Una volta ho visto morire un amico.
Ma non è stato l'atto di per sé a rendermi triste.
No, la cosa che mi ha colpito di più, è stata la sensazione del mattino, di quando ti svegli e sai che lui non sarà più lì a darti il buongiorno.
E non potrai più bearti dei sui sorrisi, delle serate spese a parlare.
E lentamente dimentichi ogni cosa, perfino il suo volto, o il suono della sua voce. O il suo profumo. In breve, ti dimentichi di ogni cosa che lo rendeva vivo.Trovo che questa sia la cosa peggiore. Voglio dire se l'area del nostro cervello dedicata alla memoria non fosse così ridotta, probabilmente la perdita verrebbe assimilata. Oppure farebbe ancora più male, accrescendo la nostalgia.