Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Bluemask    13/11/2012    3 recensioni
- Non ti ho più vista passare in spiaggia, incominciavo a preoccuparmi.- sorride, mentre io appoggio il vassoio sul tavolo, cercando di non combinare danni.
- Ultimamente sono impegnata, con gli studi e il lavoro, e non ho molto tempo.- mi stringo nelle spalle, lusingata per il fatto che si ricordasse di me, e portandomi dei capelli dietro all’orecchio.
Annuisce, indicando la sedia accanto a lui col capo.
- Perché non ti siedi? Mi farebbe piacere parlare con te. – si morde leggermente il labbro, facendomi arrossire.
- Sono piuttosto occupata, adesso, e...-
Mi interrompe, prendendomi per un polso e facendomi sedere di peso.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
For Camelle ~

 

 Like a firework
 

 
 
 

Do  you ever feel like a plastic bag,
drifting through the wind
wanting to start again?

 

 
 

 

Davanti a me rotola un sacchetto di plastica trasparente tra la polvere del marciapiede, spinto dal vento. Mi fermo a guardarlo, chinando poco la testa da un lato, riconoscendo me stessa in quell’immagine.
Mi aggiusto le cuffiette, salvandone una che stava per cadere, e ricomincio a procedere lentamente, come pochi secondi fa. Lascio vagare il mio sguardo sulla spiaggia, bloccandomi quando incontro quello di un ragazzo.
Sorride (o forse aveva quel bellissimo sorriso già prima di vedere me?), si china e prende un pallone grigio finito vicino al muretto in pietra dello stesso colore. Ritorna dai suoi amici, lanciando la palla e ricominciando a giocare.
Sorrido anche io, ripensando all’immagine dei suoi occhi blu come l’oceano che avevo di fronte a me. La brezza marina mi accarezza un ciuffo nero, che posiziono dietro un orecchio quando mi siedo sul muro.
Muovo i piedi avanti indietro, dimenticando i miei diciannove anni e facendo finta di essere tornata bambina.
Seguo i movimenti del ragazzo di prima, trattenendo il fiato quando colpisce la bottiglia messa a mo’ di palo per la porta ed esultando in silenzio quando invece porta un goal alla sua squadra.
Un suo amico riccio calcia la palla vicino a me, e il ragazzo di prima viene a prenderla.
Mi sorride di nuovo, ma questa volta si ferma davanti a me. Per colpa dell’altezza del muretto, seppur minima, deve alzare lo sguardo.
- Louis.- si presenta, tendendomi la mano.
- Camelle.- sorrido io, stringendogliela.
 

 

Do you ever feel, feel so paper thin
like a house of cards,
one blow from caving in?

 
- Cam, porta questo al tavolo diciassette, in fretta.- ordina James, nervoso come sempre.
- Subito.- bofonchio, irritata dal tono del mio capo, mentre prendo il vassoio nero posato sul bancone.
Faccio attenzione a non far cadere la tazza con un cappuccino e un piattino con un cornetto; sospiro, affamata. Accidenti, non ho ancora fatto colazione e sono quasi le undici, probabilmente non mangerò nemmeno oggi.
- Camelle, se non sbaglio.-
Sobbalzo, incredula, riconoscendo quella voce e puntando il mio sguardo in quegli occhi azzurri.
- Louis.- sussurro, sorridendo.
Speravo da giorni di rivederlo, ed ora eccolo qua. Seduto, con un castello di carte da gioco davanti a sé che rimane su per miracolo. Ad un soffio dal cadere.
- Non ti ho più vista passare in spiaggia, incominciavo a preoccuparmi.- sorride, mentre io appoggio il vassoio sul tavolo, cercando di non combinare danni.
- Ultimamente sono impegnata, con gli studi e il lavoro, e non ho molto tempo.- mi stringo nelle spalle, lusingata per il fatto che si ricordasse di me, e portandomi dei capelli dietro all’orecchio.
Annuisce, indicando la sedia accanto a lui col capo.
- Perché non ti siedi? Mi farebbe piacere parlare con te. – si morde leggermente il labbro, facendomi arrossire.
- Sono piuttosto occupata, adesso, e...-
Mi interrompe, prendendomi per un polso e facendomi sedere di peso.
- Cinque secondi, giuro.- sorride, sbattendo le palpebre con una faccia da cucciolo indifeso.
Rido, sentendomi leggera come ultimamente non accadeva più.
 

