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Autore: XShade_Shinra    14/11/2012    1 recensioni
[The Strain]
[#43 – Facile + #30 – Lontano] "È stato facile", disse umile Quinlan, mentre due dozzine di vampiri giacevano a terra, avvelenate dall’argento della sua spada. E Gus, che lo osservava da lontano, non aveva occhi che per lui e per la sua incredibile capacità di devastazione.
[ Slash - Quinlan x Gus ]
[ SPOILER! - pesanti Spoiler su tutta la trilogia ]
[ FanFiction partecipante alla challenge indetta dalla community "1frase" utilizzando il set Alpha ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Cacciatori-
 [#43 – Facile + #30 - Lontano] "È stato facile", disse umile Quinlan, mentre due dozzine di vampiri giacevano a terra, avvelenate dall’argento della sua spada. E Gus, che lo osservava da lontano, non aveva occhi che per lui e per la sua incredibile capacità di devastazione.
[Slash - Quinlan x Gus]
[SPOILER! - pesanti Spoiler su tutta la trilogia]
FanFiction partecipante alla challenge indetta dalla community "1frase" utilizzando il set Alpha

-Titolo: Cacciatori
-Autore: XShade-Shinra
-Fandom: The Strain (Trilogy)
-Pairing: Quinlan x Gus
-Genere: Vari generi
-Rating: Giallo 
-Avvisi: Slash, WI, MM, SPOILER!
-Capitoli: One-Shot 
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d'altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
-Note: Eccomi che approdo qui, in questo fandom che spero si riempia di FF senza dover aspettare la serie televisiva prevista (a quanto pare) per l'anno prossimo.
Continuo il set alpha con il mio OTP per questa serie: la Quinlan x Augustin “Gus” Elizalde.
Secondo le mie congetture, Quinlan/Quinto, essendo un Nato, è sì sterile, ma non essendo appunto un vampiro completo ossiede l'apparato riproduttore; almeno, quando parla della vita nell'Antica Roma e della sua prima donna dice che ella gli aveva dato anche "l'intimità" che cercava, e scusate se ho pensato subito male! XD Adoro Quinlan ma mai quanto Gus, il mio personaggio preferito della saga (dopo la sua uscita della "Power Rangers porno", poi... xD).
Poiché in questa raccolta sono presenti numerosi e pesanti spoiler, ne sconsiglio la lettura a chi non avesse ancora completato i tre libri. ^^ A tutti gli altri, auguro una piacevole lettura.



- Cacciatori -


#01 – Anima   
Un’anima macchiata dalla strada non per forza è corrotta, e questo Quinlan lo sapeva bene poiché anche lui era stato macchiato, ma la sua anima non aveva mai voltato la faccia ai propri ideali, nonostante il sangue bianco che gli scorreva nelle vene.

#02 - Seconda volta
Quella, per il signor Quinlan, era la seconda volta che si innamorava di qualcuno, e sapeva fin troppo bene che quel sentimento gli avrebbe fatto solo del male, quindi decise di tenerlo per sé, perché se il Padrone l’avesse scoperto Gus avrebbe fatto la stessa fine della ex-moglie.

#03 – Uomo
Il signor Quinlan non poteva reclamare una donna come propria, lo diceva anche l’Occido Lumen, ma mai nessuno aveva detto che il Nato non avrebbe potuto reclamare un uomo come proprio.    

#04 – Denaro
Nei secoli, Quinto aveva messo da parte denaro e ricchezze tali da poter vivere agevolmente senza mai lavorare, anche se Gus gli aveva fatto notare – con la sua gentilezza degna di uno scaricatore di porto – che loro necessitavano di argento, non di denaro, e quella era l’unica cosa che il Nato non aveva a vagonate.

#05 – Preghiera
Gus non sapeva esattamente a chi volgere le proprie preghiere per la madre, dopo ciò che era accaduto a Eph nel campo Libertà.

#06 - Padrone 
Quando Gus seppe che alla morte del Padrone sarebbe sopraggiunta anche la morte di Quinlan, per un attimo – ma solo per un attimo –, dimenticò tutte le persone care vittima degli strigoi, colto da un momento di vuoto.

#07 - Attesa   
Gus aveva aspettato quasi due anni il ritorno di Quinlan, insultandolo a denti stretti ogni volta che si trovava in difficoltà contro dei vampiri.

#08 - Miglior amico   
Il signor Quinlan non aveva mai avuto un migliore amico, perché per sua natura aveva sempre evitato di avere amici intorno, sicuro che poi li avrebbe persi per mano di Chronos e ne sarebbe rimasto solo il ricordo per l’eternità, come sarebbe successo anche con Gus.  

#09 - Notte   
L’orologio biologico di Gus in quel paio di anni si era completamente sregolato (a causa della nube di scorie nucleari e alla vita nel buio sottosuolo), al punto che era solo grazie a Quinlan se riusciva a capire quando era giorno e quando era notte.

