Rose entrava nel salotto a passi lenti, sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento, lei era abbastanza pronta, ma sapeva già che il Dottore sarebbe impazzito. Cercava di impiegare più tempo possibile nell’entrare in quella stanza per avere più tempo per pensare a come dirgli la cosa. In fondo lo capiva, anche lei si sentiva così, ma andava fatto.
“Dottore”, lo chiamò prendendo coraggio.
Lui si girò preoccupato per il tono di voce di Rose. “Cos’è successo?”.
“È il momento… dobbiamo parlare con Donna di…”, si interruppe, lasciando il Dottore intendere di cosa stava parlando.
Donna e Martha erano i nomi delle loro due figliolette rispettivamente di dieci e sette anni.
Lui spalancò gli occhi e iniziò a scuotere la testa in senso di diniego. I cuori iniziarono a battergli forte nel petto, la bocca gli si seccò. “Non sono pronto, Donna non è pronta, è troppo piccola, no… no… aspettiamo un altro anno”, cercò di convincere Rose.
La biondina gli si avvicinò e gli cinse il collo. “Lo so che sei spaventato, Donna sta diventando grande, ma non è meglio se viene a sapere certe cosa da noi, anziché da qualcun’altro che la informerà male?”, cercò di farlo ragionare l’umana. Lui chiuse gli occhi cercando di farsi forza, tentando di auto convincersi.
“Allora parliamo di sesso?”, chiese la piccola Donna spuntando improvvisamente nel salotto. Il Dottore si stava per sentire male e si sedette di colpo sul divano che era dietro di lui.
“Sì tesoro, andiamo in camera tua”, le rispose Rose afferrando il braccio del Dottore aiutandolo e costringendolo contemporaneamente ad alzarsi.
“Papà, ti dispiace se ne parlo solo con mamma? Sai con te è un po’… imbarazzante”, confessò Donna mentre si torturava le mani per il nervosismo.
Lui fece un sospiro di sollievo. “Niente affatto piccola”, e detto questo le vide uscire fuori dalla camera.
“Il mio piccolo angioletto”, sussurrò.
“Papà”, lo chiamò Martha entrando nel salone.
Il Dottore si riprese di nuovo pensando che ormai Donna era cresciuta e che lui non poteva farci niente, ma lui serviva ancora, serviva a Martha perché lei era ancora piccolina.
“Il mio piccolo angioletto”, sussurrò l’alieno correndo ad abbracciare la figlia.
Dopo che l’abbracciò era durato già un bel po’ Martha disse: “Papà puoi lasciarmi? Mi stai stritolando”.
Il Dottore si staccò da lei e le sorrise.
“Martha mi puoi fare un favore?”.
“Quale papà?”
“Per circa un anno non parlare con tua sorella”.