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Autore: Mia_hp    12/11/2012    11 recensioni
Micheal e Logan stringono una scommessa: Logan dovrà conquistare Zoey in due settimane. Ma si sa che l'amore è imprevedibile e con lui non si deve mai giocare...se di mezzo poi vi è un'amicizia importante i guai arriveranno ancora più facilmente.
Coppia Logan/Zoey.
-Mai sentite tante cavolate tutte insieme!-
-Cavolate? E’ la sola e pura verità!-
-Chi è quel pazzo che te l’ha dette?-
-Mio padre, ovviamente-
Zoey fece uno strano verso. –Stiamo apposto-
-Perché?-
-Logan, tuo padre ti ha insegnato a sganciare reggiseni a tredici anni-
Il ragazzo sorrise ricordando quel giorno. –L’ attività padre-figlio che mi è stata più utile-
-Idiota-
-Gelosa, Zoey?-
-Non credo proprio-
-Se vuoi posso dartene una dimostrazione pratica…-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chase Matthews, Logan Reese, Zoey Brooks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ Amore Conta

 

-5 giorni al ballo, martedì

 

 

-Perché tutti indossano dei fiocchi colorati?- domandò Zoey a Lola, mentre camminavamo per il lungo corridoio che conduceva alla loro stanza. –E’ da stamattina che incontro una marea di persone con nastri rosa e celesti sulle magliette. E alcune di esse mi hanno fatto anche l’occhiolino!-

L’espressione dell’amica mutò all’improvviso. –Ehm, sarà una nuova moda…- inventò di sana pianta in difficoltà. –Meno male che questa giornata infernale sta per finire, non ce la faccio più… troppi compiti- cambiò subito argomento.

Zoey inarcò un sopracciglio, fissandola. –Lola, sarai anche una brava attrice, ma io ti conosco da troppo tempo: dimmi la verità-.

-Cosa? Non ho niente da dire!-

-Sputa il rospo. Ora.-

-Sei sicura di volerlo sapere?-

-Come ben sai, ho sopportato verità ben peggiori in questi giorni-.

Lola fece un sospiro: se avesse incontrato quel deficiente di Logan, lo avrebbe strozzato con le sue mani! Un po’ si sentiva in colpa, era stata lei ad aver incoraggiato la relazione fra i due. –Beh… qualcuno…- si fermò, non trovando le parole adatte.

-Forza, Lola, spara!- la incitò Zoey, cercando la chiave dalla stanza nello zaino.

-Ehm... beh, sai, la storia della scommessa si è sparsa per tutta la scuola, dopo quella scenata in cortile… e allora, qualcuno ha proposto agli studenti di attaccare sulle proprie magliette dei fiocchi colorati per far sapere agli altri da che parte sta-

-Parte?- ripete la bionda, sorpresa.

-Già. Chi indossa il fiocco rosa è dalla tua, mentre chi porta quello azzurro tifa per Logan- spiegò Lola. –E’ un’idiozia- commentò subito- Appena scopro l’inventore di questo stupida idea, lo faccio a pezzettini!Hai la mia parola! Si pentirà di aver partorito questa cavolata!-

Zoey aprì la porta con forza e dopo essere entrata la richiuse con uno scatto, facendola sbattere. –Chi sta vincendo?- domandò a suo malgrado.

-In che senso?-

-Io o Logan, chi ha più studenti dalla sua parte?-

-Avrebbero dato i risultati al telegiornale serale dell’accademia-

-Addirittura?-

-Sì, ma non succederà: proprio in questo momento, Nicole e Quinn sono in giro per l’accademia a sequestrali tutti-.

Zoey gettò lo zaino a terra, si stese sul letto e, non volendo continuare quel discorso, prese il libro che da mesi era poggiato sul suo comodino e ci si nascose dietro; si ritrovò a leggere lo stesso rigo per la terza volta, non riusciva a concentrarsi: la sua mente era incontrollabile!