#10 – Pazzia
A Gus quella sembrò tanto una pazzia, e fu appunto per quel motivo che non riuscì a sottrarsi al piano del signor Quinlan.

#11 - Fidanzamento
Lui e il mezzovampiro non si erano mai fidanzati ufficialmente; semplicemente non ne avevano avvertito il bisogno, perché erano talmente poche le creature rimaste in vita che non c’era bisogno di mettere paletti ben visibili per la concorrenza.
   
#12 – Vita
La vita del signor Quinlan era talmente larga che il messicano faticava a cingergliela del tutto con le braccia.
   
#13 – Noia
Da quando il Padrone aveva fatto la sua comparsa sul palco di Manhattan e gli Antichi lo avevano ingaggiato come cacciatore del giorno, Gus non conosceva più la noia della vita da single.
   
#14 – Indifferenza
Fingevano indifferenza l’un l’altro agli occhi dei presenti, ma ben sapevano che appena passato il meridies si sarebbero nascosti sotto una coltre di calde coperte a festeggiare.
   
#15 – Letto
In due anni che stava nel campus, Gus aveva cambiato letto almeno un centinaio di volte in quell'ultimo periodo, tutto a causa dell’irruenza di Quinlan che non riusciva proprio a capire che le doghe in legno non erano solide come i giacigli che aveva conosciuto lui nell’Impero Romano.

#16 – Stelle + #39 – Speranza + #23 – Cielo + #24 - Nero
“Che guardi?”, chiese il Nato a Gus, che stava con il naso in su seduto sul tetto del campus, avendo come risposta uno stizzito: «Queste stelle del cazzo, ormai, non si vedono più, amico, è una rottura di palle guardare il cielo». Ma, nonostante tutto, il messicano continuava a scrutare il firmamento coperto dalle tossiche nubi gravide, come se non volesse perdere la speranza di poter rivedere un piccolo luccichio.
“Da secoli l’uomo guarda il cielo, lo fa per prevedere il futuro”, gli disse telepaticamente il Nato, facendolo ridere.
«Amico, questo cielo è nero come la merda: non prevede il nostro futuro, ma quello dei fottuti succhiasangue che spazzerò via dalla mia città», rispose il messicano con un ghigno trionfante in volto, senza mai staccare gli occhi da quella volta scura.

#17 – Minuto
Ancora un minuto, un solo minuto, prima di andare a morire, poi le loro labbra si sarebbero divise con uno schiocco bagnato per non ritrovarsi mai più.
   
#18 – Limite
I due non avevano limite: nulla sarebbe riuscito a fermare la loro sete di vendetta per tutti i loro cari morti a causa del Padrone.
   
#19 – Cuore
Il cuore di Quinlan batteva veloce, pompando il suo sangue bianco per tutto il corpo, soprattutto nella zona pelvica, richiamato dalle attenzioni che gli stava riservando Gus.
   
#20 – Fede + #29 - Credere
«La tua fede in Dio arriva fino a questo punto?», chiese il messicano al Nato, mentre cercava rifugio in una chiesa per poter riposare la mente stanca.
“Credere in qualcosa di più grande fa sentire più forti, e come potrei non credere in Dio, data la mia natura?”, gli domandò di rimando, ammutolendolo.

#21 - Estate
«E levati! Mi fai caldo, porca puttana!», esclamò Gus, buttando Quinlan giù dal letto a causa della troppa afa della calura estiva.

#22 – Pioggia
La pioggia nera e carica di scorie nucleari batteva come una sassaiola sui corpi di Gus e Quinlan, facendo male alla palle nuda del messicano.
   
#25 – Medico
Quinlan vietò categoricamente a Gus di farsi vedere da un medico per curare la sua mano: gliela avrebbe medicata lui, in modo che non cadesse tra le meni di qualche camice bianco della Stoneheart in combutta con il Padrone.
   
#27 – Uccidere
«Ehi, dov’è il Mex?» Se ci fosse stata una lista delle persone che Quinlan avrebbe voluto uccidere se fossero diventate strigoi, il primo sarebbe stato sicuramente Creem – anche se ben sapeva che in caso di contagio sarebbe morto da solo per avvelenamento.
   
#31 – Barca
Quando Quinlan era sulla barca, sentì che Gus non era stato preso dagli strigoi e fu l’unica cosa che lo fece sospirare di sollievo: se lui e Eph non avessero riportato vittoria, per lo meno, Gus non sarebbe diventato uno di loro.
   
#32 – Ricordi
Ricordi secolari si susseguivano nei sogni di Quinlan, mentre Gus si rivestiva e lo guardava con un sorriso sulle labbra, chiedendosi se quei granelli infinitesimi di tempo con lui sarebbero mai rimasti indelebilmente nei ricordi del Nato.    

