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Autore: Iris_R_Chaucer    12/11/2012    2 recensioni
{Spoiler ottava stagione}
L'ennesimo giorno era passato.
Ormai aveva perso il conto di quanto tempo aveva trascorso in quel luogo, che non era l'inferno, ma molto ci somigliava.
E lui sapeva com'era l'inferno.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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L'ennesimo giorno era passato.
Ormai aveva perso il conto di quanto tempo aveva trascorso in quel luogo, che non era l'inferno, ma molto ci somigliava.
E lui sapeva com'era l'inferno.

Prima l'inferno, poi il purgatorio...
Probabilmente il paradiso non lo meritava affatto, anzi, ne era certo.

Un altro giorno, era passato.
Trascorso ad uccidere mostri, vampiri.
Trascorso a cercare Lui...
Ma ancora nessuna traccia.

Aveva perso il conto dei giorni passati dall'ultima volta in cui l'aveva visto.
Il momento in cui più aveva bisogno di lui, se n'era andato, abbandonandolo in quel luogo sconosciuto e pericoloso.

Eppure Dean ancora non aveva perso la speranza di ritrovarlo, di rivedere il suo amico.
Di rivedere il suo Angelo.

Stancamente alzò gli occhi al cielo.
Quel poco che si intravedeva in quella fitta foresta, era grigio, spento, carico di tutto il dolore che si poteva percepire in quel luogo dannato, odiato da Dio, e disprezzato dagli inferi.
Gli mancava quell'azzurro che ogni tanto poteva ammirare sulla Terra.
Infondo gli dava speranza...
Chissà come mai proprio l'azzurro.

Scacciò quei pensieri dalla propria testa, e quegli occhi carichi di speranza che inevitabilmente erano apparsi.
Maledetto azzurro...

Con un sospiro si tolse la giacca, la piegò malamente e la posò a terra.
Lanciò un'ultima occhiata in giro poi si coricò, usando quello scomodo indumento come cuscino di fortuna.
Ah, avrebbe pagato oro in quel momento per uno di quei letti scomodi dei motel.
E per un Hamburger.

Un altro sospiro abbandonò le sue labbra, subito seguito da un leggero colpo di tosse.
Poi cominciò a parlare.

-Ehy Cass.
Un'altra giornata è passata, e tu ancora non ti sei fatto vivo.
Si può sapere dove diamine sei finito?
Vorrei almeno sapere se sei ancora vivo...
Questo posto è grande e tutto uguale, probabilmente sto girando in tondo come un idiota e nemmeno me ne accorgo.
Dovresti dire un po' al tuo Dio di mettere qualche segnale stradale in questo posto, sempre che gliene freghi qualcosa... Ne dubito.-

Un profondo respiro prima di ricominciare.

-A parte questo...
Ti sto ancora cercando... E sappi che non me ne andrò di qui fino a che non ti avrò trovato, quindi mi faresti il grande favore di portare qui le tue chiappe alate?
Quando vuoi eh! Prenditi pure tutta la calma necessaria, tanto io qui rischio la pelle ogni secondo che passa.
Se proprio volevi una vacanza bastava che me lo dicessi. Ci sono posti più belli di questo, sai?-

Ancora riusciva ad essere sarcastico.
Dopo tutto quello che aveva passato, riusciva ancora a scherzare.
Si, un modo per riuscire ad andare avanti, per non pensare troppo alla situazione di merda in cui si trovava.
Ma era e rimane un essere umano, e tutti gli esseri umani hanno un limite.

-Ehy, Castiel...
Sono stanco, sai?
Stanco di tutto questo.
Stanco del Purgatorio, stanco dell'inferno, stanco del Paradiso.
Stanco di essere solo.
Stanco della caccia, dei demoni, degli angeli... Stanco della vita.
Della mia vita.-

Una risata amara lasciò le sue labbra.

-Guarda come mi sono ridotto, a parlare da solo nella speranza che un coglione angelico possa sentirmi e corra qui da me.
Faccio davvero pena.
....Cas... Ti prego...
Se per caso riesci a sentire tutto questo, vieni da me.
Ho bisogno di te, Cas.
Ecco, ora mi metto anche a piagnucolare come una ragazzina, maledizione!
E questo per colpa tua!
Tsk...
Buonanotte Angelo.. Ovunque tu sia.-

Si voltò dall'altra parte portando un braccio sotto la propria testa, mettendosi così più comodo.

Un altro giorno era passato.
E come tutti i giorni, prima di dormire, Dean rivolgeva una preghiera al suo Angelo.
Una preghiera che probabilmente nemmeno veniva udita, ma che lui sentiva il bisogno di fare.

L'ennesimo giorno era passato.
E non molto distante da quel cacciatore stanco, un angelo si stringeva nel suo trench logoro, ascoltando una preghiera che gli lacerava l'anima, gli stringeva il cuore fino a fargli male.
Non poteva esaudire quel desiderio.
Non poteva correre dal suo protetto.
Non poteva andare da Dean.
Ad abbracciarlo.
A dirgli che tutto sarebbe andato per il meglio.
A fargli capire che non sarebbe mai stato solo.
Poteva solo rimanere lì ad ascoltare quelle parole e a subire la punizione per le sue terribili azioni.

-Buonanotte Dean.
Anche se non ti sono accanto, veglierò su di te anche questa notte-




Ed eccomi qui con un'altra fanfiction depressa su questi due. X°
Ormai mi sono arresa al fatto che a scrivere cose allegre non ne sono proprio in grado ç7ç
Che dire a riguardo, "l'illuminante" idea di questa storia mi è venuta in mente alle due di notte -perchè a me l'ispirazione non viene mai in orari umani, ovviamente- e di nuovo spero di non essere andata troppo OOC con i personaggi -con Dean soprattutto ç7ç-
Un ringraziamento a tutti quelli che leggeranno e commenteranno.
Ame-chan~
  
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