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Autore: Charlie__    12/11/2012    3 recensioni
E siamo al terzo giorno. Un'altra storia per il contest #lemilleeunanotte indetto dal THEGAYS. Questa volta i capi (ovvero in questo caso quella amorosa sadica di precipitiamo) davano una fanart e noi poveri ingenui dovevamo scriverci una storia.
Quella che mi è capitata in sorte è stata questa: https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/599596_10150971088229706_1924396219_n.jpg
Buona lettura e baci a tutti!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uccide più un sospetto
 

La gelosia, quando arriva, non va più via.
(Adriano Celentano, La gelosia)


C'è il filo di una ragnatela vicino alla finestra di Liam.
Un solo lungo filo che passa da parte a parte. Sarebbe invisibile se il sole del tramonto non lo illuminasse di un riflesso rosa quasi assurdo.

La fiducia fra due persone che si amano è un sottile filo rosso. Non spezzarlo mai, mio piccolo Liam”, gli aveva detto una volta sua madre.

Così lui non lo aveva mai rotto, quel filo, durante la sua adolescenza. Si era sempre fidato di chi diceva di amarlo e aveva ricambiato. Nello stesso modo in cui aveva giurato a quel ragno di non distruggere la sua casa.

Ora però uno strano serpente si era infilato sotto la pelle di Liam. Gli faceva scrocchiare il collo e gli provocava strani brividi lungo la schiena.

Si era sempre fidato del suo ragazzo, sul serio. Eppure, le volte in cui Josh lo prende in braccio o gli bacia le guance rosse, Liam deve frenare l'impulso di caricarselo sulle spalle come un sacco di patate e portarlo lontano dalla vista di quello.

Non sa come definire il sentimento che prova. Sa solo che quando Josh tocca, o semplicemente guarda, il suo Niall si sente come sua sorella Ruth durante la primavera: un allergico di prima categoria.

E l'allergia è un mostro verde che non puoi controllare e ti assale tutte le volte che vuole. Decisamente la peggiore fra le bestie che possono affliggere qualcuno. Non puoi combatterla, devi solo ripararti in un luogo sicuro.

Ma Liam è un ragazzo buono e paziente, irrigidisce la sua mascella e sta zitto. Anche se, Niall potrà negare all'infinito, lui sa. Sa che Josh si è innamorato del suo ragazzo, lo scorge fra i suoi movimenti, lo intravede da come si muove verso Niall, come fosse una maledetta calamita.

Liam ci prova con tutte le sue forze, ma quel Josh è il suo polline e ormai sta diventando matto.

Cerca di parlarne con Niall, ma questo si arrabbia, gli intima di smetterla perché è una cosa talmente assurda che non ha ragion d'essere. Allora Liam si ritira, non può e non vuole spezzare il loro filo rosso: quel ragazzo biondo è la cosa più bella della sua vita.

Purtroppo però rimane il fatto che la notte ha gli incubi ed è sempre più nervoso, ossessionato dall'idea che Niall potrebbe andare via con qualcuno migliore di lui, più vivace e sincero, allegro e sensibile. Qualcuno che non sia lui.

La situazione precipita di giorno in giorno e Liam non sa davvero più come comportarsi. Sta da solo per ore quando non è obbligato alla convivenza forzata che una band prevede, evitando così di vedere Niall e Josh assieme. Non vorrebbe dover tirare un pugno a quest'ultimo.

Finché, un giorno, si arriva al punto di non ritorno.

Niall ha notato che ultimamente il suo ragazzo ha qualcosa che non va, ma non ci bada troppo. Lo ama e quando vorrà parlargliene sarà lì per lui.

Entra nella loro cucina nuova di zecca, “strano”, pensa, “Liam dovrebbe già essere qui”.

C'è un foglio bianco sul tavolo di marmo e sopra c'è un messaggio lasciato con una grafia ordinata, identica a quella del “Ti amo” sul post-it nella loro camera da letto. Niall l'ha fatto incorniciare per Natale.
E' più di quanto possa sopportare, perdonami” è scritto su quel foglio.
Niall si accascia sullo stipite della porta, singhiozzando, nello stesso momento in cui Liam si raggomitola in un letto dall'altra parte della città, versando ininterrottamente lacrime.


Liam non saprà mai quanto male ha fatto a spezzare quel filo.
In fondo, il polline contro cui doveva ripararsi non era altro che se stesso.

  
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