2O1O
 
Era molto emozionato era la prima volta che provava così tante emozioni in una volta, ce l’aveva fatta era arrivato fino lì.
Non si sarebbe mai immaginato di vedere così tanta gente e da una parte si sentiva anche sconfortato, sicuramente ci sarebbe stata molta più gente più brava di lui, ma non si sarebbe arreso così tanto facilmente voleva lottare! Era impaurito agitato, dubbioso e nervoso nello stesso momento, non ce la faceva più. Era arrivato lì ad X Factor, doveva fare i provini e sperava con tutto se stesso di farcela ma non se ne convinceva aveva paura di sbagliare e che i giudici non tollerassero neanche un minimo errore e questo lo spaventava… i giudici sarebbero stati buoni con lui e con gli altri?!
Nella grande sala d’attesa dalle pareti bianche un mucchio di gente provava canzoni, alcune famose che si confondevano con altre melodie e alle orecchie di Harry arrivava un rumore fastidioso confuso… odioso.
Scattò in piedi  e di colpo la sedia di plastica blu si ripiegò su se stessa. Si diresse verso il bagno degli uomini sperando che un po’ d’acqua gelida sul viso gli avrebbe schiarito almeno un po’ le idee così confuse.
Girò la maniglia ed ascoltò la porta anch’essa bianca cigolare con un suono acuto e la richiuse dietro di se.
Si  sciacquò il viso che trovava pieno di errori ed imperfezioni con l’acqua gelida e scrollò le mani in aria per asciugarsele un po’.
Inspirò fino a riempirsi d’aria i polmoni e con un impetuoso sbuffo la ributtò fuori.
Poi si avvicinò allo specchio ovale sospeso sopra il lavandino, scosse leggermente la testa e ripassò i contorni dei suoi capelli e del suo viso ma i pensieri erano da tutt’altra parte, viaggiavano come correnti marine capaci di distruggere un ecosistema ed in effetti tutte quelle emozioni lo stavano davvero travolgendo. La sua mente era affollata da interrogativi dubbi e speranze…
‘Ce la farò? E poi? Che ne sarà di me? Come saranno i giudici?’
I suoi pensieri vennero interrotti bruscamente dal rumore della porta che cigolava aprendosi. Harry si girò per vedere chi stesse entrando e vide un ragazzo alto più o meno come lui, snello… dovevano essere pressoché coetanei. Lo sconosciuto aveva  capelli lisci color nocciola che gli nascondevano la fronte e si appoggiavano a malapena sugli occhiali dalla montatura nera, semi rettangolare con lenti spesse e pulite che risaltavano l’azzurro profondo e brillante dei suoi occhi.
‘Ciao! Io sono Louis… Louis Tomlinson… e tu?’ disse il ragazzo con un sorriso. Aveva una voce un po’ femminile ed Harry rimase stranamente colpito da quelle parole e dalla sua voce, ‘Io sono Harry Styles…’ disse quasi imbarazzato. ‘Da dove arrivi??’ chiese curioso Louis ‘Dall’Inghilterra, Chesire… tu?’ ‘Sud York Shire…’ ‘ In che categoria sei?’ ‘Giovani, solista…’ disse fiero Harry ‘oh… anche io… speriamo che siano buoni i giudici’ disse ridendo… ‘oh allora non sono l’unico che ha paura che i giudici siano dei mostri mutanti pronti ad ucciderci e a smembrarci…’ disse Harry agitando le mani in aria per simulare un mostro.
Harry era combattuto… sentiva di potersi fidare di Louis anche se lo conosceva da a mala pena da 5 minuti ma dall’altra parte pensava che comunque sarebbero stati rivali… e come si dice non si deve fraternizzare col nemico… ‘ continuarono a chiacchierare e a ridere anche nella sala d’attesa, Harry trovava Louis molto simpatico.
 
2O12
 
‘Si siamo molto legati tra noi!’ disse Harry con voce profonda e sincera all’intervistatore che ormai da quasi mezz’ora faceva domande ai One Direction… ‘Ragazzi un’ultima domanda… per l’uscita del vostro ultimo album… Take Me Home… cosa pensate?’ ‘beh… intanto speriamo che piaccia ai nostri fan… e poi… vedremo…’ ‘ahah l’urletto di Louis…’ disse Harry sorridendo a Lou che per tutta risposta fece una smorfia… ‘solo perché ho una voce più bella della tua non mi devi prendere in giro…’ disse in tono canzonatorio Lou ed Harry gli tirò una mini sberla che sembrava più una carezza sulla mano che aveva appoggiata sui amati pantaloni color petrolio chiaro con il risvoltino all’altezza della caviglia.
Cominciarono a giocare quasi come due amici inseparabili e a ridere.
‘Bene abbiamo finito grazie mille’ disse l’intervistatore e la telecamera venne spenta.
Si andarono a cambiare ‘Siete pronti per le fan?’ chiese un po’ terrorizzato Niall... ‘si certo… dai ce la faremo… in fondo siamo i loro idoli no?’ chiese Harry ridacchiando.
Non fecero in tempo ad aprire la porta per uscire dallo studio televisivo che un’onda anomala di fan scatenate gli saltarono addosso urlando e saltellando. Fecero autografi e foto per la gioia delle ragazze e poi andarono a pranzare la pizza.
‘Che ne dite di una bella vacanza?’ disse in un fiato Zayn, il ragazzo pakistano dalle lunghe ciglia, ‘si bella idea Zayn! Ma dove andiamo?’ ‘In un posto tranquillo, non per deludere le fan, ma in un posto dove non ci conoscono se no non sarebbe una vera vacanza!’ propose Niall ‘Giusto!’ Disse Liam. Ci pensarono tutti e 5 un attimo ‘Africa!’ disse Louis agitato ‘Bella idea!’ dissero praticamente in coro. ‘Ok quando partiamo?’ Harry chiamò il loro agente per chiedere di rimandare gli appuntamenti da quella settimana a quella dopo. Erano liberi.
La partenza era stata fissata per il giorno dopo e tutti erano emozionati perché nessuno dei 5 cantanti aveva mai visto l’Africa.
Durante il tragitto di ritorno a casa Harry e Louis continuavano a guardarsi e a ridere, ormai gli altri non si chiedevano neanche più perché… Louis ed Harry erano davvero legati ed era impossibile capire cosa dicessero come un ragazzino e il suo diario che sapeva tutto di lui e il ragazzo sapeva tutto del diario… questa era la loro amicizia. Gli altri non si sentivano esclusi bensì erano contenti che avessero legato così tanto perché davano molta forza ed energia al gruppo nei momenti più brutti e critici.

Spazio Autrice: Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto... avrete già capito il centro della storia, ma spero di avervi emozionato e anche stupito! Recensite anche con critiche, non me la prenderò assolutamente... anzi sono certa che mi aiuteranno a scrivere meglio :D