Per un momento ho il pensiero di chiedere a Katniss di tornare indietro, di salvarmi. Per un momento penso di urlare a Gale di venire a prendermi, ma non lo faccio. Sono schiacciato contro la parete della fogna di Capitol City, gli ibridi mi dilaniano la carne troppo lentamente.

Penso a Annie, restituitami solo poche settimane fa e già la lascio, ma questo è anche per lei.

Io muoio per lei, per nostro figlio. Katniss finirà la missione, saremo tutti liberi e io non sarò morto invano, così come tutti gli altri.

Il dolore è bruciante, a questo punto tutto quello che voglio è morire. Ma so che più tempo restano occupati con me, più opportunità di allontanarsi avranno gli altri.

Un respiro strano e sommesso, discontinuo mi risuona di fianco, chi altro c'è qui con me? Chi mi sta morendo vicino?

Non può essere Katniss! No! No Peeta, no fa che non sia lui. Forse è lui l'unica cosa che aspettava era trovare un modo per morire, si sentiva una zavorra. 

-Peeta- mugugno. Nessuna risposta, forse chiunque mi sia vicino non mi può più sentire. Oltretutto non so neanche se il suono che ho prodotto potrebbe essere percepibile.

Alzo gli occhi e fisso la fioca luce che viene da sopra, voci conosciute.

Sorrido nella mia agonia, Katniss, Peeta, Gale.

Sono salvi.

-La missione è salva. Ragazza di fuoco, uccidilo.- dico in un sussurro. Non sono neanche più sicuro di averlo detto, forse l'ho solo pensato.

I denti aguzzi di un ibrido mi si conficcano nella gamba destra, la sento staccarsi. Il dolore è tale che non posso trattenermi dal vomitare, è stupido. Sto per morire senza alcuno scampo e il mio corpo mi da uno stupido segnale come questo. Rido della mia umanità, io veramente non mi sento più umano, sono solo un corpo lacerato.

Anche la mia risata leggera, così semplice una volta, mi provoca un dolore lancinate.

La mia mente è ancora troppo lucida e avverto ogni dolore, ogni nuovo punto danneggiato.

Aspetto che mi stacchino la testa, ma ancora non lo fanno. Quanto è passato?

Cinque minuti? Mezz'ora? Per me il tempo non c'è più.

Annie, amore mio. Cresci il nostro bambino come fossi li, raccontagli di che cosa ho fatto. Fallo essere fiero di me, esaudisce questo mio desiderio egoistico, voglio dare un senso a tutto questo. Voglio che sappia perchè non ha un padre.

Gale, sei una forza della natura. Hai una grande vita davanti, se ami Katniss cerca di capire quello che per lei è meglio, stalle vicino. Ha un compito importante.

Peeta, Katniss ti ama, cerca di recuperare quello che hai di lei. Tu la ami, combatti quello che ti hanno fatto, per lei. Sei buono, non buttare all'aria la tua vita, vivila. Sta vicino ad Annie, sta vicino a mio figlio. Annie ti vuole già bene, si sente al sicuro anche con te, e tu e Katniss siete l'unica famiglia che ha.

Katniss, ragazza in fiamme. Non sei più la ragazza della zolletta, non sei più quella pura di cui tutti si prendevano un po' gioco, ora sei cresciuta. Hai la responsabilità di salvare Panem, salva i nostri figli dagli Hunger Games, pensa anche a me quando ucciderai Snow.

Mi sembra facile andarmene ora che non ho più niente da dare.

Avrei voluto vivere una vita migliore, avrei voluto viverlà di più e non tra le lenzuola di qualche ricca amante di Capitol City.
Ma ho sposato la donna che amo, lei aspetta mio figlio e il dominio di Snow sta per finire.

Un ibrido mi morde finalmente la gola, sento il sapore del sangue in bocca giusto per un momento, poi sono con Boggs a guardare gli altri. Mi sorride, mi batte una mano sulla spalla.

-Che gli Hunger Games abbiano fine.- dice. Annuisco.

Che la fortuna possa sempre essere a tuo favore, signorina Everdeen.