 

Do you ever feel already buried deep
Six feet under scream
But no one seems to hear a thing
Do you know that tehre’s still a chance for you
Cause there’s a spark in you



 
- Ti sei mai sentito come... come se fossi già sepolto, sei piedi sotto terra. E urli, ma nessuno sembra sentire niente?-  domanda improvvisamente, mettendo le mani nelle tasche dei jeans e guardando il mare.
Seguo i suoi occhi, osservando anche io la massa scura e salata.
- Tutti i giorni, Lou. – sospiro, stanca a causa di un’altra giornata lavorativa.
- E come fai a sentirti meglio?- sussurra, passandosi una mano tra i capelli chiari.
Come faccio? E’ semplice. Parlo con te, ti guardo, ascolto la tua voce.
- Non so. – mento, evasiva, sedendomi sulla sabbia umida.
Lui fa lo stesso, mettendosi accanto a me.
- Ma deve pur esserci qualcosa che ti aiuti, no? – continua, testardo.
Disegno un cuore, senza nemmeno accorgermene, piegata leggermente sulle ginocchia; non rispondo, non sapendo cosa dire.
- Forse.- borbotto infine.
Mi prende la mano, intrecciando le mie dita tra le sue. Lo fisso, sorpresa.
- Io so, invece, cosa mi aiuta ad andare avanti. Sei tu, Camelle. Perché c’è una scintilla in te. – sorride, accarezzandomi una guancia.
Socchiudo le labbra, cercando delle parole che non arrivano, e lui si china verso di esse, catturandole con le sue in un bacio.
 

 

You just gotta ignite the light
And let it shine
Just own the night
Like the Fourth of July

‘Cause baby you’re a firework
Come on, show ‘em what you’re worth
Make ‘em go “Oh, oh, oh”
As you shoot across the sky



 

- Ti amo, fuoco d’artificio.-
Inarco un sopracciglio, confusa.
- Che cosa?-
Lui ride, facendomi venire i brividi come ogni volta.
- Fuoco d’artificio, non ti piace? Per me sei come un fuoco d’artificio. Bellissima, allegra, colorata...-
- Colorata?- lo interrompo, divertita.
Louis sbuffa, alzando gli occhi al cielo nero della notte.
- Ecco, ora la vena romantica se ne è andata!- borbotta, offeso. – Fa’ ciao ciao alla vena romantica, su. - agita la mano davanti a sé, come un bambino. Una signora lo guarda stranita, ma continua a camminare facendo finta di niente.
Scoppio a ridere, battendomi una mano sulla fronte.
- Sei un caso disperato, Tomlinson.- sospiro.
Lui annuisce, consapevole.
- Vieni, prendiamo un gelato che tra un po’ iniziano i veri fuochi d’artificio.- mi tira dall’altra parte della strada, in una gelateria.
- Intendi dire che io sono un fuoco d’artificio finto?-
- Tu sei il mio fuoco d’artificio, quindi sei un caso a parte.-

 
Baby you’re a firework
Come on let your colors burst
Make ‘em go “Oh, oh, oh!”
You’re gunna leave ‘em fallin’ down

You don’t have to feel like a waste of space
You’re original, cannot be replaced
If you only knew what the future holds
After a hurricane comes a rainbow

 

 

- Baby you’re a firework, come on let you colors burst. Make ‘em go “oh, oh, oh!’’. You’re gunna leave ‘em fallin’ down.- canto a bassa voce, improvvisando qualche passo di danza che non dia troppo nell’occhio.
- E quindi tu staresti stonata, eh?- mi punta un dito contro Louis, sbucando da dietro.
Mi appoggio una mano all’altezza del cuore, cercando di riprendermi.
- Dio, non farlo mai più, mi hai spaventata.- sibilo, incenerendolo con lo sguardo.
Lui ride, semplicemente e come ogni volta che mi fingo arrabbiata, facendomi sorridere.
- Okay, scusa.- alza le braccia in alto, prima di darmi un bacio veloce.
- Sempre Katy, eh? Non ti stufi mai?- domanda poi, camminando affianco a me per il lungomare.
- Dovrei?- inarco un sopracciglio, incredula.
Alza gli occhi al cielo, io gli do una gomitata leggera.
- E’ fantastica, Lou!-
- Sì, certo, lo dici ogni volta.-
- E non smetterò mai di dirlo.-
Mi scompiglia i capelli, sbuffando.
- Come vuoi. You don’t have to feel like a waste of space, you’re original, cannot be replaced. If you only knew what the future holds, after a hurricane comes a rainbow.-
- Chi è quello fissato, ora, eh?- lo prendo in giro, strizzando l’occhio.
- Certo, certo.- si arrende lui, prendendomi per mano.

