebbe potuto essere  e dio, sarebbe stato perfetto.


Permettermi solo di ricordare quello sguardo fiero e deciso che ti infiammava quando hai attraversato le porte scorrevoli dell’aeroporto, le  guance rosse e gli occhi lucidi, il modo con cui non curandoti di quelli che ci guardavano mi hai detto “resta per me”,  le tue mani forti che fremevano per le mie.
Essere stato quello per cui sei uscita dalle tue insicurezze, dritta verso l’infinito sconosciuto, rende il sapore della tua assenza un po’ meno amaro, mi ricorda che alla fine ho preso la scelta migliore.
Non è la scelta migliore per me, non importa, ma lo è per te,  e questo è tutto.

Così voglio spiegarti che non è vero che non si ha bisogno di qualcuno, io ho bisogno di te,  solo si può vivere anche da soli, ed io con la mia maledizione di sopportare la distanza, non sarei capace di essere me stesso per me e anche per te.
Cederei, deluderei uno di noi due, e tu meriti un uomo intero, non a metà.

Quindi  tengo ben presente che  alla fine tra sei miliardi di persone una tra tutte era quella giusta per me, tu eri giusta per me,  e quasi riesco a perdonarmi il fatto di non essere stato capace di amarti.
 
POV. ELIZABETH:
Il momento più critico nel prendere una decisione è quando devo scegliere quale quali no accettare e quali si  rifiutare, poi una volta fatto questo sono capace di convivere con la mia scelta, senza guardare più indietro.
E’ per questo che non mi pento di tutto quello che ho deciso di fare con te, anche se le conseguenze sono ricadute tutte su di me.
Io ho scelto ciò che allora volevo, e va bene così.


Non sono ancora sicura che sopportare questo dolore valga la pena se il premio è solo il tuo ricordo, ho sempre vissuto guardando al meglio del futuro, e ora mi terrorizza non riuscire a cancellare le macchie nere che sembrano ostinate a sporcare i miei giorni.
Eppure davanti alla possibilità di ritoccare il tuo viso, di rivivere quel momento in cui ho capito che avevo sbagliato, ma che la verità per una volta era più bella di quello che avevo creduto, forse sarei disposta anche a raddoppiare il peso della tua assenza, del tuo no.


Sono andata avanti sai, o almeno così mi ha detto mia madre quando mi ha visto per mano con Joe, ma io mi sento un’attrice, e mi rammarico d’essere così brava nella mia falsità.
Chi l’avrebbe mai detto vedendomi con te, mentre ti insultavo e ti baciavo il viso, non riuscendo a dissimulare la voglia insensata che avevo di farti mio,d’essere tua.
Sono meschina, sto agendo esattamente come io ti ho chiesto di non fare, mi sto nascondendo dentro i miei problemi e contemporaneamente nascondo anche i miei desideri, sperando che ignorarli li renda meno pressanti, li faccia sparire.


C’è stata la rabbia, poi c’è stato il dolore, poi ancora la rabbia, poi la pena e la vergogna, il rimorso, ma adesso tutto quello che provo verso di te è compassione.
Capisco i tuoi motivi così bene, ti capisco così limpidamente, avrei forse potuto insistere e farti cambiare idea?
Immagino d’essere stata troppo codarda per provare una seconda volta.
Accorgersi d’amare e accettarlo senza rancore è stato troppo difficile, non posso cancellarlo così presto.
Qualche cosa in me è cambiata con te, e credo che quell’equilibrio raggiunto quando stavo davanti ai tuoi occhi sia degno d’essere mantenuto almeno per un po’.
Magari in futuro potrà regalarmi il perdono.


Ti odio così tanto per esserti perso nei tuoi problemi, per non aver avuto la forza di uscirne per me, per avermi lasciata da sola, eppure sento che quel perdono servirebbe più a me stessa, per non averti fatto capire che ti amavo così com’eri, per non averti dato un amore che ti facesse superare le barriere, per aver rinchiuso il mio orgoglio e la mia dignità solo per poterti amare ancora, nonostante tutto.

 

  
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