One Direction, 'they don't know about us' di rescuemejustin su EFP Fanfiction

they don’t know about us

“People say we shouldn’t be together
Were too young to know about forever
But I say they don’t know what they talk talk talkin’ about

Cause this love is only getting stronger
So I don’t wanna wait any longer
I just wanna tell the world that your mine”

“già, loro ci odiavano, loro odiavano quelli come noi.
ci disprezzavano, pensavano fossimo inutili e insignificanti.
e loro non sapevano, non sapevano di noi.
non sapevano del nostro amore, non sapevano della nostra storia.
non sapevano quanto ci amavamo.
non sapevano niente.
ma noi andavamo avanti, a testa alta.
insieme, ogni giorno più forti e uniti.
loro non sapevano delle nottate passate a piangere, loro non sapevano delle ferite.
pensavano solo ad odiarci, a loro non importava di noi.
ma forse era meglio così, era meglio che loro vivessero la loro vita e noi la nostra.
non sapevano che eravamo pronti a tutto per rendere il nostro amore sempre più forte.
non volevano che stessimo insieme, ci chiamavano “frocetti”, ma loro non sapevano niente.
ed io non potevo più aspettare, non ci riuscivo, volevo solo gridare a tutto il mondo quanto di amavo.
ma io ero forte.”

“They don’t know about the things we do
They don’t know about the I love you’s
But I bet you if they only knew
They will just be jealous of us
They don’t know about the up all night’s
They don’t know I waited all my life
Just to find a love that feels this right”

“credevano semplicemente di essere superiori.
credevano di poterci dividere.
credevano di poter fermare il nostro amore, ma non sapevano che noi eravamo indistruttibili.
non sapevano che sarebbe stato qualcos’altro a dividerci.
non sapevano che sarebbe stato un incidente a portarti più lontano da me, ma non del tutto via.
il tuo corpo era ancora qui.
tutti dicevano che non ci sarebbe stato più niente da fare.
tutti dicevano che saresti stato su quel letto per sempre.
dicevano che saresti stato attaccato a quei macchinari a vita.
ma loro non sapevano che io ci credevo ancora, non sapevano che eri troppo speciale per me.
non sapevano che non avrei mai lasciato solo il mio louis.”

“Just one touch and I was a believer
Every kiss it gets a little sweeter
It’s getting better”

“e ricordo ancora il nostro primo incontro.
quando era bastato un tocco per farmi innamorare.
quando avevo incontrato quegli occhi oceano, quando avevo sentito il calore di quelle mani.
pensavano di poter paragonare il loro amore al nostro.
credevano che ci saremmo di divisi come facevano loro.
pensavano che non sapessimo il significato della frase “insieme per sempre”.
pensavano ci saremmo lasciati, ma semplicemente non ci conoscevano.
non sapevano di tutte le notti passate a piangere per gli insulti e per l’odio che provavano per noi.
non sapevano degli abbracci e delle lacrime.
non sapevano della forza che c’era dentro di noi.
non sapevano che ti amavo”

le lacrime scorrevano lente e calde sul mio viso, ormai facevano parte di me.
“signor Styles, si sente bene?” l’infermiera di turno si avvicinò a me e mi mise una mano sulla spalla.
“sì, sto bene” sussurrai a malapena singhiozzando leggermente.
affondai il viso nelle mani e cercai di calmarmi asciugandomi le lacrime.
non ci riuscivo.
lo vedevo lì, su quel lettino, inerme e non riuscivo a fare altro che piangere.
le gambe erano troppo deboli per reggermi in piedi anche se avevo solamente diciannove anni.
il dolore e le troppe lacrime mi rendevano sempre più fragile.
non riuscivo a reggere il peso di vederti tutti i giorni su quel lettino bianco, immobile.
non riuscivo a vedere il tuo viso angelico spento e pallido.
non riuscivo a vedere l’amore della mia vita senza parlargli, senza abbracciarlo, senza baciarlo.
mi mancava il calore delle sue braccia.
mi mancava l’amore nei sui baci.
mi mancava fare l’amore con lui.
mi mancava lui.
raccolsi un po’ di forze e mi avvicinai al lettino.
presi la sua mano e la tenni stretta tra le mie.
“louis” sussurrai singhiozzando.
spostai la sua mano sul mio petto, all’altezza del cuore.
“senti questo? senti il mio cuore che batte? senti come batte velocemente? batte solo per te. vive solo per te. se lo senti, se senti il mio amore, ti prego, dammi un segno. so che forse non mi puoi sentire, ma io ci credo ancora, io so che tu tornerai a vivere al mio fianco, come una volta. il nostro amore è più forte di qualunque cosa, anche di questo. lo supereremo.” singhiozzai stringendo la sua mano ancora poggiata sul mio petto.
niente, nessun segno.
“ti prego, io ti amo.” scoppiai di nuovo a piangere.
tremavo, piangevo, singhiozzavo.
mi stavo sfogando, come ogni giorno, ma quel giorno era diverso.
quel giorno sentivo che era diverso.
sentii stringermi la mano e il cuore iniziò a battere più velocemente.
strinsi più forte la mano di louis e sentii la sua mano muoversi tra le mie.
gli occhi mi si riempirono di nuovo di lacrime e iniziai a pregare.
mosse leggermente la testa sul cuscino.
in quel momento non sentivo niente intorno a me, sentivo solo il calore della sua stretta.
quanto mi era mancata.
non so perché non chiamai l’infermiera, forse perché volevo godermi quel momento.
forse perché se l’avessi chiamata mi avrebbero mandato via e non avrei potuto vederlo.
si mosse di nuovo.
tremavo.
aprì gli occhi e per la prima volta, dopo due anni, rividi quelle iridi.
scoppiai a piangere e lo abbracciai.
lo strinsi fortissimo a me e piansi sulla sua spalla.
non riuscivo a crederci, pensavo fosse tutto un sogno.
pensavo che da un momento all’altro mi sarei svegliato piangendo.
ma era la realtà, aveva veramente riaperto gli occhi, era veramente accanto a me, vivo.
“harry”