Logan… Chase… Logan… Chase, sembrava impossibile pensare ad altro: non riusciva a togliersi dalla testa il primo, nonostante quello che le aveva fatto. Non riusciva ancora a crederci, l’aveva illusa proprio bene, eppure non riusciva ancora a convincersi che fosse tutto finto: neanche lui avrebbe potuto fingere così bene. E allora, si intromise una vocina nella sua testa, perché non si fa sentire? Non ti ha chiamato neanche una volta per chiederti di vederlo o almeno scusarsi….

 A complicare la cosa, c’era il suo migliore amico che era innamorato di lei! Il bacio che si erano scambiati, poi, non era niente in confronto a quello che provava con Logan: era come bere un succo di frutto per uomo che aveva bisogno di alcool. Chase era solo un amico, niente di più.

L’arrivo in stanza di Nicole la fece ritornare alla realtà, lei poggiò sulla scrivania uno scatolo pieno di fiocchi rosa e celesti.

-Abbiamo quasi finito- le informò. –Quinn è rimasta in cortile a minacciare con uno strano aggeggio gli studenti che fanno resistenza-.

-Grazie- mormorò Zoey. –Avrei fatto una strage, se fossi andata io!-

-Oh, di niente, tranquilla! Comunque, non ti conviene affacciarti alla finestra o uscire…- la avvisò Nicole.

 -Perché? Cos’altro c’è adesso?- sbottò, ne aveva veramente abbastanza, in quell’accademia nessuno si faceva gli affari propri.

-Chase e Michael sono proprio qui sotto, in ginocchio… credo sia il loro modo per chiederti scusa-

La bionda alzò gli occhi al cielo. –Cosa?!-

-Sì, sono lì più o meno da venti minuti-.

-Beh, per quanto mi riguarda possono rimanere lì anche tutta la notte, non me ne frega niente- rispose acida, scostando appena la tenda per spiarli. Era proprio vero: i due ragazzi erano inginocchiati a qualche metro dalla sua finestra e guardavano nella sua direzione con un’espressione veramente triste; quando si accorsero di lei le sorrisero leggermente, ma Zoey li guardò duramente, per poi voltarsi velocemente, dando loro le spalle. –Stanno soltanto perdendo il loro tempo-.

-Se vuoi possiamo far andare via anche loro: Quinn non vede l’ora di sperimentare la sua ultima invenzione su Logan, ma anche Chase e Michael potrebbero andare bene- disse Nicole, mettendole una mano su una spalla.

-Lasciamoli stare, voglio proprio vedere quando si stancheranno-.

-Non si stancheranno mai. Sanno che hanno sbagliato e faranno di tutto per farsi perdonare- affermò Lola.

-Per di più, sembra che stia per piovere- fece Nicole, leggermente preoccupata, notando le grosse nuvole nere nel cielo.

-Appunto- rispose Zoey, per poi chiudersi in bagno con una scusa e fuggire dagli sguardi indagatori delle sue amiche.

 

 

Quando la pioggia cominciò a scendere sempre più veloce e fitta, la folla di studenti, che si era riunita intorno a Chase e Michael per guardare il loro strano modo di chiedere scusa, cominciò via via a diminuire, fino a scomparire del tutto all’arrivo di Quinn e della sua pericolosa invenzione.

-Inutile minacciarci, Quinn- l’avvisò Chase. –Non ci muoviamo di qui, neanche se scoppiasse il diluvio universale-.

-Già- si unì Michael, -Zoey è importante per noi e non possiamo correre il pericolo di perderla così-..

-Forse avreste dovuto pensarci prima!- esclamò la ragazza, duramente, strappando dalle loro magliette due fiocchi rosa, per poi dare loro le spalle e andare via.

Passo qualche minuto di silenzio prima che Michael parlasse di nuovo. -Da quanto tempo siamo qui? Perché sto per perdere l’uso delle gambe e di qualunque altra parte del corpo-.

