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Autore: I Need A Horans Hug    12/11/2012    8 recensioni
Okay, ve lo dico, non voglio far pena a nessuno, volevo solo sfogarmi magari aiutare anche qualcuno.
Ma per precisione volevo parlare di quanto i miei idoli mi abbiamo aiutato.
Grazie Betti, grazie One Direction e grazie Chiara AHAHA c:
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KEEP FIGHTING - La mia storia

Mi taglio da circa tre anni e mezzo. Non voglio far pena a nessuno, non è il mio obbiettivo.
Ma voglio raccontare la mia storia un po’ per sfogarmi, un po’ perché spero di aiutare qualcuno.
Mio odio, sono obesa e molto, molto brutta.
Odio guardarmi allo specchio, a volte scoppio in lacrime.
Odio fare le foto con le ‘amiche’, loro sono bellissime e io…
Odio l’estate a causa del mio corpo disgustoso.
Forse in 1° media non ne ero così convinta, ma fu la prof. di matematica a confermarmi d’essere uno scarto della natura.
2009- prima media.
‘Li avete fatti gli esercizi?’ chiede la prof. Canova  ‘profe…ehm, io non ne ho capito uno…’ domandai agitando la mano per aria, convinta che quell’insegnante avrebbe risolto i miei problemi, poi realizzo che i problemi me li ha solo fatti.
‘Okay, voltati e dimmi, perché non ce la faccio più a guardarti’ mi sentii sprofondare, erano le prime settimane di scuola e io non conoscevo bene tutti.
Una fragorosa risata, tutti, ridevano, mi guardavano e commentavano. Intanto avevo gli occhi lucidissimi e parlavo di spalle con la voce che tremava.
‘Ridicola’ ‘sfigata’ ‘ma guardala…’ questo era tutto quello che sapevano dire quei cazzoni dei miei compagni.
Arrivai a casa ‘Mamma sono butta?’ ‘No, ma che dici, perché?’ ‘Bugiarda…’ .
Mi chiusi in bagno, iniziai a piangere e pensare ‘Sono brutta, grassa, orrenda, è tutta colpa mia, colpa di questo corpo… lo devo punire, perché è stronzo.’
Presi le forbici in bagno, piangevo, piangevo, piangevo, non ce la facevo più.
Quella fu la prima volta che mi autolesionai.
Un taglio.
Il giorno dopo, due tagli.
Poi tre.
Quattro.
Cinque.
Diventò qutidiano.
2012- seconda media.
‘Mmh…signorina mettiamo che tu che hai gli occhi scuri, ti sposi con uno con gli occhi azzurri perché è cieco…’
Perché è cieco.
Perché è cieco.
Perché è cieco.
Ancora adesso queste parole mi rimbombano nella testa.
Andai al bagno della scuola, avevo sempre con me il mio taglierino. I bracci erano pieni di tagli e non volevo che il sangue si notasse arrivata in classe.
Davo pugni al muro e speravo che nessuno arrivasse per poi trovarmi in quello stato.
Piegai i jeans fino alle ginocchia e feci quattro tagli, uno dei quali molto profondo, dopo averli bagnati per tornare in classe, uno dei tagli non smetteva di sanguinare.
‘Grazia em…mi dai un cerotto?’ chiesi alla bidella ‘Cosa’hai fatto?’ alzai i pantaloni e le feci vedere il taglio ‘Cos’è successoo?’ ‘Ho..ehm…io..ho raschiato la gamba con il muro del bagno.’ ‘Con i pantaloni? Ma sei cogliona?’ ‘Ehh dai Grazia, me lo dai sto cerotto?’ ‘Vaa bene, ma la prossima volta stai attenta imbranata.’ ‘Si…’
Quel giorno non raccontai nulla a nessuno, a parte una persona, che mi disse ‘Stay strong’ Odio quando me lo dicono, perché io non sono debole, solo un po’ fragile.
2011- terza media
‘Fatima, te l’ho già detto che sei orrenda?’ mi disse per l’ennesima volta la prof.
Adesso no.
Non mi chiuderò a piangere come una bambina, non voglio più torturare il mio corpo, sono stanca, ho braccia, finchi e gambe piene di tagli.
Basta, ora sono una directioner.
Si, i miei idoli, mi stanno aiutando, loro non lo sanno, ma è grazie a loro se mi alzo ancora la mattina con la voglia di affrontare un’altra giornata di merda.
Quando sto male ripenso a loro, le loro voci, i loro sorrisi e me ne fotto altamente di tutto quello che laa gente dice o pensa di me, non cambierò certo per loro.
Adesso la vita mi ha donato 5 motivi per sorridere.
‘Tanto i miei idoli dicono che son bella’ risposi, lei sbuffò e disse ‘Ma perché li ami tanto? Tanto loro non ti ameranno mai.’ ‘Perché respiri? Tanto morirai.’ ‘Esci fuori.’ ‘Molto volentieri’ dissi sfoggiando un sorriso che da tempo la gente non vedeva.
Qualcuno in classe mi ammirò, qualcuno mi guardò con disprezzo.
Ma sinceramente? Non me ne fotte ‘na beata fregna ok? Ok.
 
Ringraziamentiriservati a Betti, che mi ascolta e mi capisce, a quei cinque ragazzi che m’illuminano la vita.
Ah, grazie anche a voi che avete letto e che magari vivete le stesse cose, continuate a lottare.
Se ti tagli ti capisco perché il mondo fa schifo, se non lo fai ti ammiro perché sei capace di combatterlo.
#Keepfighting
Ringrazio Chiara la mia nuova stronza rompicoglioni vicina di banco perché esiste e ha scritto un auto ringraziamento. *Chiara si autoringrazia* 
Avrò fatto degli errori, ma perdonatemi, non l'ho riletto.
  
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