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Autore: Lady Antares Degona Lienan    01/06/2007    7 recensioni
Era come se il sole si fosse improvvisamente riscoperto invidioso del sangue: il rosso di quel tramonto non aveva nulla d’invidiare alla macchia vermiglia che pigramente si dipingeva sul suo petto.
NaruSaku
[ Prima fanfiction - sfida con Kodamy ]
Genere: Romantico, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Noi Siamo Qui

Noi Siamo Qui

*°*

[ Behind These Hazel Eyes ]

 

 

 

 

Seems like just yesterday
You were a part of me
I used to stand so tall
I used to be so strong

 

Era come se il sole si fosse improvvisamente riscoperto invidioso del sangue: il rosso di quel tramonto non aveva nulla d’invidiare alla macchia vermiglia che pigramente si dipingeva sul suo petto.

 

Sakura lo guardava attonita, come incredula. Forse, le pareva un miracolo che il suo migliore amico fosse ancora in grado di reggersi sulle proprie gambe. – Naruto… -

 

- Sakura. –

 

- Siamo ancora vivi, Naruto? –

 

Sullo sfondo ancora morivano rumori incerti, come foglie che crepitano nel rogo. Quella guerra era un grande albero la cui prima ed unica necessità pareva quella di liberarsi d’ogni peso superfluo, spogliandosi dunque di ogni ornamento.

 

E loro erano fiori, gemme, boccioli, foglie. Tutti dispersi nel vento.

 

- Credo di sì. Voglio dire! Stiamo parlando, giusto? –

 

La ragazza si fissava le mani. Le chiudeva a pugno, poi le stendeva, rimirandosi i palmi e i dorsi lividi e graffiati. Sembravano vivi ma, infondo, come potevano dirsi al riparo dalle illusioni di quel sole così rosso?

 

- E allora perché… non sento niente? –

 

Pregò perché non dicesse: stanchezza.

Ci aveva pensato lei stessa, e le era parsa una condizione così instabile, insicura. Quasi illusoria. Ricordava bene le giornate passate con Tsunade ad allenarsi, a stringere i denti per non crollare al suolo.

 

- Stanchezza? –

 

Quella non era stanchezza, come poteva esserlo? I piedi fluttuavano, le braccia parevano galleggiare. Mollemente abbandonate lungo i fianchi, avevano perso ogni peso.

 

- Naruto, come… -

 

- Non è così brutto, Sakura. Siamo qui, giusto? –

 

Certo che erano lì.

Come negare il profumo insistente dei fiori nati su quegli alberi spogli, a volte bruciati fino al loro nodo vitale? Il colore del cielo non poteva essere altrimenti, se non reale. Eppure quella sensazione si rispecchiava anche negli angoli degli occhi azzurri di Naruto.

 

Quando si gioca a mentire, si finisce col rimanere senza idee.

 

E quella bugia, Sakura la conosceva fin troppo bene.

 

- Naruto, perché… cos’è successo agli altri? –

 

Dove il cielo carminio si abbatteva sul suolo spoglio, là Naruto vide muoversi delle figure. Apparivano nere in controluce, brevemente ammantate di luce dorata a dar loro un briciolo d’umanità.

 

- Lì, Sakura! – la prese per mano, strattonandola e nascondendo quell’inquietudine che ancora gli si agitava dentro. Annullò i pensieri e lasciò che fluissero solo sul contatto fatto di pelle e carne pulsante.

 

 

Your arms around me tight
Everything, it felt so right
Unbreakable, like nothin' could go wrong
Now I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hanging on

 

 

La mano di Sakura era fredda.

Lei doveva aver pensato lo stesso: nel medesimo istante in cui il biondo si era girato per cercare lo sguardo dell’altra, Sakura era scoppiata a piangere.

 

- Sakura, non… -

 

- Perché non sento niente? –

 

La domanda rimase sospesa. Volteggiò nell'aria, rigettata dai polmoni come veleno. Blanda accettazione della realtà, sputata fuori dai denti. Volteggiò, dunque, e parve raggiungere quelle figure così lontane e improbabili, che d'improvviso si voltarono.

 

Sakura smise di respirare, e si fermò.

 

- Naruto, ci hanno sentito, mi hanno sentito! Siamo vivi, guarda! - il labbro le tremava violentemente: fu come ammettere che aveva pensato d'esser morta. Fu come se quel pensiero finalmente parola le avesse ferito le labbra, tagliato la lingua. Tossì e sputò sangue.

 

- Pensavi fossimo morti, non è vero? - le prese il viso fra le mani. La scosse. - Sakura, non ti ho mai detto bugie, io! Sakura, guardami, Sakura! Noi siamo qui, noi siamo vivi. -

 


I told you everything
Opened up and let you in
You made me feel alright
For once in my life
Now all that's left of me
Is what I pretend to be

So together, but so broken up inside

 

 

Lei lo guardò, sempre più smarrita, persa nelle sue speranze fatte di niente.