-Un’ora e dieci- rispose Chase, tirandosi indietro i ricci scuri che gli ricadevano completamente bagnati sulla fronte.

-Credi che ci perdonerà mai?- bofonchiò l’altro ormai del tutto fradicio, mentre mille brividi di freddo gli percorsero la schiena.

Chase alzò le spalle, lo sguardo puntato sulla finestra chiusa della camera 101. –Spero proprio di sì, altrimenti non riuscirei ad andare avanti senza di lei-.

-Mi dispiace, amico. E’ colpa mia! Se non fossi stato così idiota da fare quella scommessa…-

Il ragazzo sospirò. –Beh, almeno tutto questo casino mi ha aiutato a dichiararmi… e ho capito che non l’avrò mai. E’ innamorata di lui- ammise, mentre la pioggia gli colpiva il viso come un violento schiaffo.

-Non è possibile. Zoey e Logan: è troppo strano-.

-Credimi, gliel’ho letto negli occhi ieri pomeriggio… prima che Zoey sapesse la verità, li ho visti baciarsi e lei era così presa; se non gliene fosse importato niente non si sarebbe mai lasciata andare in quel modo. E anche quando ha scoperto tutto…si capiva perfettamente che ci stava male o avrebbe preso Logan a calci davanti a tutti!-

Michael non rispose, ma passò un braccio intorno alla spalla dell’amico per consolarlo.

-E poi…- continuò Chase. –Hai sentito anche tu le sue parole “hai ottenuto quello che volevi: hai vinto questa stupida scommessa”- le ricordava perfettamente, perché gli erano rimaste impresse dentro, facendogli un male cane ogni volta che gli tornavano in mente. Non c’era niente di peggio che perdere la testa per qualcuno che non la perde per te.

-Non so cosa dire, Chase. Davvero.-

-Doveva andare così…- rispose, sospirando pesantemente, per poi far cadere un pesante silenzio fra loro.

 

 

-Ciao, Logan-

Il ragazzo, sentendo il suo nome, alzò appena lo sguardo: Stacey Dillson era di fronte a lui e stringeva in una mano un grande ombrello rosa per ripararsi dalla pioggia.

–Ciao- la salutò, riuscendo a malapena a non sbuffare, sapeva per esperienza che la tattica dell’indifferenza con lei non funzionava.

-Cosa ci fai qui? Tutto solo…- gli chiese lei, facendo qualche passo nella sua direzione. –E sta anche diluviando, così ti ammalerai!- esclamò, mentre nella sua mente si andava formando l’immagine di loro due che giocavano ad una versione molto perversa dell’infermiera e del paziente.

-Beh, forse voglio stare solo- rispose acido. Non poteva tornare in camera e correre il rischio di incontrare Chase, perciò si era cercato un posto in solitudine nel parco della scuola per riflettere… ma quella ragazza lo trovava ovunque, neanche gli avesse messo un localizzatore gps addosso.

-Ti ho cercato in dormitorio, ma il tuo amico mi ha detto che non eri tornato e che non ti vedeva da ieri pomeriggio, da dopo il fataccio-.

-Mmm- mugolò lui in risposta.

Era tornato in stanza solo una volta -quando era sicuro di non trovare nessuno- e aveva infilato tutto il necessario per il giorno seguente nel suo zaino, per poi farsi ospitare da un suo compagno di basket; non aveva nemmeno risposto alle chiamate di Michael, che preoccupato l’aveva cercato più volte.

-Non ti sei presentato neanche alle lezioni e io devo parlarti- riprese la ragazza caparbiamente.

-Non è  il momento-. 

-Oh, certo che lo è! Quello che ho da dirti potrebbe interessarti parecchio, secondo il mio modesto parere-.

-Non me ne frega niente delle tue cavolate, d’accordo?- sbottò. -Ora, per favore, vai via!-.