#33 – Morte + #28 – Posto + #34 – Peggio + #26 - Parole
Quando Quinlan morì – avvolto finalmente dalle ali dell’angelo della morte, dopo che per tanti anni era riuscito a scappare dal suo soffocante e scuro abbraccio liberatorio –, non credette di vedere nuovamente davanti a sé Gus, che sorrideva e gli porgeva la mano. «Tua moglie dovrà attendere ancora un po’ prima di rivederti, dobbiamo andare in un altro posto prima», gli spiegò il messicano, portandolo verso un posto grigio, dove si poteva sentire un borbottio di migliaia di voci, come quelle che possedeva il Padrone. «Siamo all’inferno?», domandò il mezzovampiro, ricevendo un altro sorriso prima della risposta di Gus: «No, peggio, cazzo: siamo al purgatorio, dovremo pregare un casino per poter aspirare a raggiungere i piani alti, un giorno». Ma, mentre diceva quelle parole, Gus era contento, perché temeva di non poter mai più vedere Quinlan, pensando che fosse destinato alle eterne fiamme dell’Inferno.
       
#35 – Braccia
Le braccia di Quinlan erano forti e bollenti, e il messicano adorava quando quelle robuste membra gli cingevano la vita sotto la consunta coperta del campus e tutto il calore del corpo del Nato non gli faceva sentire il gelo pungente della notte.

#36 – Elettricità
Gus amava fare un tuffo nella storia, nel passato vero, vissuto dagli occhi di Quinlan, e quella sera rimasero ore e ore a parlare del mondo prima dell’avvento dell’elettricità.
   
#37 – Cellule
Le cellule di Quinlan erano diverse da quelle dell’altro, ma Gus non l’aveva mai considerato troppo diverso da sé.
   
#38 - Promessa
«Stanne certo, Quinlan! Abbatterò tutti quegli schifosi succhiasangue del cazzo! È una promessa!», disse Gus con così tanta enfasi e determinazione che per un attimo il mezzo vampiro credette davvero che quel messicano sarebbe riuscito da solo a combattere e abbattere la progenie vampiresca del Padrone.
   
#40 – Buco
Il buco alla coscia che gli aveva scavato il verme del sangue – e che poi lo stesso Gus si era riaperto per estrarre quell’orrida creatura portatrice di letali virus – aveva messo subito Quinlan all’erta.

#41 – Rivelazione
Quando Quinlan rivelò il proprio corpo a Gus, quest’ultimo non poté fare a meno di restare incantato da quel fisico ricoperto di cicatrici e che mai aveva smesso di lottare nonostante le ferite.

#42 – Volontà
Gus snocciolava proiettili di piombo a volontà verso gli strigoi, ben sapendo che non li avrebbe uccisi ma li avrebbe perlomeno rallentati, dando a Quinlan più tempo per attaccarli e non averli tutti addosso.
   
#43 – Facile + #30 - Lontano
“È stato facile”, disse umile Quinlan, mentre due dozzine di vampiri giacevano a terra, avvelenate dall’argento della spada del Nato. E Gus, che lo osservava da lontano, non aveva occhi che per lui e per la sua incredibile capacità di devastazione.
   
#44 – Terrore
Non c’era via da fuga, e ogni speranza pareva ormai lontana, ma gli occhi di Gus non erano mai stati nemmeno velati di terrore, davanti a quelli rossi, freddi e austeri del Cacciatore.
   
#45 – Fuoco
«Sì! Bruciate tutti, vampiri del cazzo!», esultò il messicano guardando la lingua di fuoco che divampava nel cielo, sotto lo sguardo fiero del Nato.

#46 – Risposta
«“Non lo so” non è una cazzo di risposta!», ghignò Gus, imbracando il fucile caricato con proiettili d’argento, «Non credo che oltre te e me ci sia qualche altro bastardo qui: dimmi dove hai nascosto la chiave della cella di mama!»
   
#47 – Chiaro
Non era ben chiaro a nessuno dei due il come si fossero trovati a letto, ma il perché, in compenso, era talmente lampante da accecare.
   
#48 - Insieme
Che Gus e Quinlan stessero insieme non c’erano dubbi, poiché qualsiasi domanda porgesse il messicano al mezzovampiro, quest’ultimo gli rispondeva sempre con un messaggio telepatico privato, facendo poi sogghignare Gus.

#49 – Mente
Era stato facile per Quinlan leggere l’interesse che Gus nutriva nei suoi confronti, grazie ai poteri ereditati dal Padrone – leggere la mente non era mai stato così utile come quella volta.
   
#50 - Strada
Gus era un ragazzo di strada – viva las ratas! –, che aveva preferito gli insegnamenti del duro e amaro asfalto a quelli della sua amata madre, ma quella strada non gli aveva mai insegnato a combattere contro gli strigoi, come invece stava appendendo da Quinlan.


§Fine§
XShade-Shinra


  
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