Ci sono cose che non si possono dire, dove bisogna celare nel cuore per non sembrare deboli ed è difficile fare la scelta giusta. Poi, cos'è giusto? Nessuno di noi può dirlo. Gerard...era ancora nei suoi sogni e non voleva dimenticarlo, non poteva farlo. Cosa provava davvero per lui? Non lo sapeva più o forse non voleva ammetterlo. Era ormai tardi e il sole brillava nella stanza, ma lei restava ancora nel letto: non era intenzionata ad alzarsi. Strano per una persona come Erza Scarlet, eppure quel giorno non voleva far altro che restare a letto a riposare. Anche i grandi guerrieri – pensò- hanno bisogno di riposo e con grande soddisfazione si girò dall'altro lato del letto cercando di prendere sonno, quando a un tratto un rumore assordante la fece trasalire. Era la sua gilda e sebbene fosse distante da loro -si trovava al dormitorio femminile- riusciva a sentirli: erano troppo rumorosi. Comprese che era ora di far vedere a tutti chi era Titania: se le avevano affibbiato un soprannome era meglio che né usufruiva. Si alzò dal letto, indossò la sua armatura del drago imperiale e si avviò verso la gilda. Natsu l'avrebbe pagata... Non si disturba Erza quando dorme.

Titania in breve tempo entrò nella gilda spalancando le porte e tutti la guardarono spaventati: chi sarebbe stato il mal capitato, questa volta? Tutti si voltarono verso Natsu.

<< Ehi Erza vuoi vedere il mio ballo? >>

<< Tu hai disturbato il mio sonno e tu me la pagherai! >>

Natsu prima la guardò spaventato, poi infiammò il suo pugno e si lanciò a tutta velocità verso Erza, ma venne scaraventato per aria da quest'ultima, che senza dire una parola se ne andò. Tutti rimasero sbalorditi.

<< Che idiota >>

<< Oh Gray-sama, Juvia vi trova fantastico >>

<< Povera Juvia >> disse Lucy, mentre al bancone scriveva il suo romanzo.

<< Si riprenderà presto! Anche io voglio un fidanzato >> disse Cana, mentre beveva dalla sua botte.

<< Cana, forse se smettessi di bere, tutti ti dovrebbero più carina; ma questo non importa né a me né a te giusto? Io penso solo alla tua salute. >> disse Mirajane.

Lucy le guardò sorridendo in maniera tirata: sembrava che tutti a Fairy Tail, quel giorno, erano con la testa tra le nuvole.

<< Oggi trovo Erza molto strana: sarà accaduto qualcosa? >> domandò la ragazza dai capelli biondi.

<< Uhum, non che io sappia >> rispose Cana

<< Ora che ci penso, mi sono ricordata di doverle dire una cosa importante... Cana, pensa al bancone e tu Lucy controllala che non si beva tutto! Quella è la dispensa di un mese >>.

Mirajane si diresse fuori dalla gilda. Si era dimenticata di quel ragazzo dai capelli blu e del suo biglietto.

Lucy venne subito distratta da Natsu, che saltava ovunque per attirare la sua attenzione e Cana mentre serviva, beveva. Intanto Mira correva per le strade di Magnolia.

Era sera tardi e alla gilda si trovavano solo lei e Cana che a causa del troppo alcool era crollata. Stava per posare tutto e svegliare l'amica quando vide la porta della gilda aprirsi. Subito aveva capito che non era uno dei loro, ma aveva un odore stranamente familiare. Gentilmente gli chiese cosa volesse, ma lui rispose solo << Erza >>. Comprese che era Gerard: Titania una sola volta ne aveva parlato con lei, ma ormai era passato troppo tempo. La figura le lasciò un biglietto. Non lo lesse: fece sedere il giovane, gli offrì da mangiare e da bere. Poi, nello stesso momento in cui si voltò per salutarlo, lui, era già sparito. Adesso era passato un mese da quell'incontro e aveva creduto che fosse tutto un sogno, ma invece era reale: il biglietto lo aveva conservato.

<< Il biglietto l'avevo dimenticato sotto alla botte e quando l'ho cambiata l'ho ritrovato. Erza dove sei!? >>

Finalmente dopo una lunga corsa la vide e le urlò di fermarsi: Scarlet si arrestò di colpo e appena la vide rimase stupita.

<< Uno: perché urli; due: perché corri scalza? >> 

La ragazza dai capelli albini mostrò uno dei suoi sorrisi più inquietanti, ma le parlò del biglietto, fino al momento in cui Gerard era sparito.

<< Quindi questo è da parte sua, non ne sono completamente sicura, ma aveva uno strano tatuaggio all'occhio sinistro e capelli di blu intenso. >>

<< Gerard...>>

<< Erza, erano gli occhi di un cuore sinceramente innamorato >>.

Titania sgranò gli occhi e la sua corazza di ferro crollò in mille pezzi: ma era brava a evocarne un'altra, così non mostrò i suoi sentimenti all'amica/rivale.

<< Non sono cose che ti riguardano Mira, anche tu devi risolvere i tuoi problemi sentimentali >>

<< Possiamo dire che siamo sulla stessa barca, no? Poi io li risolverò prima di te: ho a che fare con una botte, non sarà difficile >>

Erza sorrise. Ringraziò Mira e si diresse verso la sua abitazione: rifletté tutto il pomeriggio, poi poco a poco si addormentò e i sogni non furono dei più piacevoli. Sognò di rincorrere Gerard che la feriva, poi ritornava buono, e ancora cattivo; poi il suo arresto. Infine il bambino che aveva conosciuto, pieno di vita e amore. Si svegliò di soprassalto e vide l'ora: le 20:14. Sospirò e si preparò un tea.

<< Segui il tuo cuore...cosa vorrà mai dire? >>

Erano ormai le 21 Gerard stava per andarsene quando vide Erza, le sorrise, si avvicinò e tentò di abbracciarla ma Titania si scostò, il ragazzo sorrise.

<< Sono contento di vederti, mi sei mancata >>

<< Perché sei venuto Gerard? Cosa vuoi? >>

<< Io volevo solo vederti, non importava per quanto tempo. Volevo solo stare con te. Un uomo ha bisogno di ritornare a casa ogni tanto >>

Il suo sorriso fu per Erza il più bello del mondo: restarono insieme tutta la notte.

Quella fu una notte magica per entrambi i giovani che sebbene non ancora pronti per dichiarare i propri sentimenti, erano l'uno tra le braccia dell’altra. La notte terminò presto, per lasciare spazio alla luce. Gerard guardò il cielo: erano sulla montagna più alta di Magnolia. Il ragazzo porse la mano ad Erza per aiutarla ad alzarsi. Infine, l'abbracciò con forza e le loro labbra si unirono in un bacio che prometteva amore, dava amore.

 << Erza non piangere, noi ci rivedremo presto >>

<< Un tempo per noi...>> sospirò la ragazza.

 Gerard mise l'indice sotto all'occhio destro di Erza.

 << Non piangere, non rovinare il tuo bel viso. Ci sarò un tempo per noi e sarà presto, molto presto >>

Gerard ed Erza si salutarono con un altro bacio. Quello non era l'ultimo bacio, ma il primo di una lunga storia.

Erza tornò alla gilda con il cuore più leggero: amava Gerard e Gerard amava lei. Tutto finiva e iniziava lì, dove c'erano loro.