Stacey non si arrese, si sedette affianco a lui sul prato e lo coprì con il suo ombrello; si incantò un attimo nell’ammirarlo: era completamente bagnato ed era così sexy!

 –Ah sì? Non ti importa sapere che la tua rag…ops, la tua ex ragazza ormai, e il tuo… ex migliore amico si sono baciati proprio dopo la vostra litigata? Hanno fatto pace in fretta, loro due- gli rivelò, giocherellando con un piccolo fiocco celeste attaccato a mo di spilla sulla maglietta.

Logan si girò di scatto. -Non è possibile, Dillsen. E’ una balla-.

-Oh no, è possibilissimo invece! Lo sai che non ti mentirei mai. Li ho visti io, con questi occhi… e devo dire che era anche un bacio abbastanza appassionato-. Non era vero, più che appassionato era stato uno sfiorarsi delicato di labbra, ma finalmente era riuscita ad ottenere la sua attenzione e l’avrebbe sfruttato al massimo. –Era tutto un contorcersi di lingue… neanche fossero due anguille e …-.

-Va bene! Ho capito l’antifona- rispose Logan, strappando con rabbia un ciuffo d’erba. –Ora vattene!-

-E non sei arrabbiato?- continuò lei, imperterrita. -Era la tua ragazza fino a ieri…-

Logan alzò le spalle, indifferente.

-O, forse, tu non sei innamorato di lei… oh, ma è logico! Hai fatto tutto per vincere la scommessa, è così ovvio! Questa storia ha fatto il giro dell’intera scuola, ormai, e tu sei diventato così popolare- concluse, allegra.

-Oh, forse- cominciò il ragazzo, facendole il verso e usando il suo stesso nasale tono di voce. –Non credo a quello che mi hai detto. Nemmeno ad una parola. Lo so che ti piaccio dal primo anno e che faresti qualsiasi cosa per stare con me. Anche inventare queste storielle poco credibili-.

Stacey si alzò in piedi, afferrandogli un polso, strattonandolo. –Beh, se non ti fidi di me, dovrò fartelo vedere di persona: sai dov’è il tuo caro amico Chase adesso? Con Zoey, nella sua stanza-. Era vero solo in parte: aveva visto Chase e Michael sotto il dormitorio femminile poco prima e lei era certa che stessero andando a chiedere scusa a Zoey: era matematico!

-Ancora con questa storia? Zoey non è quel tipo di ragazza; certo, adesso mi odierà e sarà arrabbiata a morte, ma non si metterebbe mai con Chase…i suoi sentimenti per me sono reali, così come i miei!-

Ogni attimo vissuto con lei, lo sapeva, era vero; ogni bacio, ogni risata, perfino la gelosia verso quei ragazzi l’aveva provata sul serio e non poteva certo dubitare di Zoey: lo sguardo ferito e amareggiato che gli aveva scoccato ieri, era ancora impresso a fuoco nella sua mente. E lui non poteva sopportare di essere l’artefice del suo dispiacere… avrebbe voluto tanto rimediare, ma non aveva idea di come fare. E le mancava di già. 

-Povero, ingenuo Logan…se hai tanta fiducia in Zoey, perché non mi segui?- propose Stacey, sfidandolo.

-Se verrò con te, dopo, però, mi lascerai in pace e non mi perseguiterai più?-.

-Certo! M se avessi ragione io, tu sarai il mio cavaliere al ballo di domenica-.

-Ma non ci penso proprio!- esclamò lui, disgustato solo dall’idea.

-Allora non sei sicuro di quello che dici- lo provocò, stringendogli la mano e cominciando a camminare verso i dormitori.

Logan si divincolò dalla sua stretta e sbuffando fece un cenno con testa, accettando la sua richiesta.

Stacey lo trascinò con sé, sicura e allegra come non mai: aveva la vittoria in pugno.

