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Autore: inbadlounds    12/11/2012    4 recensioni
[NIFF/ OS / ANGST]
Rimango con lo sguardo fisso al soffitto per molto tempo,
Mi volto verso la tua parte del letto e stringo forte il tuo cuscino immaginando di stringere te.
Ispirando il tuo profumo.
Scoppio, di nuovo, a piangere.
Bagnando di lacrime il tuo cuscino.
Mi dispiace, per questo, Nick.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 “…La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l’inquietudine di vivere
La vita senza te...”
La solitudine – Laura Pausini

 


 

La solitudine(tra noi).

 
 
Doveva essere una semplice chiacchierata al bar, prima che entrambi ci dirigessimo al lavoro.
Era la nostra solita routine: ci svegliavamo, ci vestivamo e facevamo la colazione al bar.
Al Lima Bean, precisamente.
Al Lima Bean, dove abbiamo passate tante giornate, con i Warblers.
Al Lima Bean, dove qualche anno dopo mi sono dichiarato per la prima volta a te.
Al Lima Bean, dove dopo tre anni e sei mesi, ti ho chiesto di andare a vivere insieme.
Al Lima Bean, dove tutto ebbe inizio.
 
Il nostro bar, dove, ora, tu mi parli del tuo imminente trasferimento in un’altra città, in un altro Stato.
Il nostro bar, mentre mi sussurri, con il bicchiere vicino alla bocca, un « Mi dispiace, dobbiamo… noi dobbiamo…lasciarci. La distanza non fa per noi. »
Ti odio per questo, Nick.
 
« Perché, Nick? Perché questa conclusione? »
 
Tu mi guardi, con il caffè in mano, e mi sorridi. Un sorriso triste, e capisco quanto ti è costato dirlo, con tutta calma, mentre una lacrima solitaria ti bagna il viso.
 
« Jeff, è meglio così. » Mi dici mentre nei tuoi occhi leggo un “non rendere le cose ancora più difficili”.
 
Eppure mi conosci, Nick.
Apro bocca per ribattere ma tu mi precedi.
« È tardi. Devo andare. » 
                     
Cosa?  Te ne vai via così, Nick?
 
Ti vedo alzarti e avvicinarti a me, per porgermi un bacio prima sulla fronte e poi uno sulle labbra.

Ha il sapore di un addio, Nick.
 
«Te ne vai via così, Nick? Mi lasci e te ne vai così? »
 
Non mi accorgo di star urlando.
Non mi accorgo di star piangendo.
Non mi accorgo di nulla se non del tuo sorriso triste, davanti alla porta d’uscita, mentre mi mimi “mi dispiace, ma è meglio così” e te ne vai.
Te ne vai, dal nostro bar.
Dal nostro bar, dal nostro litigio.
Dal nostro bar, dalla nostra rottura.
 
 
                     
Tu sei fatto così, Nick.
Lo sei sempre stato.
Preferisci scappare, anziché affrontarmi, preferisci prendere le distanze, anche se questo fa male, ci fa male.
È come se io fossi il cacciatore e tu la mia preda.
Ti lasci avvicinare, poi quando ne hai abbastanza mi sfuggi dalle mani.
Lasciandomi solo e arrabbiato.
 
Ti odio per questo, Nick.
 
Non mi accorgo di averlo detto a voce altra, non finché Wes – che lavora lì – non mi poggia una mano sulla spalla e mi conduce nel retro, lontano da occhi indiscreti.
Una volta li, comincio a piangere.
 
«Nick se n’è andato. Non tornerà. »
«Nick se n’è andato. Non tornerà. » Mi fa eco, Wes.
 
Rimango lì, tutto il pomeriggio.
Non vado a lavoro e rimango in quel bar, il nostro bar, a fissare la gente che entra ed esce.
Rimango in quel bar fino alla chiusura.
 
Solo allora mi azzardo a tornare a casa.
Alla nostra casa, dove di te non è rimasto più niente.
Solo ricordi racchiusi in ogni stanza. Ricordi di te, sorridente. Ricordi di te, abbagliante.
Ricordi, impressi nella mia mente.
 
Mi butta nel letto, stanco.
Senza nemmeno guardare se la tua roba è sparita, lasciando degli spazi vuoti al loro posto.
Mi sento così sporco, vuoto, inutile senza di te, Nick.
 
Perché te ne sei andato?
Perché non ci hai almeno provato?
Perché mi stai facendo questo?
Tutte domande senza risposte, domande a cui tu non hai voluto rispondere.
 
Ti odio per questo, Nick.
 
Rimango con lo sguardo fisso al soffitto per molto tempo,
Mi volto verso la tua parte del letto e stringo forte il tuo cuscino immaginando di stringere te.
Ispirando il tuo profumo.
 
Scoppio, di nuovo, a piangere.
Bagnando di lacrime il tuo cuscino.
Mi dispiace, per questo, Nick.
 
Ed ora, io… Dovrò imparare a svegliarmi senza di te, Nick?
Come, Nick, come devo fare? Perché io non ci riesco.
 
Chiudo gli occhi pensando che magari tutto questo è un sogno.
Chiudo gli occhi sperando che al mio risveglio tu sarai qui con me.
 
Chiudo gli occhi e, quando li riapro il giorno dopo, tutto è come ieri.
Nick ormai è andato ed io… Io sono rimasto qui, a stringere il tuo cuscino.
 
Eppure non voglio perdere le speranze, perché, si dice,in amore la speranza è l’ultima a morire.
 
 

 
N/A:
Buonasera!
Finalmente anche io posto la mia OS per il Niff!Month.
Il prompt che ho scelto è : Cuscino – “dovrò imparare a svegliarmi senza di te?” – angst .
Mi è uscito fuori questa cosa. All’inizio, la fine era leggermente diversa. Uhm, ho detto all’inizio, non al principio che non saprete mai. LoL.
 
Come al solito, ringrazio la mia Beta, @whateverhappened che ha avuto la pazienza di betarlo e inserirmi citazioni sulla Solitudine di Laura Pausini, cosa che non mi è passata nemmeno nell’anticamera del cervello e – a quanto mi è stato detto – ho pure messo due citazioni. X°D


Dopo lunghe riflessioni, (?) diciamo pure "trucchi da Jedi" citando la Silvia, ci sarà un seguito NON angst. AHAHAHA.
Sicuramente. Lo giuro.
Alla prossima.
Baci!
 

Se è rimasto ancora qualcuno a leggere queste note,
            vi lascio la mia pagina facebook dove potete chiedere quello che volete
e restare aggiornati sulle mie storie: Rin (marshmallown)

   
 
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