1. DESERTO
集中できてないな まだ体が迷っているんだ 震えていたんじゃ コントロールしたってブレるんだ 太陽も勝負運(ツキ)もなんも完全にこっち向いていないが 「やるしかないんだ!」言い聞かせるようにそうつぶやいた 状況は悪いが ただ逃げ出すんじゃ根性ないなぁ
<
Si guardò intorno: erano lontani dal centro abitato, il paesaggio appariva piatto e irregolare all'orizzonte a causa del caldo. Dove una volta sorgeva una città, si scorgeva un po' di movimento: sicuramente erano ancora altri soldati che si apprestavano a tornare ad ovest. Si assicurò che là attorno non ci fosse nessuno e così era. Ricondusse lo sguardo a quella montagnetta di terra e sassi davanti a lui: non poteva e non voleva credere a quello che Riza gli aveva appena chiesto. Si voltò verso di lei che non accennava ad alzarsi. Le si sedette accanto, sul terreno polveroso e ruvido.
-Voglio solo che tu capisca che così non espierai le tue colpe...-
-Ma almeno nessuno compirà di nuovo il nostro errore e l'Alchimia sparirà dalla mia vita.-
Quelle parole erano per lui come lance che lo trafiggevano nel profondo. Si sentì di nuovo in colpa e realizzò che lei non voleva più saperne né di lui, né di Alchimia. Avrebbe voluto dirgli che lui continuava a crederci, a quel futuro di cui le aveva parlato anni prima. Avrebbe voluto prometterle che avrebbe impedito in ogni modo che l'Alchimia fosse usata ancora come arma. Non ne ebbe la forza. Sperò che lei lo avesse capito.
-Maggiore- insistette Riza -se non ne ha il coraggio me lo dica adesso.-
Lo sguardo vacuo di Roy si sollevò improvvisamente sulla ragazza: aveva colto in pieno il problema. Fare del male a lei era diverso dal fare del male a quello che in guerra chiamavano “nemico”: si era affezionato a Riza. Lei gli rivolse uno sguardo di sfida e qualcosa in lui scattò, non sapeva se era istinto o un sesto senso. Si inginocchiò alle sue spalle e s'infilò veloce il guanto d'accensione alla mano destra. Si sentiva agitato e il suo battito stava accelerando. Cercò solo di calmarsi e di trovare la giusta concentrazione. Riza si spogliò per lasciare la schiena nuda. Roy appoggiò la mano libera sulla sua spalla sinistra, respirò profondamente:
-Eliminerò la zona del cerchio contenente la formula, cerca di restare immobile.-
-Sono pronta.-
Lui stesso si maledì e sentì di odiarsi come mai gli era capitato. Lo schiocco delle dita fu quasi impercettibile in modo da creare la più piccola fiamma possibile. Un istante prima che il fuoco scaturisse dal suo guanto, la formula del cerchio alchemico si materializzò davanti agli occhi del maggiore, nitida. Tutto quello era un assurdo controsenso: se Riza avesse voluto distruggere quell'Alchimia, avrebbe dovuto eliminare proprio lui.