 

 

Zoey si avvicinò alla finestra scostando leggermente la tendina: erano ancora là! Erano passate più di due ore e Chase e Michael non si erano mossi; adesso il temporale si era calmato e cadeva soltanto una leggera pioggerellina. Si morse le labbra, indecisa sul da farsi. Chiunque sarebbe stata contento nel vedere qualcuno che ti ha fatto un torto, chiederti scusa in quel modo così plateale e totalmente folle; lei no, riusciva soltanto a pensare al freddo che stavano provando due dei suoi più cari amici, nonostante quello che le avevano fatto. Infondo, non avrebbe mai pensato di trovarsi così bene con Logan; anche lei avrebbe scommesso contro di lui.

Chase era il suo migliore amico da anni ormai, erano sempre andati d’accordo su tutto, si conoscevano alla perfezione, l’aveva sempre consolata  e nonostante la sua cotta per lei, non riusciva proprio a immaginare la sua vita all’accademia senza la sua amicizia.

Proprio in quel momento, il ragazzo alzò la testa verso di lei e i loro occhi si incontrarono e quello che Zoey vi lesse le fece stringere il cuore e in un attimo capì quello che doveva fare.

-Torno subito- disse velocemente alle sue compagne di stanza, chiudendo poi la porta senza aspettare una loro risposta. Superò la sorveglianza di Coco e corse in cortile, dove Michael e Chase la osservarono, non credendo ai propri occhi.

Non diede il tempo loro il tempo di parlare, dato che si inginocchiò anche lei e li abbracciò entrambi, stringendoli a sé.

-Perdonaci, Zoey! Era solo uno stupido gioco… non avremmo mai pensato che potesse diventare una cosa così seria per te!- esclamò Michael. –E se devi arrabbiarti con qualcuno, fallo con me. E’ stata una mia idea. Chase non c’entra assolutamente nulla! Davvero, lui è sempre stato contro, ma si trovava fra due fuochi, non poteva dirti niente-.

Zoey prese un respiro profondo prima di parlare, mentre Chase la prendeva per mano e l’aiutava a rialzarsi. –Tranquillo, Michael. Non me la prenderò con nessuno… nonostante il vostro sbaglio, so che non l’avete fatto con cattiveria, nessuno poteva immaginare che sarebbe andata a finire così-.

-Non sai quanto mi dispiaccia, Zoey! Dico davvero, sarei pronto a restare qui, in ginocchio fino a domenica se soltanto tu me lo chiedessi-.

-Non ce n’è bisogno, avete fatto già abbastanza così… adesso vai a cambiarti, prima che ti ammali-

Michael annuì, capendo la necessità dei due di restare soli. –Ok, ancora grazie, Zoey. Scappo da Lisa, non mi parla da ieri sera- diede un bacio sulla guancia alla ragazza, una pacca sulla spalla all’amico e corse via verso i dormitori.

Fra Chase e Zoey, ormai soli nel cortile deserto, calò il silenzio; sembrava che nessuno dei due avesse il coraggio di cominciare a parlare per primo.

Il ragazzo tossicchiò leggermente, imbarazzato come non mai, lo sguardo fisso sul terreno bagnato, non avendo il coraggio di guardarla negli occhi dopo averla baciata.

-Quindi…- iniziò lui

-Allora…- parlò lei nello stesso istante.

Le labbra di entrambi si curvarono in un timido sorriso e quando finalmente Chase trovò il coraggio di alzare gli occhi, si accorse che anche Zoey evitava il suo sguardo. Le prese il viso fra le mani, facendoglielo sollevare. La ragazza rimase immobile, in attesa.

-Tranquilla, non voglio baciarti di nuovo. Anche se lo rifarei volentieri- non aveva ancora finito la frase, che si era già pentito. –Ops, scusa-.

Zoey fece un passo indietro, liberandosi piano dalla sua stretta. –L’idea che tu avresti potuto non essere più mio amico, mi fa venire i brividi… eppure mi chiedo se tutto potrà tornare come prima-.

