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Autore: LilyGranger    12/11/2012    3 recensioni
Con i tempi che corrono, con le circostanze che si vengono a creare, con le foglie che cadono dagli alberi, mi ritrovo senza alcuna speranza verso l’umanità.
Una lettera, una supplica a te che leggi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Lettore, questa è una mia lettera a te. Puoi ritenerla uno sfogo, una richiesta di aiuto o un desiderio di attenzione, ma ti prego di leggerla con attenzione, perchè parla di te, di noi.
Con i tempi che corrono, con le circostanze che si vengono a creare, con le foglie che cadono dagli alberi, mi ritrovo senza alcuna speranza verso l’umanità.
Il presente e il futuro si mostrano grigi ai miei occhi, giusto il passato presenta un po’ di luce..
..ma come ho detto è passato e i tempi sono già corsi, le circostanze si sono già create e le foglie fungono già da tappeto al soffice terreno.
La speranza di un presente migliore è morta nel momento stesso in cui ho scritto questa frase. Perchè il presente è ogni secondo , minuto, ora, giorno che passa per diventare parte del passato.
Ogni secondo ( minuto, ora, giorno ) che passa mentre noi stiamo con le mani in mano, è una perdita per il futuro che ci attende,  e una diffamazione per il passato che abbiamo costruito.
E di secondi (minuti, ore, giorni ) ne stiamo perdendo molti.
Cosa ci è successo ?
Che fine hanno fatto le suffraggette ?
Che fine hanno fatto “ i pazzi che gridan Alegrìa” ?
Siamo tutti così ciechi che non riusciamo a veder la luce che ci stiamo lasciando alle spalle per inoltrarci in un tunnel senza uscita ?
Ci riuniamo in piazza, a miglialia ci riversiamo nelle strade.
Ma per cosa ?
Per ballare.
Per ballare un ballo che non è neanche nostro.
Le piazze sono sgombre ora ! Ci dobbiamo dare una mossa!
Chi chiamano, urlano il nostro nome, supplicano per un aiuto che probabilmente non arriverà mai.
Eppure è il nostro momento. Non dobbiamo aspettare che qualcuno ci passi il testimone, perchè è già caduto.
Tuttavia non è troppo tardi.
Per riscattarsi non può essere tardi.
Le occasioni sono tante, specialmente ora.
Urliamo, uniamo i nostri cuori e fondiamo le nostre voci. Riscattiamo il passato, assicuriamoci un futuro !
Assicuriamolo per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti...
Le generazioni passate hanno lasciato un terreno arido alle loro spalle, è vero, ma non siamo obbligati a seguire le orme dei nostri antenati.
Siamo obbligati a lasciare un florido raccolto ai nostri figli, in modo che da questo mondo possano prendere il meglio.
Sapete cosa lasceremo continuando di questo passo ?
Secche spighe di grano, morse qua e là dai corvi.
I corvi, per chi non vuol leggere fra le righe, sono i nostri politici.
Concludo la mia lettara con il ringraziarti di averla letta tutta.
Sono consapevole del fatto che non ho concluso nulla, di aver espresso solo le idee che continuano a ululare nel vento.
Sono consapevole del fatto che non hanno nessun peso, le mie parole.
Sono consapevole anche del fatto che non cambieranno il destino della decadente società in cui mi trovo.
Ma, caro lettore, la mia supplica è rivolta a te. A te che,evidentemente se sei arrivato fino a questa riga del mio monologo ti importa qualcosa di quel che accade nel nostro mondo.
Caro lettore incidi queste parole nel tuo cuore, scolpisci queste idee nel tuo animo...
...E vedrai che il mondo sarà un posto migliore...Grazie a te.
Ora come le foglie ho compiuto il mio ciclo e mi accingo a staccarmi dal ramo per volare via.
 
Una ragazza che ha perso quasi completamente
La fiducia nel genere umano
   
 
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