 

- Naruto, dobbiamo raggiungerli! -

 

- Allora corriamo, Sakura! -

 

Si presero per mano, quasi le stritolarono nel tentativo di tenersi uniti. Mani sempre fredde, comunque. Il sole stava tramontando, e faceva risaltare sempre con minor fervore quelle figure - che ironicamente apparivano sempre più lontane, piuttosto che vicine.

 

Dopo ore passate a rincorrere un sole che appassiva con la lentezza d'una montagna e figure evanescenti fatte di nulla, i due si fermarono.

 

- Non serve a niente. - commentò lei.. - E' come inseguire dei fantasmi. -

 

- Noi siamo qui, Sakura. Aggrappiamoci a questo. -

 

- Basta. - lo zittì. - Smettila di ripetere quella frase senza forma! La potrebbero dire anche dei morti, da dentro la tomba. -

 

Naruto assottigliò gli occhi, scurendosi in volto. - E' questo quello che pensi? Che siamo morti? -

 

- Certo che lo penso! Guardaci, siamo pieni di sangue - tu sei grondante di sangue - eppure non sentiamo dolore, e le nostre mani sono fredde! Cosa possiamo pensare, adesso, cosa posso pensare di tutto ciò? -

 

- Ehi, Sakura… -

 

- Non trattarmi come una bambina! So gestire la situazione, io so -

 

L'abbraccio l'avvolse, confortante e inaspettatamente caldo, fatto di tenerezza. Scoppiò nuovamente a piangere. - Sakura, lascia stare… -

 

- Io mi sono allenata per questo! Io ero preparata a… -

 

- Noi non siamo morti. -

 

L'altra tacque, rannicchiandosi contro di lui.

 

Così vicini, eppure morti dentro.

 

 

Swallow me then spit me out
For hating you, I blame myself
Seeing you it kills me now
No, I don't cry on the outside
Anymore...

 

 

Quando si svegliò, il sole non era ancora tramontato: o forse era già risorto, e s'apprestava a cadere di nuovo.

 

Inaspettatamente, le figure erano più vicine. Sakura poteva distinguere chiaramente la voluminosa coda di Ino ondeggiare pigramente sulla sua schiena, e di fianco a lei, la posa comoda di Shikamaru. Il profilo di Chouji, poco più in là, era ancora indecifrabile.

 

- E' Ino, Naruto! -

 

Lo strattonò per una manica, cercando di svegliarlo.

 

- Naruto? -

 

In quell momento realizzò che quello che stava inutilmente strattonando era un cadavere da qualche ora, ormai. Un bel fiore rosso gli ornava il petto, come omaggio per il funerale.

 

Urlò.

 

Di frustrazione, forse,  o forse per il dolore.

 

- Sakura? -

 

Alzò lo sguardo di scatto, volgendo il viso verso il sole. - Ino, oh, Ino… meno male che… Ino? -

 

L'amica l'aveva superata, passandole accanto, e si era accucciata di fianco al corpo del biondo. Lentamente gli aveva scostato una ciocca di capelli dal volto appassito, e gli aveva rimesso il coprifronte, malamente annodato sulla nuca.

 

- Ino… -

 

- Ehi, Ino. -

 

Shikamaru passò alla sua sinistra, questa volta. - Shikamaru, lui… -

 

Gli occhi di Ino brillavano, abbagliati dalla luce. Qualche lacrima le scivolò elegantemente sul viso segnato dai graffi e dalle ustioni. - Naruto è… -

 

- Sasuke non ha avuto pietà. -

 

Sakura rimase attonita. - Ehi… - afferrò Shikamaru per la giacca. Questa le scivolò di mano. - Shikamaru… -

 

Il panico le si dipinse sul volto.

 

Il moro si era preso l'onere di trasportare Naruto fino al campo, evidentemente, poiché l'aveva caricato sulle spalle con una delicatezza che lasciò Sakura di stucco.

 

- Voi, posso fare qualcosa, io? Non m'ignorate, non… -

 

I due si alzarono e, a passo lento, cominciarono ad allontanarsi.

 

- Non mi lasciate indietro, noi siamo qui, non siamo qui… - la voce si spense, piano. - Io sono qui… Naruto, aspetta, Naruto. -

 

- Bugiardo! -

 

Dalla schiena di Shimakaru, dov'era abbandonato, il capo di Naruto s'alzò, animato tutto all'improvviso. Gli occhi erano rossi.

 

Che rosso?

 

Sangue?

 

La volpe?

 

Lo sharingan…?

 

Rosso.

 

- Sasuke, aspetta, Sasuke! -

 

Naruto sorrise - forse, lo fece Sasuke. - Tu sei lì. -

 

Sakura si lasciò andare al suolo, accasciata. Urtò contro un sasso ma non ne sentì la compattezza. - Io sono qui. - disse. - Ma allora perché… -

 

Illusa, disillusa?

 

Rosso.

 

I suoi occhi erano rossi. Occhi crudeli.

 

- Perché mi state lasciando indietro? -

 

 

 

Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

 

 

 

 

 

 

Prima sfida con Kodamy: 10 canzoni scelte con la funzione random, 10 fanfiction. Fandom vario, e libero.

Ja ne!!

RoSs

   
 
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