-Sì! Ovvio che sì! Ho soffocato quello che provavo per te per anni, posso farlo ancora!-

-Non voglio che tu stia ancora male!-.

-Zoey, io potrei soffrire soltanto se ti perdessi- le disse velocemente. –Vuoi essere soltanto mia amica? D’accordo! Sarò il migliore amico del mondo-.

-No lo so, Chase. Forse non dovremmo vederci…-

Il ragazzo le strinse una mano, interrompendola. –Se davvero mi vuoi bene, non lo fare… ne abbiamo superate tante, supereremo anche questa insieme, no?-

-Ma…io voglio soltanto che tu sia felice-.

-Ehi, io lo sarò. Lo sono sempre con te-.

Zoey si aprì nel primo vero sorriso del giorno ascoltando quelle parole.

-Beh, il tuo migliore amico adesso non merita un abbraccio stritolaossa?- domandò lui, allargando le braccia.

-Sicuro!- esclamò lei, stringendolo forte.

-Non sai quanto vorrei provare i tuoi stessi sentimenti, Chase. Lo vorrei davvero tanto- gli rivelò, poggiando il capo contro di lui. Perché non poteva innamorarsi di lui? Perché proprio di Logan?!

Il ragazzo continuò ad abbracciarla forte, respirando il suo profumo. Lo vorrei anch’io. –Beh, potresti sempre essere la mia accompagnatrice per il ballo di domenica. Tutte le ragazze carine sono ormai occupate, quindi mi dovrò accontentare di te- scherzò.

-Certo che sì, ne sarei onorata- e mentre lo diceva, sentì lo stomaco contorcersi: era libera, l’invito di Logan non valeva più… sempre se avesse mai avuto valore, si disse.

-Ci sarò sempre per te, Zoey; nonostante tu sia innamorata di un altro- le sussurrò, dolcemente posandole poi un bacio fra i capelli.

Rimasero lì, fermi, stretti in quell’abbraccio, cercando di consolarsi a vicenda.

 

 

-Se dirai “te l’avevo detto”, giuro che ti ammazzo- ringhiò Logan, mentre al suo fianco Stacey gongolava dalla felicità.

-Avevo ragione io! Si stanno abbracciando e non hanno nessuna voglia di staccarsi, aggiungerei- disse Stacey, tornando a nascondersi dietro l’albero. –Ora dovrai venire al ballo con me- affermò vittoriosa.

Lanciò un ultimo sguardo a quei due, che continuavano a rimanere uniti… era ovvio che Zoey sarebbe andata al ballo con il suo nuovo fidanzato! Si era sbagliato a non credere alla parole di Stacey e adesso vedere quello spettacolo con i propri occhi, gli faceva un male assurdo. Ma infondo se lo era meritato: praticamente con tutti gli sbagli che aveva commesso, li aveva fatti mettere insieme lui.

-Immagino di sì- rispose.

-Sono carini- disse la ragazza, continuando ad osservarli.

-Per favore, stai zitta!- e prima di finire la frasi, cominciò a camminare velocemente per allontanarsi da quella scena.

 

 

 

 

 

 

Ragazze!! Sono ancora viva (: penultimo capitolo! Che ne pensate? Io ne sono abbastanza soddisfatta… è uscito proprio come lo volevo xD Spero davvero che piacerà anche a voi.
Appena finirò questa storia e vi prometto che mi sbrigherò a scrivere l’ultimo capitolo, comincerò un’altra storia sempre in questa sezione… mi è venuta l’ispirazione xD.
L’idea dei fiocchi è presa da una puntata di “Una mamma per amica” (Rosa per Lorelai, blu per Luke), mentre la frase “Non c’era niente di peggio che perdere la testa per qualcuno che non la perde per te” è presa dal film di L. Ligabue Radiofreccia.
Bene, credo di aver detto tutto. Ditemi cosa ne pensate, ci conto eh.
Alla prossima,
Greta

 

 

  
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