                                                                                                                                  *
 
Mi mordo il labbro inferiore nervosa, per poi fare una faccia schifata quando sento il sapore del rossetto rosso.
Sospiro, aggiustandomi un’altra volta i capelli e l’abito lungo.
E se inciampassi con la stoffa bianca?
Dio, perché mi sono lasciata convincere a mettermi un vestito che tocca fino al pavimento?
E perché ho questi odiosi e orribili tacchi?
- Hai finito di guardarti allo specchio? Ci aspettano tutti in chiesa.-
Mi volto verso mio padre, stretto nel suo smoking, e sorrido appena, annuendo.
Che ansia.
 
Ma perché non si può mettere qualcosa di più allegro ai matrimoni?
Respiro profondamente, entrando a braccetto con mio padre.
Osservo i presenti, tutti in piedi con gli occhi puntati addosso a me, e il prete, laggiù in fondo, che mi guarda con un sorriso bonario.
Probabilmente l’unico che non è voltato nella mia direzione è proprio Louis.
Come se mi avesse letta nel pensiero si gira, passandosi la lingua sulle labbra e sorridendo felice.
Lo imito, anche perché non riesco a fare nient’altro.
Mi accorgo che gli sono arrivata affianco solo quando i miei piedi si fermano da soli e la musica cessa.
 
- Camelle, vuoi tu prendere come sposo Louis Tomlinson; sei disposta ad onorarlo e rispettarlo in salute e malattia, in ricchezza e povertà, in...-
- Lo vuole!- lo interrompe il mio quasi marito.
Soffoco una risata, fulminandolo con lo sguardo.
Il prete borbotta qualcosa che assomiglia a un – i giovani d’oggi sono così insolenti- e riprende il discorso.
- E tu, Louis Tomlinson, sei disposto a prendere come sposa la qui present...-
- Lo voglio.- sbotta di nuovo, levando delle risate tra il pubblico alle nostre spalle.
- E fate tutto voi, allora!- decreta il vecchio, rosso in volto dalla rabbia.
- Lo scusi, davvero, non voleva comportarsi in modo così irriverente.- replico, sorridendo.
- Quello che ha detto lei.- mi dette ragione William.
Il tipo sbuffa, seccato, e ricomincia a parlare.
- Il Signore benedica questi anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà. Per Cristo nostro Signore.- prese dai paggi (le due sorelle, gemelle, di Louis) la scatola con due anelli d’oro sopra.
Tomlinson prende il primo, sorridendomi raggiante e tenendomi una mano.
- Camelle, ricevi questi anello, segno del mio amore e della mia fedeltà, nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo.- recita lui, infilandomelo nell’indice.
- Louis, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà, nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo.- gli prendo la mano, mettendogli l’anello al dito.
- Lo sposo può baciare la sposa.- esclama il prete, mentre Louis già mi prende il viso tra le mani per avvicinarlo a sé.
- Ti amo. - soffia, pochi centimetri lontano dalle mie labbra.
- Ti amo anche io. - sussurro, facendole combaciare con le sue.
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Angolo:
It’s a love story, baby just say YEES.
Non c’entra niente con questa os, lo so :o
Beh, che volete farci, sapete con chi avete a che fare *si indica, scuotendo la testa*
Anyway, tanto per restare in tema con l’inglese, eccomi qui a pubblicare (finalmente) una -orribile- os Lomelle (Louis-Camelle).
Wtf?
Ti giuro, Cam, che ho provato a farla bene, ma non avevo ispirazione. Questo è il massimo che posso fare cc
Però dai, siete molto teneri tu e Lou, no? :’)
Well, la parte del matrimonio non è venuta bene, ma leggete l’insieme e non le righe da per sé. (?)
D’accordo, immagino di dovermene andare ora, torno a vedere i video diary del cast ‘Merlin’ coi sub ITA perché altrimenti non ci capirei niente.
*saluta con la mano*
 
Ps: la canzone è la prima metà (più o meno) di Firework, Katy Perry c:

 
 
 
 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Bluemask