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Autore: Morbid Fleur    14/11/2012    3 recensioni
"Sorrise fra le lacrime. C’é sempre speranza."
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Spera.


Strinse la cintura in cuoio attorno la vita, mantenendo lo sguardo vacuo puntato al di fuori della finestra nel mentre che esalò un sospiro.
Camelot, illuminata dai primi timidi raggi d’un sole mattutino, erabellissima. Abbassò lo sguardo – ora - rattristato. Si chiese quando avrebbe potuto ri-vederla nuovamente così.

Un tonfo ed un respiro smorzato. Non gli ci volle poi molto a capire che un Merlino furioso era fermo sulla soglia della porta.
- E’ così, avete deciso di andare. – Pronunciò egli, facendo rabbrividire il biondo – con lo sguardo ancora puntato verso l’esterno del palazzo. – Avete deciso di condannarci. –

- Devo farlo, Merlino. –

Il moro batté un piede a terra, chiudendo con un tonfo la porta delle stanze del Principe alle sue spalle. – E’ un dovere morire? Da quando, Sire? – Domandò. Una nota malinconica risuonava nel suo tono.

Artù sospirò nuovamente. Comprendeva a pieno lo strazio che aveva invaso il cuore del suo valletto quando, quella mattina, gli era stato comunicato che anche il Principe avrebbe preso parte alle legioni che partivano per andare a sostenere la battaglia contro i popoli confinanti – tutti avidi di possedere Camelot.

Si voltò con lentezza estenuante verso il moro; anche lui aveva paura e Merlino se ne accorse. Gli occhi dell’Erede trasmettevano insicurezza – sentimento insolito, dato il suo forte carattere.
- Non ho scelta. – Pronunciò Artù, senza distogliere lo sguardo dagli occhi languidi del valletto.

Questi, con uno scatto, ridusse la distanza presente fra di loro ed, una volta alzato un esile braccio, scagliò un vorace pugno contro il petto del Principe; non forte ma molto significativo.

Artù osservò la sua sofferenza. Sul volto, un’espressione indecifrabile. Allungò le braccia possenti in avanti e circondò con esse le spalle sussultanti del valletto, stringendoselo al petto in un gesto disperato. Merlino singhiozzò apertamente.

- Ti prometto che farò ritorno. Tornerò.. – Sussurrò l’Erede al suo orecchio, quasi con voce inudibile. - ..da te. –
Merlino ebbe un fremito che lo costrinse a circondare il collo del Principe con entrambe le braccia rivestite dalla sudicia maglia: aveva passato la notte a girovagare per le campagne poste attorno al regno, tentando di non pensare. La pioggia aveva accompagnato le sue lacrime.

Artù lasciò tremare le palpebre, consapevole del fatto che avrebbe ceduto. Sapeva che quello era un addio. Sfregò il palmo di una mano contro l’esile schiena del valletto, tentando goffamente di farlo calmare. Merlino sfregò la punta del naso contro la bronzea pelle che rivestiva il collo dell’Erede, inspirandone l’odore a pieni polmoni.

Quell’odore che aveva impregnato le notti nelle quali lasciavano uscire il sentimento che dall’interno li logorava, riducendoli a due anime inquiete, bisognose del contatto con l’altra.

Tirò su con il naso, indietreggiando appena con il capo bruno, desideroso di scorgere gli occhi dell’amato. – Vi aspetterò, Sire. Anche.. Anche a costo di aspettare tutta la vita. – Mormorò, una volta avendo puntato le azzurre iridi in quelle chiare del Principe.

Quest’ultimo lasciò scorrere lo sguardo dagli occhi lucidi del valletto alle sue labbra arrossate; probabilmente, Merlino doveva essersi morso le labbra, poco prima, per tentare di scaricare la pressione che martoriava entrambi.
- Non sei solo e non lo sarai mai. – Esalò di rimando l’Erede, portando la sua fronte a posare contro quella del valletto; gli occhi ancora puntati nei suoi.

Merlino premette, con un debole scatto – simile ad un disperato tentativo di trattenere il biondo a sé -, le sue labbra carnose contro quelle dell’altro, espirando aria dalle narici. Si chiese come avrebbe vissuto senza quello. Artù rispose con fermezza al bacio, riuscendo a tradire le sue emozioni e volendo mostrare al valletto una sicurezza che, in realtà, non era parte di lui, in quel momento. Artù si dissolveva, in presenza di Merlino. Restava solamente un fantoccio malandato, il quale necessitava di amore e libertà.

Il moro schiuse le labbra per lasciare libero accesso nella sua bocca  alla lingua dell’Erede che non tardò ad arrivare mentre, quest’ultimo, accarezzava con il caldo palmo della mano destra la nuca del valletto, spingendolo verso di sé con maggior forza. Non voleva lasciarlo.

Merlino pianse tutte le sue lacrime, in quel momento, rendendo umide anche le guance del suo Principe. Questi, strinse maggiormente il moro contro il suo corpo e percorse la superficie della sua mandibola con le labbra arrossate, dopo essersi separato momentaneamente da quelle del valletto che, nell’avvertire il Principe andare a lambire la pelle del suo collo diafano, espirò aria dalle labbra in un silenzioso sospiro di piacere.  

I due si distaccarono ed Artù sfregò i polpastrelli ruvidi delle sue dita robuste contro la gote esposta della guancia arrossata di Merlino, innalzando gli angoli delle labbra in un sorriso affettuoso.

“ Lo faccio per te.”

Merlino socchiuse le palpebre diafane, sfregando la sua pelle contro il calore emanato dalla mano dell’altro. Tremò.
Artù lasciò la stanza con il viso rivolto verso il basso, una scia bollente che solcava le sue gote.

Merlino restò all’interno delle sue stanze a lungo, osservandolo allontanarsi dal regno di Camelot.

Sorrise fra le lacrime. C’é sempre speranza.










So soltanto che, nel mentre che ascoltavo http://www.youtube.com/watch?v=Wt6wYqZ2We0 questa meraviglia, ho avuto l'ispirazione. 
Non so se avrà un seguito o forse no.
L'idea non è del tutto da scartare. :-)

Spero solo che piaccia almeno un poco e di non tediare ancor più il vostro tempo! 
Avrei voluto - ho tentato - di trasmettere a voi come immagino io un ipotetico addio fra Artù e Merlino. 
Spero - desidero - vivamente esserci riuscita.
Grazie a chiunque abbia la pazienza di fermarsi a leggere e, magari, di lasciare una piccola recensione.
A presto! <3
p'sgrin
  
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