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Autore: Biri90    01/06/2007    2 recensioni
Ispirata all'omonima canzone di Ligabue, un tenero scorcio dell'amore tra Elena e Riccardo... Anche se breve, spero che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TI SENTO (dalla canzone di Ligabue)

 

Riccardo, come ogni giorno da tre anni, si accende la sigaretta dell’una e mezza, pensando a come evitare le ripetizioni di latino il seguente pomeriggio.

Con il suo solito ritardo, facendo le scale a due a due con la tracolla rossa che le trotterella al suo fianco, Elena si gira di continuo alla sua ricerca; giunta al portone lo vede e si ferma ad allacciarsi le scarpe ricolme di pallini colorati. Lui è lì, appoggiato alla sua Vespa nera, gli occhiali a specchio e la classica nuvola di fumo che lo avvolge “Sono sicura che se uscisse con me non fumerebbe più”

“Eccola, come sempre le scarpe slacciate, la tracolla in spalla, il dizionario tra le mani e quella sua aria assente… Sono un perfetto idiota, perché non riesco a invitarla ad uscire?”

“Anche per oggi è andata… A domani Riccardo!” Elena riprende il dizionario tra le mani e parte svelta, le gambe lunghe una avanti all’altra, come se prendere l’auto fosse la sua unica missione.

“No, non andartene!” Dalle cuffie del lettore parte la canzone…

… Ti sento nell’aria che è cambiata, che anticipa l’estate e che mi sbrina un po’…

“Basta, devo fare qualcosa!”

… io ti sento passarmi nella schiena la vita non è in rima per quello che ne so…

“possibile che non mi degni di uno sguardo? Eppure la mia tracolla è vivace!”

… ti sento nel mezzo di una strofa di un pezzo che è relofio e adesso non lo è più…

Elena scuote la testa e continua a camminare, mentre Riccardo si scosta dallo scooter e si incanta a guardare quella borsa così allegra, così solare… Così sua

… io ti sento lo stomaco si chiude il resto se la ride appena arrivi tu…

-Elena! Aspetta un attimo- “Riccardo?! Mio Dio, le farfalle nello stomaco…” un pannello di ragazzi si ferma ad osservare la strana scena: Elena immobile e dietro di lei, Riccardo che la fissa; diversi come il giorno e la notte, lui e lei: lei dolce e gentile, lui prepotente e egoista, lei allegra e divertente, lui introverso e riservato

… qui con la vita non si può mai dire...

“Sarà sicuramente uno scherzo… Elena non puoi cascarci! Eppure…” Elena si scrolla i capelli e riparte, spedita sul marciapiede -Elena!- “Perchè vai via?”

arrivi quando sembri andata via…

“Girati, ti prego, fermati e girati!” Non posso girarmi, ma non posso andarmene… Il cuore ha sempre ragione; e Elena si ferma, si gira con il suo sorriso radioso e Riccardo le corre incontro, togliendosi le cuffie.

-Mi… mi hai chiamta?- “che domanda idiota!”

-Si, io… io…- “che le dico, che cazzo le dico?”- iovolevochiedertisetumatematica-

-Eh?- Riccardo si passa la lingua sui denti, mentre le mani nervose si aggirano tra i suoi riccioli scuri -Volevo chiederti se potevi aiutarmi in matematica… E poi magari, sempre se vuoi, uscire insieme, io e te- “grande charme!”

“Mi ha chiesto…” Elena gioca con le pagine del dizionario, incapace di parlare.

Riccardo riprende le cuffie, si avvicina ancora di più e ne mette una all’orecchio della ragazza

…io ti sento c’ho il sole dritto in faccia e sotto la mia buccia che cosa mi farai…

-Mi piace Ligabue. Va bene alle tre a casa mia?- Riccardo le sorride, la prende per mano e le sfiora la guancia -Chissà cosa mi farai-

  
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